Il Gruppo di Gioco Ratin offre la sua disponibilità e la sua competenza
La nuova legge scolastica si scontra con il numero elevato di nascite in Valposchiavo. La scuola comunale di Poschiavo pone dei rimedi a riguardo per garantire una buona educazione ai bambini e un servizio necessario ai genitori.
Di tutto questo si è discusso lunedì 11 febbraio 2013 alle Palestre delle Scuole di Santa Maria. L’interesse verso i cambiamenti della scuola che partono dall’anno scolastico 2013-2014, ha richiamato un nutrito numero di genitori, specialmente di quelli che hanno figli prossimi all’entrata nella scuola dell’infanzia.

Scuola dell’infanzia con due annate
La legge scolastica cantonale dà un nuovo statuto alla scuola dell’infanzia che – come dice il direttore della scuola di Poschiavo, Arno Zanetti – sarà a tutti gli effetti il primo passo di un bambino all’interno del ciclo scolastico popolare e deve comprendere allievi di età compresa fra i 5 e 6 anni. L’ordinanza però ammette anche bambini di 4 anni, come succede in altre scuole del Cantone. Su questo punto la scuola di Poschiavo ha deciso di imporsi una regola visto le annate numerose che stanno arrivando al periodo scolastico.
Il sovraffollamento di bambini nelle sezioni della scuola dell’infanzia è ormai realtà per Poschiavo. Infatti, l’incremento del numero di nascite degli ultimi anni è ragguardevole e sfiora i 40 bambini nati all’anno. Questo fattore anagrafico collide con la nuova ordinanza che obbliga a limitare il numero degli allievi a 20 unità per sezione. Soglia abbondantemente superata con l’inserimento dei bambini di 4 anni nella scuola dell’infanzia. Quest’anno a Le Prese il numero di allievi per classe tocca le 25 unità ed è stato possibile arginare questa situazione inserendo una codocenza pomeridiana per la gestione dei bambini di 4 anni.
Riducendo a due annate la scuola dell’infanzia, il numero degli allievi per sezione diminuirebbe e, se ci fosse un problema di sovrannumero, si farebbe presto a compensare sezioni più numerose con quelle più parche spostando i bambini da una classe a un’altra. Arno Zanetti condivide la diminuzione del numero di scolari per gruppo in quanto permetterebbe alle docenti di migliorare l’insegnamento e la gestione del gruppo, e invece ai bambini consentirebbe di ricevere più attenzione riguardo alla loro situazione personale. Di contro – ammette il direttore delle Scuole – nel sistema attuale c’è “una maggiore responsabilizzazione dei bambini grandi che si prendono cura dei piccoli e viceversa i bambini più piccoli sono stimolati dai grandi”.
Le soluzioni per i bambini di quattro anni
La scuola si è comunque sentita in obbligo di continuare a offrire un servizio verso i genitori che hanno e avranno figli di quattro anni, anche perché a quell’età sarebbe opportuno offrire ai giovanissimi un’occasione di socializzazione con i loro pari. Il Consiglio scolastico ha valutato diverse proposte per i bambini di 4 anni, come conferma l’intervento di Paola Locatelli-Iseppi, responsabile del Consiglio scolastico:
- limitare l’accesso alle scuole dell’infanzia (5-6 anni) a un esiguo numero di bambini di 4 anni
- una scuola con classi integrate come succede oggi a Le Prese
- una scuola con sezioni autonome miranti al gioco, alla socializzazione e all’apprendimento delle regole
- potenziamento dell’offerta del Gruppo di Gioco Ratin finalizzata al gioco e alla socializzazione
Il Consiglio scolastico ha confrontato i costi delle varie ipotesi:
- costo sezione integrata: 109.000 Fr.
- costo sezione autonoma: 140.000 Fr.
- costo Gruppo di Gioco Ratin: 80.000 Fr.
Visto le spese, la soluzione più conveniente e convincente è quest’ultima e si è deciso di portare avanti questa scelta.
L’offerta del Gruppo di Gioco Ratin
Il Gruppo di Gioco Ratin che è formato da diverse animatrici, che tuttora gestisce 50 bambini fra i 3 e i 5 anni, e che conta 250 ore di volontariato, si è mostrato disponibile a svolgere questa attività offrendo quattro mezze giornate alla settimana. Il numero elevato di bambini richiede la ricerca di un’altra sede oltre a quella usuale di Sant’Antonio e l’assunzione di una persona con l’apposita formazione per animatrice di gruppi di gioco. È stato chiarito che i genitori non avranno un servizio di trasporto pubblico per i figli e dovranno pagare una retta annuale, il cui ammontare dipenderà dal contributo che il Comune decide di stanziare per questo progetto. Se il sussidio sarà effettivamente di 80.000 Fr., si calcola una retta annua di circa 1.000 Fr. per quattro mezze giornate settimanali.
Renato Isepponi, presente quale capo del dipartimento dell’educazione, cultura, socialità e sanità, ha avvisato della diminuzione delle entrate nel Comune di Poschiavo e della politica d’austerità economica con i tagli alle spese previsti. Dopo questa premessa, Isepponi afferma che la Giunta comunale affronterà questo tema e “il Consiglio comunale è favorevole a trovare con il Gruppo di Gioco Ratin una soluzione per i bambini di tre e quattro anni. La soluzione deve però avere dei costi di gestione sostenibile (…) Il prossimo passo sarà quello di valutare i costi con il Gruppo di Gioco Ratin per questa offerta supplementare e poi andare dalla Giunta comunale per chiedere un credito”.
I genitori si presenteranno alla seduta della Giunta comunale del 25 marzo
Poi Arno Zanetti dà spazio alle domande del pubblico. Spuntano anche due proposte per portare avanti la soluzione del Gruppo di Gioco Ratin. La prima è quella di stabilire il numero degli annunci di chi vuole disporre dell’assistenza del Gruppo di Gioco Ratin e sottoporlo alla Giunta comunale che in questo modo può valutare l’entità del servizio verso la popolazione; la seconda è quella di creare un ampio gruppo di genitori che si presenterà alla seduta della Giunta comunale del 25 marzo, nel momento in cui si deciderà il contributo da versare per questo servizio. Quello che è certo, è che i genitori non sembrano intenzionati a fare marcia indietro e sosterranno la proposta di un sostegno economico al fine di garantire un servizio necessario alla socializzazione dei bambini e alle esigenze delle famiglie.
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