Dalla decadenza del cinema alla fioritura di un nuovo spazio commerciale – L’ex Cinema Rio è stato recentemente ristrutturato. Da centro culturale e sala cinema ora è diventato un centro rivolto ad attività commerciali. Ma un angolo non è stato momentaneamente toccato. Fungerà probabilmente da magazzino o ambiente da lavoro.
Una lunga storia travagliata è quella del Cinema Rio a Poschiavo. Sull’onda del successo della settima arte, l’edificio ospita, a partire dall’aprile 1948, una sala cinematografica rivolta al pubblico poschiavino. Già nel 1973 iniziano a verificarsi le prime difficoltà nel mantenere la sola attività di proiezioni. Da un’animata discussione pubblica nasce l’Associazione Centro Culturale Poschiavo e l’ambiente del Rio viene concepito come sala polifunzionale. Da lì in avanti sono diversi i responsabili che si impegnano a fornire una programmazione cinematografica e a rendere attrattivo il Cinema Rio. Tra alti a bassi si arriva a cavallo del nuovo millennio con il Gruppo Cinema che prende in mano per ultimo il testimone della staffetta di responsabili. I magri incassi causati dalla concorrenzialità con altre proposte mediatiche di film e i notevoli costi di manutenzione dei vecchi proiettori e del sistema audio obbligano il gruppo a gettare la spugna nell’autunno 2007 (leggi qui). Da quell’anno, all’incirca una quindicina di eventi all’anno, di vario tipo, fanno rivivere la sala del Rio. Pochi rispetto ai costi di gestione. Così, nell’ottobre 2013, il Comune decide di sciogliere il contratto con gli attuali proprietari della struttura (leggi qui).

Questa la storia fino all’autunno di due anni fa. Poi i titolari dello stabile, Martina e Matteo Rada, hanno valutato la loro situazione commerciale decidendo di spostare, in seguito alla disdetta, il loro esercizio di calzature e ortopedia che si affacciava, prima, sulla piazzetta del Suisse a Poschiavo, nell’edificio dell’ex Cinema Rio in Vial da la Staziun. IL BERNINA li ha sentiti dopo l’inaugurazione del negozio di scarpe, avvenuta sabato 7 marzo 2015.

Apprendiamo da loro che la ristrutturazione dell’edificio è durata all’incirca dieci mesi e, come si vede dall’immagine, l’interno è cambiato notevolmente. Quelli che una volta erano l’entrata e la sala del cinema, ora sono degli spazi moderni adibiti per diverse attività, tutte legate all’ambito del piede: un ampio negozio di calzature con reparto adulti e bambini a piano terra e nei sotterranei, lo studio e il laboratorio di ortopedia di Matteo e lo studio di pedicure di Livia Formolli, al primo piano. Matteo e Martina Rada sono molto soddisfatti della loro scelta: “Era inutile lasciare vuoto questo spazio. Bisognava sfruttarlo in qualche maniera”, ci dicono.

Momentaneamente è rimasta inutilizzata una zona della struttura, quella esposta a sud, dove c’è tuttora il palco della vecchia sala. Questo spazio, ci spiegano i titolari, è previsto come magazzino o ambiente da lavoro da affittare a terzi.
Dimentichiamo di chiamarlo Cinema Rio, da ora in poi sarà un edificio commerciale e per lavoro artigianale.

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