Visita medica biennale per la patente di guida a partire dai 75 anni

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Il Governo ha preso posizione in merito a due procedure di consultazione avviate da commissioni parlamentari.

Visita medica posticipata per i conducenti anziani
Il Governo ha preso posizione in merito all’innalzamento del limite di età per la visita di controllo periodica del medico di fiducia per i conducenti anziani. La procedura di consultazione della Commissione dei trasporti del Consiglio nazionale riguarda la modifica della legge sulla circolazione stradale. La modifica legislativa prevede che la visita medica biennale destinata a stabilire l’idoneità alla guida dei titolari di una licenza di condurre per veicoli di categorie non professionali abbia luogo soltanto a partire dai 75 anni anziché a partire dai 70 anni, come avviene attualmente.

Il Governo accoglie favorevolmente la proposta della Commissione di innalzare il limite di età. Esso è dell’avviso che visite di controllo siano senz’altro idonee a incrementare la sicurezza nella circolazione stradale. Tuttavia, per quanto noto, ad oggi non esiste una motivazione fondata a livello scientifico per un limite di età. Pertanto, grazie all’innalzamento del limite di età sarà possibile ridurre l’onere sia per le autorità, sia per le persone interessate, senza pregiudicare la sicurezza della circolazione.
Al fine di aumentare la sicurezza nella circolazione stradale risulta tanto più importante un’attività costante di rilevamento precoce e di segnalazione di persone con problemi di salute rilevanti sotto il profilo dell’idoneità alla guida, indipendentemente dall’età.

Il Governo è contrario alla modifica del Codice penale
Il Governo ha preso posizione riguardo alla modifica dell’articolo 53 del Codice penale. Tale articolo prevede l’impunità se l’autore effettua una riparazione. La Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale ora propone di restringere il campo d’applicazione della disposizione. Da un lato, è prevista la riduzione del limite massimo di due anni di detenzione con la condizionale. A tale proposito la Commissione sottopone due varianti. D’altro lato, quale novità l’autore dovrà ammettere i fatti.

Il Governo è contrario a una modifica. L’ammissione dei fatti da parte dell’autore richiesta a titolo di novità comporterebbe diversi problemi pratici. Infatti, spesso denunce penali vengono presentate per ottenere il riconoscimento di pretese civili dalla persona denunciata. Non di rado, in seguito si giunge a un accordo sotto forma di un compromesso tra denunciante e denunciato. Se l’imputato fosse costretto ad ammettere i fatti, risulterebbe tuttavia più complicato raggiungere tali accordi.

Se la Commissione dovesse insistere sulla necessità dell’ammissione, il Governo preferisce la variante secondo cui una riparazione sarebbe possibile soltanto se come punizione è prevista una pena detentiva sino a un anno con la condizionale, una pena pecuniaria con la condizionale o una multa. La seconda variante comporterebbe un ulteriore abbassamento del limite massimo a casi per i quali è prevista una pena pecuniaria con la condizionale o una multa.


Cancelleria dello Stato dei Grigioni