Gli antichi forni a legna della festa transfrontaliera de “Lo Pan Ner” si sono accesi anche quest’anno per dare continuità alla tradizione come anche visibilità e valore alla produzione casalinga del pane nero, nel caso della Valposchiavo seguendo l’ormai storica ricetta della Brasciadela da Pus’ciaf.
Per la quarta volta Casa Tomé, uno dei gioielli storici della Valposchiavo e allo stesso tempo uno degli edifici contadini più antichi e meglio conservati dell’arco alpino, ha aperto le porte ai visitatori sprigionando un’irresistibile profumo di pane appena sfornato.
L’evento, ideato e sostenuto dalla Regione Valle d’Aosta in collaborazione con la Regione Lombardia e il Polo Poschiavo all’interno del progetto Interreg AlpFoodway, ha avuto anche questa volta grande successo. Grazie all’impegno dei volontari del Museo e Casa Tomé, pronti a spiegare e mostrare ai visitatori le varie procedure per la preparazione del pane di segale, come anche la storia e le vicende della casa, è stato possibile fare un tuffo nel passato e allo stesso tempo mettere le mani in pasta e vivere attimi di vita contadina d’altri tempi. Per l’occasione sono stati preparati 50 kg di impasto per pane, composto da un terzo di farina di segale e due terzi di farina semibianca, da cui sono risultate circa 130 croccanti ciambelle. La mucca con il suo vitellino e i conigli in stalla, il leggero odore di fumo misto al quello del pane e la musica della fisarmonica aleggiavano tra gli spazzi vetusti di Casa Tomé, come se il tempo non si fosse mai fermato e l’intera casa ha ripreso vita.
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Nel fienile è stata data la possibilità di assaggiare e veder cucinare prelibatezze della cucina povera. Il pane, prezioso bene alimentare presente in ogni casa, non si spreca ma si valorizza sempre. In questo caso è stato presentato il riutilizzo del pane raffermo attraverso vecchie ricette, riportando così alla memoria di noi poschiavini le cene a base di pan e pom, pan ciuc, pan, lait zücar e canela preparate dalle nonne.
PAN CIUC
Fette di pane raffermo
Vino della casa
Uovo sbattuto
Zucchero e cannella
Mettere a mollo le fette di pane raffermo prima nel vino poi nell’uovo, rosolarle in padella e immergerle in zucchero e cannella prima di servirle
Numerosi e interessati visitatori di tutte le età e provenienti anche da fuori valle hanno contribuito a creare un vero e proprio momento di convivialità, cantando e scambiandosi ricordi, aneddoti e ricette legate alla tradizione contadina. “Lo Pan Ner” è diventato un appuntamento fisso nel calendario culturale della Valposchiavo e un modo per trovare un punto d’unione e collaborazione tra le comunità alpine dalle tradizioni molto simili e per non perdere un sapere prezioso come il fare il pane in casa, fin ora trasmesso da generazione in generazione.
Adriana Zanoli