Terminano oggi, a Poschiavo, i lavori del Sinodo della Chiesa evangelica riformata nei Grigioni. Accolti tre nuovi pastori e una mozione per vietare la plastica.
Domenica, a Poschiavo, nel corso del culto sinodale, la Chiesa evangelica riformata nei Grigioni ha accolto tre nuovi pastori. Si tratta di Balthasar Bächtold, attualmente in servizio a Filisur/Albula/Alvra, Reinhard Eisner, a Jenaz/Buchen e Brigitte Unholz, a Sent. Esaminati giovedì scorso, sono stati ritenuti idonei al servizio pastorale nei Grigioni e hanno quindi potuto firmare il registro contenente i nomi delle pastore e dei pastori che hanno servito nella Chiesa riformata retica dal 1537, anno in cui fu fondato il Sinodo.
Sinodo grigionese
I lavori sono stati aperti giovedì scorso, 27 giugno, dalla pastora Cornelia Camichel Bromeis. Nel suo discorso, ha ricordato alcune caratteristiche particolari del Sinodo grigionese: composto soltanto da pastore e pastori (mentre in tutte le altre chiese riformate cantonali svizzere il parlamento ecclesiastico comprende anche laiche e laici) e itinerante, perché si svolge ogni anno in una diversa località del Cantone. Cornelia Camichel è la prima donna a ricoprire la funzione di Decana del Sinodo riformato nei Grigioni.
Quasi la metà dei circa cento pastori e pastore attivi nel Cantone provengono dalla Germania, e poco meno del 50% sono donne.
Protestanti a Poschiavo
All’apertura sono intervenuti anche il podestà di Poschiavo, Giovanni Jochum, il quale ha descritto le sfide con cui una valle alpina, ponte tra nord e sud, deve confrontarsi nel campo della formazione e del mercato del lavoro e il teologo e giornalista Paolo Tognina, invitato a presentare uno sguardo storico sul protestantesimo poschiavino.
Venerdì mattina, la pastora della Bregaglia, Simona Rauch, ha presentato un’ampia relazione nella quale ha incoraggiato i pastori e le pastore a valorizzare maggiormente, e con spirito innovativo, l’uso della parola nel culto pubblico.
Basta plastica
Una mozione lanciata dai due pastori di Sils in Domigliasca, i coniugi Claudia e Dirk Haarmann, ha richiamato il Sinodo alla necessità di intraprendere passi concreti per la salvaguardia del creato. La proposta, accolta dai sinodali, prevede di evitare gli invii postali avvolti nella plastica e di rinunciare al più presto all’utilizzo di oggetti in plastica in tutte le attività parrocchiali. Un gruppo di lavoro è stato incaricato di elaborare precise proposte in tal senso.
Battesimi e funerali
Allo scopo di elaborare direttive uguali valide per tutte le parrocchie evangeliche del Cantone, il Sinodo ha discusso anche alcune domande relative ad atti liturgici: è possibile amministrare il battesimo al di fuori di un culto della comunità? Teologi che non sono assunti dalle parrocchie possono celebrare dei funerali? Il Sinodo intende ora coinvolgere le parrocchie per trovare insieme delle direttive vincolanti.
Ruolo e compiti del pastore
Al centro dei lavori del Sinodo, un ampio dibattito sul ruolo e le funzioni dei pastori e delle pastore. In discussione l’obbligo di risiedere nelle parrocchie, una nuova scala salariale e il numero di ore di insegnamento religioso da impartire nelle scuole (attualmente si tratta di otto ore settimanali per un pastore o una pastora con un tasso di impiego del 100%).
Le discussioni più vivaci sono state suscitate dalla bozza di regolamento per il personale che la Chiesa evangelica riformata nei Grigioni intende adottare entro la fine del prossimo anno. La bozza prevede l’introduzione della 13. mensilità (in sostituzione dell’attuale “premio di fedeltà” assegnato per incentivare pastore e pastori a rimanere a lungo nel Cantone), e l’equiparazione dei pastori a tutti gli altri ruoli (diaconi e altre categorie di collaboratrici e collaboratori). I sinodali hanno affermato di voler mantenere una distinzione tra pastori e pastore e collaboratori in quanto i primi sono eletti dall’assemblea parrocchiale, mentre i secondi no. E inoltre hanno proposto di correggere verso l’alto il salario pastorale.
L’ultima parola spetterà al Gran Consiglio evangelico, il quale si esprimerà presumibilmente nella primavera del prossimo anno.
Paolo Tognina