Assemblea comunale di Brusio, i due ex sindaci si interrogano sull’utilizzo dei 10,5 mio della “riversione”

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Al centro il sindaco di Brusio, Arturo Plozza

Se ieri pomeriggio qualcuno dei 91 cittadini di Brusio, riunitisi in Assemblea ordinaria presso la palestra del borgo per fissare il moltiplicatore dell’imposta cantonale e approvare il preventivo 2020, pensava di ritornare a casa in fretta, si sbagliava di gran lunga. Il numero piuttosto alto di convenuti presagiva infatti a un’intensa discussione, che è stata però un ottimo esercizio di democrazia. E di questo va senz’altro dato merito anche al presidente, che ha concesso ampi spazi di parola ai cittadini.


Dopo il saluto e l’approvazione dell’ordine del giorno, il sindaco Arturo Plozza ha presentato, come da alcuni anni a questa parte, il piano finanziario quadriennale (2020-2023): uno strumento approvato dal Consiglio e presentato all’Assemblea, la quale non ha tuttavia alcuna competenza di modifica o approvazione. Nella tabella proiettata sul telo sono state messe a confronto le cifre cardine dei consuntivi 2017/18, dei preventivi 2019/20 e quelle previste per il 2021/22/23, tracciando così un arco temporale da cui è stato possibile evincere l’andamento finanziario del Comune di Brusio e farsi un’idea anche sul futuro.

Alcune cifre sono state delucidate dal cancelliere Davide Vassella, che ha sottolineato l’andamento altalenante dell’indebitamento netto pro abitante e del grado di autofinanziamento. Un grado, quest’ultimo, che secondo le direttive cantonali non dovrebbe essere inferiore al 70%. Le discrepanze fra un anno e l’altro vanno tuttavia relativizzate – ha spiegato il cancelliere – considerando l’avanzo straordinario registrato nel 2018 e quello previsto nel 2021 grazie al versamento di 10,5 mio di franchi da parte di Repower a seguito dell’entrata in vigore del nuovo contratto di concessione (o mancata riversione).

Altro aspetto da considerare nel prossimo futuro, ha aggiunto il cancelliere, è il fatto che con il nuovo sistema contabile non sarà più possibile attuare ammortamenti straordinari come in passato, mentre il Cantone ha ancora concesso nel periodo 2018-2021, ammortamenti di max. 25% all’anno su vecchi immobili. Vassella ha ribadito che il piano finanziario è in continua evoluzione, ma che la media del grado di autofinanziamento fra il 2017-2023 si situa attualmente al 110%: una percentuale che dovrebbe scongiurare eventuali indebitamenti.

Il presidente Plozza ha poi voluto precisare all’Assemblea che se, da un lato, per il 2021 nel piano finanziario sono previste entrate straordinarie, dall’altro si prevedono pure investimenti straordinari, dell’ordine di quasi 5 mio di franchi. Una cifra che comprenderebbe però l’importo per la realizzazione del centro per inerti a Motta di Miralago, pari a 2 mio di franchi, oggetto che come detto in altre occasioni dovrà prima passare dal voto per urna. Un investimento, a detta del primo cittadino di Brusio, che dovrebbe però ripagarsi nei prossimi 20 anni grazie a tasse e contratto di affitto/concessione dell’infrastruttura.

Viste siffatte previsioni finanziarie, dovute soprattutto all’ottimo contratto di riversione stipulato in passato con Repower, l’ex sindaco Pietro Cathieni, dopo avere invitato l’Esecutivo a una certa prudenza negli investimenti, ha detto che sarebbe forse anche giunta l’ora che il Comune pensasse ad abbassare del 15-20% il moltiplicatore dell’imposta cantonale, andando così incontro a tutta la cittadinanza, che in fin dei conti mette le proprie acque a disposizione del colosso di Clalt. Arturo Plozza gli ha però risposto che la pressione fiscale del Comune di Brusio non è esagerata, tenuto conto anche dell’assenza dell’imposta sugli immobili e del prezzo della corrente molto basso. In occasione del punto seguente all’ordine del giorno (la fissazione del tasso fiscale), l’ex sindaco Cathieni non ha tuttavia ritenuto opportuno entrare in materia.

Sempre in ambito di future strategie di investimento, l’altro ex sindaco, Plinio Pianta, ha proposto invece alle autorità di Brusio, sul modello di alcune realtà già presenti nel Canton Ticino, di creare – con una parte dei soldi che il Comune riceverà con il contratto di riversione – un fondo a disposizione di aziende “start up” che potrebbero, ad esempio, divenire attive nella ripulitura del bosco, andando così a creare del valore aggiunto al nostro paesaggio. Auspicabile a tal proposito, secondo l’avvocato Pianta, una collaborazione degli eventuali giovani imprenditori con la SUPSI e il gruppo forestale di Brusio. Chiamato direttamente in causa, il forestale comunale Franco Crameri, ha però invitato l’avvocato a continuare il discorso in separata sede.

Terminata la discussione intorno al piano finanziario, il sindaco è passato alla decisione riguardante la fissazione del tasso fiscale per il 2020. Dopo un breve preambolo relativo all’eccezionalità delle entrate registrate con il consuntivo 2018, dovute in particolare all’incasso di numerose tasse arretrate, e anche al buon stato delle finanze comunali descritto poc’anzi, il sindaco, su proposta del Consiglio comunale, ha chiesto all’Assemblea di lasciare invariato all’85% il moltiplicatore dell’imposta cantonale.

Non essendo sopraggiunta alcuna controproposta, l’Assemblea ha quindi accettato a larga maggioranza (e senza voti contrari) la proposta del Consiglio comunale.

(segue un secondo articolo)


Achille Pola