Il volume Classi 1880-1980 ora è disponibile
Sabato 24 agosto 2013, in Casa Torre, è stato presentato Classi 1880-1980, uno dei libri più attesi dalla popolazione locale, e che documenta in immagini e racconta in schede cent’anni di scuola in Valposchiavo.
Da alcuni mesi ormai i valposchiavini attendevano impazienti l’uscita di quest’opera. Un assaggio dell’impresa che si stava compiendo era stato dato l’autunno scorso negli spazi della biblio.ludo.teca La sorgente con la mostra CLASSI. La pubblicazione era poi stata annunciata per primavera, ma il lavoro di abbinare i nomi ai volti fotografati ha richiesto molto tempo. Ora il libro è stato pubblicato ed è stato illustrato alla popolazione della Valle, sabato 24 agosto 2013, nella sala di Casa Torre, poche volte così gremita di persone.
Un’idea nata durante il lavoro di archiviazione
L’idea di compiere una pubblicazione sulle classi è nata con la digitalizzazione di fotografie, dapprima dell’ “Archivio Gisep”, e poi del più recente “Archivio fotografico Valposchiavo”. Durante la raccolta di diverse immagini del passato, gli archivisti hanno notato che un buon numero di queste mostravano come soggetto le classi scolastiche. Da qui si è dato vita all’ “Archivio Classi” grazie al sostegno della biblio.ludo.teca La sorgente e di alcune persone appassionate, fra le quali compaiono i principali artefici e responsabili di queste iniziative, ossia Alessandra Jochum Siccardi e Pierluigi Crameri.
Quest’ultimi hanno poi consultato gli insegnanti Giovanni e Roberto Lanfranchi e hanno proposto di creare un gruppo di lavoro presso le scuole di Santa Maria di Poschiavo. Gli studenti di una quindicina di classi sono così andati a recuperare fotografie appartenenti ai loro genitori, parenti e avi. Alla fine dell’intera ricerca l’ “Archivio Classi” conta più di 700 fotografie consegnate da circa 120 persone. Di 700 ne sono state selezionate 200 che oggi compaiono all’interno di Classi 1880-1980.
La ripartizione dei compiti
I curatori del libro Classi 1880-1980 sono Alessandra Jochum Siccardi e Pierluigi Crameri, i quali hanno anche condotto l’incontro di sabato indicando i collaboratori e i sostenitori del libro, le fasi di compimento, la strutturazione del volume e spiegando alcune immagini. Pur presentandolo come un lavoro di squadra, sia per la fase di raccolta e di identificazione del materiale, sia sotto l’aspetto decisionale delle linee guida della pubblicazione (in particolar modo con i collaboratori della libreria L’Idea), il libro risulta figlio delle loro fatiche archivistiche, grafiche e intellettuali. Infatti, Pierluigi Crameri si è occupato della digitalizzazione, elaborazione e ritocco delle fotografie, e della realizzazione del progetto grafico, mentre Alessandra Jochum Siccardi ha svolto il lavoro di ricerca della documentazione e delle informazioni sulle fotografie e sulla scuola, di gestione dell’identificazione delle persone che appaiono nelle fotografie e di stesura dei testi.


Due editori e il coronamento di un anniversario
Gli editori della pubblicazione sono la biblio.ludo.teca La sorgente e la libreria L’Idea, due realtà che hanno obiettivi simili, “la passione per la carta stampata, la promozione della cultura e dell’identità della Valposchiavo”, come riferisce Pierluigi Crameri, presidente della prima associazione sopra menzionata.
Il libro Classi 1880-1980 è pure un lavoro che corona i vent’anni d’esistenza de L’Idea, nata nel 1993 con lo scopo di ampliare l’offerta culturale in Valle, ma che negli ultimi anni si trova a sopravvivere di fronte alla crisi globale delle librerie (leggi l’articolo: L’Idea sta per compiere vent’anni). Il suo presidente, Renato Isepponi, non si perde comunque d’animo e riferisce che “pubblicare libri significa essere ottimisti e credere nel futuro del libro e per questo motivo la libreria L’Idea continua a essere una casa editrice”.
Isepponi offre anche un’impressione personale sulla nuova pubblicazione: “Sfogliando il libro mi sembra di penetrare con lo sguardo in uno specchio e vedere riflesso nel passato le mie origini attraverso i volti dei miei bisnonni e nonni, dei genitori e dei parenti; è come vedere scorrere la storia della nostra comunità, delle nostre famiglie attraverso le fotografie”.

Struttura del libro: un secolo di classi in dieci capitoli
Il libro copre in immagini un arco di tempo di cent’anni, dal 1880 al 1980. Un secolo di fotografie di classi scolastiche suddiviso in dieci capitoli: un capitolo per ogni decennio. I curatori ci tengono a precisare che la decade a cui si riferisce l’intitolazione (per esempio, 1890-1899) considera l’anno di nascita degli allievi e non l’anno di scatto della fotografia.
Ogni capitolo inizia con un breve testo di contestualizzazione storica del decennio sul piano locale. Poi, in quasi tutti i capitoli, girando pagina, si trova una scheda che si sofferma su determinati argomenti come, per esempio, la figura del maestro (in Al sciur maestru) o le scuole in quota (in Scuole di montagna e in Le scuole di Cavaione e Viano). Queste pagine raccolgono curiosità, eventi particolari, ricordi, informazioni tratte da interviste o estrapolate dal giornale “Il Grigione Italiano”.
Continuando a sfogliare il capitolo si arriva alle pagine delle fotografie di classi, corredate di didascalia che indica: l’anno di scatto, la scuola, l’annata dei soggetti, il grado della classe, il nome del maestro/a e il codice d’archiviazione. Segue l’elenco dei nomi degli scolari presenti nell’immagine.

