Esordi, viaggi, libri, prospettive del noto presentatore televisivo
Venerdì 16 novembre 2012, presso la sala di Casa Torre, Matteo Pelli ha rallegrato il pubblico a suon di parole e risate
È stato un incontro molto divertente, organizzato dalla Pgi Valposchiavo, che ha visto risaltare tutta l’irrefrenabile eloquenza del conduttore televisivo alternata alle fragorose risate del pubblico. Per un’ora e mezza questo è stato il ritmo della serata, ma si poteva benissimo continuare a oltranza, perché la simpatia e la capacità di intrattenimento di Pelli è stata ed è davvero eccezionale.

C’è da complimentarsi anche con il giornalista RSI, Gianluca Olgiati, presentatore per l’occasione, che ha saputo arginare il fiume in piena Pelli e incanalare il discorso soffermandosi sui punti principali della carriera e del pensiero dell’ospite speciale.

L’incontro è partito con gli esordi. È stato mostrato un filmato del programma Drin Team, dove si poteva vedere il diciottenne Pelli in una decappottabile gialla, e successivamente è stato proiettato un video di un’esibizione rap. Quello che risalta dalla performance è la verve del giovanissimo Pelli; allora aveva già una vitalità carismatica a tal punto che non si capiva come un corpo così gracile e mingherlino potesse contenere, senza deflagrare, tutta quella energia esplosiva di parole e di gioia di vivere.

Il trentaquattrenne luganese ha poi parlato del viaggio di cento giorni in Asia, compiuto insieme alla sua fidanzata, dopo aver conseguito il diploma in Storia dell’arte all’Accademia delle Belle Arti di Brera. Pelli ha raccontato con l’aiuto delle foto le vicissitudini del percorso compiuto fra Mongolia, Cina, Vietnam, Cambogia, Laos e Birmania. Quest’ultimo Paese definito“il più bello che ho visto nella mia vita”.

Durante questo viaggio, ispirato dai luoghi, dalla gente e dalle esperienze, ha scritto buona parte dei capitoli del suo nuovo romanzo che sarà pubblicato nella primavera 2013. Il viaggio infatti è il momento ideale per stendere i pensieri sulla pagina, specialmente per uno scrittore.

Lungo l’itinerario asiatico Pelli si è fermato una ventina di giorni nel villaggio tailandese di Sainam, ora coordinato dal ticinese Claudio Romano, che fa parte della Sainam Foundation, l’associazione che prova a dare una vita dignitosa ai poveri di quella zona. Qui, Pelli ha dato una mano nella gestione dei pollai, forma di sostentamento economico del posto, e come professore. Anche in Europa Pelli sostiene l’attività di questa associazione e, con un gesto generoso, ha rifiutato per l’evento la retribuzione personale che la Pgi ha girato molto volentieri al villaggio di Sainam.
La seconda parte dell’incontro è stata dedicata al suo lavoro di scrittore. Da Johnny Pio (2008), con la prefazione della sua amica Mina, si è passati alla lettura del suo ultimo lavoro pubblicato nel 2011, Non invitarmi al tuo matrimonio. Questa è la storia di un dj radiofonico ossessionato dai matrimoni che si sviluppa come una specie di giallo, genere per il quale Pelli ha una particolare simpatia, poiché “il filo continuo di questi romanzi tiene incollato al libro il lettore che vorrebbe sempre leggere una pagina in più”.

Pelli è paragonabile come personaggio a Fabio Volo (presentatore, amante dei viaggi, scrittore), per energia e pensiero si avvicina alla euforica positività di Jovanotti: “La vita è un libro che continuiamo a sfogliare. Voglio che questo libro sia sempre molto colorato. La vita è talmente bella e talmente breve che non voglio perdermi nemmeno un minuto di essa”.

Alla fine del piacevole incontro accenna alle prospettive future: gli piacerebbe fare un viaggio in Argentina, ma anche essere ospitato per un periodo in Valposchiavo, luogo – secondo lui – bellissimo e tranquillo con gente cordiale, luogo adatto a ispirare la sua vocazione di scrittore.
Ascolta un breve pezzo del viaggio in Asia raccontato da Matteo Pelli