Sì alla nuova legge sugli acquedotti del Comune di Poschiavo

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Sì alla nuova legge sugli acquedotti del Comune di Poschiavo

In media ciascuno di noi consuma 160 litri d’acqua al giorno. E non solo per sete! Nel dato statistico sono comprese le docce, le lavastoviglie, le lavatrici, il lavaggio dell’automobile ecc. Usiamo acqua perfettamente potabile perfino per sciacquare il WC. Gesti che ci appaiono scontati.

Dietro la semplicità di questi gesti quotidiani, come aprire il rubinetto, fare la doccia, sciacquare il WC esistono un’ organizzazione e un impianto di acqua potabile che deve funzionare adeguatamente in qualsiasi momento.
All’inizio del secolo scorso, quando l’industrializzazione rese possibile la produzione a basso prezzo dei tubi in ghisa, vennero fondati nel nostro Comune diversi consorzi di acqua potabile che si occuparono (e si occupano tuttora) della captazione e della distribuzione dell’acqua.

Problemi attuali dei consorzi e degli enti frazionali

Lo sviluppo della legislazione ha portato negli ultimi anni a problemi non indifferenti sulla legalità dei prelievi di imposte, di tasse e di contributi da parte dei consorzi e degli enti frazionali, che nel corso dei decenni sono stati investiti anche di altri compiti come l’illuminazione pubblica, i marciapiedi e altro ancora. Una preoccupazione dei consorzi di acqua potabile è pure lo sviluppo della legislazione sulle derrate alimentari, che prevede uno stretto controllo della qualità e l’informazione al consumatore sul contenuto dell’alimento. Infatti l’acqua potabile è considerata come un alimento.
L’importanza di avere un’acqua sempre conforme alle norme igieniche è molto grande ed evidente. Una carenza di qualità in questo senso si ripercuote inevitabilmente sulla salute delle persone. Di conseguenza è data la necessità di eseguire controlli seri e periodici e soprattutto di mantenere i serbatoi, le vasche e tutte le strutture sempre puliti ed in buon ordine.

Collegamento dei vari acquedotti per ottimizzare la distribuzione

Con la nuova legge, il progetto generale dell’acquedotto del Comune di Poschiavo prevede il collegamento dei vari acquedotti (oggi già in parte realizzato), per poter aumentare la sicurezza della distribuzione e compensare eventuali insufficienze di alcune sorgenti. In questa prospettiva si potranno gestire i prossimi investimenti in maniera più accorta.

Finanziamento

Questa problematica ha occupato le forze politiche per molti anni: trovare un modo di finanziamento che non si discostasse troppo dai dieci attuali metodi dei vari consorzi, che contenesse il principio della causalità e che tenesse conto degli investimenti fatti recentemente. Con la collaborazione dei consorzi, a cui la legge è stata data in consultazione diverse volte, si è trovata la miglior soluzione possibile.
Il finanziamento della costruzione, del rinnovo, della manutenzione degli acquedotti è assicurato da tre tipi di tasse e contributi:

  • a) Contributi per l’allacciamento di edifici nuovi, ristrutturati e ampliati oppure non ancora allacciati esigibili al momento dell’allacciamento.
  • b) Contributi per gli investimenti esigibili annualmente
  • c) Tasse di consumo esigibili annualmente

Questi contributi e tasse sono stabiliti in un’apposita ordinanza, (quindi modificabile solo dalla Giunta), che tiene conto del principio della causalità dei costi e degli ammortamenti. Gli investimenti e i rinnovi necessari possono inoltre usufruire di un contributo dall’erario comunale del 30%, mentre la manutenzione e la distribuzione devono autofinanziarsi con le tasse di consumo.

Ulteriore adeguamento delle altre leggi comunali

Se la presente legge sarà accettata dal popolo, sarà necessario adeguare in un secondo tempo le seguenti altre leggi:

  • Legge sugli enti frazionali
    L’adeguamento toglierà agli enti frazionali la competenza di incassare ulteriori imposte, contributi e tasse.

  • Legge stradale
    La revisione toglierà ai consorzi e agli enti frazionali il compito di partecipare alle spese per la costruzione e la manutenzione di strade, marciapiedi e impianti di illuminazione.

  • Legge sulle fognature
    La revisione della legge sulle fognature introdurrà il principio della causalità dei costi (chi inquina paga). È presumibile una diminuzione dell’imposizione per chi immette poca acqua da depurare nella canalizzazione.

La nuova legge è sicuramente un passo avanti verso una legislazione moderna ed un adattamento ai tempi attuali della gestione di un impianto che è di importanza vitale per la comunità. Proponiamo quindi di votare SÌ.

Redatto da Livio Mengotti – livio.mengotti@picas.ch