L’asterisco affiancato al nome indica che il dato è probabile e non certo. I responsabili dell’archivio infatti invitano i lettori a segnalare gli errori e a identificare persone che finora hanno solo un volto ma non un nome, anche perché il loro lavoro non si ferma con questa pubblicazione, ma continua per l’archivio online. Ogni segnalazione appropriata quindi potrebbe risultare un arricchimento alla documentazione.
Appunti di scuola: approfondimento di Gustavo Lardi
Nel bel mezzo del libro compare anche un testo d’approfondimento di una quarantina di pagina, a cura di Gustavo Lardi, e intitolato Appunti di scuola. “Manca una letteratura locale sulla scuola”, specifica Alessandra Jochum Siccardi, “quindi abbiamo chiesto a Gustavo Lardi se ci poteva scrivere uno studio su questo tema”. L’inserto parla dello sviluppo della scuola in Valposchiavo focalizzandosi in maniera particolare sulle costruzioni scolastiche. Gustavo Lardi precisa che ha lavorato selettivamente su “brani di diari, articoli di giornali, di testimonianze, di spezzoni di biografia, di affermazioni fatte in un preciso momento e rimaste invariate nei decenni esattamente come le fotografie”. Le fonti principali di questo studio sono le pagine di Daniele Marchioli, la Biografia di Tommaso Lardelli e le cronache de “Il Grigione Italiano”.
Il testo inizia chiarendo la situazione storica dei primi decenni dell’Ottocento, passando alla rilevazione dell’esistenza di dieci scuole cattoliche censite nel 1841, soffermandosi poi sulle vicende attorno alla costruzione dei primi edifici scolastici a San Carlo e Annunziata (in precedenza si faceva attività scolastica in spazi poco attrezzati di edifici privati o religiosi). Continuando si trovano informazioni sulla Scuola del Convento, sulla Scuola professionale, sulla gestione scolastica nel Comune di Brusio fino ad arrivare alla costruzione del centro scolastico a Santa Maria.
Da queste pagine si capisce come le scuole di una volta avevano altri obiettivi e necessità rispetto a quelle odierne. Erano caratterizzate prima di tutto dal punto di vista confessionale (divise tra riformate o cattoliche) e poi da quello funzionale (si confrontino le scuole di montagna con quelle del fondovalle), gestionale (per esempio, giorni e orari differenti da sede a sede), finanziario (necessitavano di un fondo scolastico per far fronte alle spese delle sedi e allo stipendio degli insegnanti).

Una dedica speciale a Giovanni Lanfranchi
Alessandra Jochum Siccardi dedica il lavoro alle persone che hanno sostenuto questa pubblicazione e in particolar modo un pensiero speciale va al maestro Giovanni Lanfranchi, “visto che il progetto è iniziato da lui. Sono certa che avrebbe avuto grandissimo piacere a rintracciare i volti dei suoi allievi. Mi dispiace tantissimo che purtroppo non abbia potuto vedere il lavoro finito”.
Tramandare a beneficio delle generazioni future
A conclusione della presentazione, prima del rinfresco, i responsabili dell’archivio hanno dato un assaggio delle serate del progetto iSTORIA (per capire di cosa si tratta, leggi questo articolo e visita il sito) raccontando dieci fotografie dalle quali hanno ricavato aneddoti, curiosità, aspetti sociali, di costume e storici. Con questa pubblicazione cartacea gli archivisti vedono il coronamento di un lungo lavoro nel rimpolpare e gestire i vari archivi fotografici locali, con il nobile scopo di mostrare “un quadro rappresentativo della società valligiana” nel corso della Storia degli ultimi due secoli.
Le fotografie bloccano l’istante e lo trattengono mostrando momenti vissuti. Oggi, quelle più antiche, sono documenti per chi è capace di leggerle. Così la fotografia nel suo aspetto documentaristico “attesta l’esistenza di una comunità e ne rafforza il senso d’appartenenza degli individui”, dice Alessandra Jochum Siccardi: “Queste fotografie meritano di essere condivise e tramandate a beneficio delle generazioni future”.

Il libro può essere acquistato nei seguenti punti vendita:
- libreria L’Idea
- biblio.ludo.teca La sorgente
- Negozio Crai, S. Carlo
- Macelleria Scalino, S. Antonio
- Negozio Ristorante Capelli, Prada
- Negozio Menghini-Gervasi, Le Prese
- Panetteria Rossi, Brusio
- Marantelli, Campocologno
Può inoltre essere ordinato presso la Libreria L’Idea, tel. 081 844 21 65, e-mail renato.isepponi@bluewin.ch oppure presso la biblio.ludo.teca, tel. 081 844 22 42, info@biblioludoteca.ch.