24 pecore sbranate in Valposchiavo

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“A dir poco scandaloso quanto è capitato”
Tra fine giugno e inizio agosto, un lupo (o più lupi?) ha sbranato una trentina di pecore nell’arco di oltre un mese sull’Alpe Mürasc/Valüa (di cui 5 oltre il confine, sul territorio italiano). Questa la dichiarazione a denti stretti e piena di rabbia dei pastori del gregge e del proprietario dello stesso.


Sono state sbranate in Valposchiavo:

  • 5 pecore il 29 giugno
  • 8 pecore il 6 e 7 luglio
  • 3 pecore il 15 e 16 luglio
  • 2 pecore il 21 luglio
  • 3 pecore il 26 luglio
  • 3 pecore e 1 ferita l’1 agosto
  • 5 pecore in territorio italiano

Malgrado i guardiacaccia fossero arrivati più volte sul luogo, chiamati dal proprietario, gli stessi hanno bagatellizzato in parte la cosa dicendo che non era certo fosse un lupo e potevano essere anche dei cani… mentre le ferite e il luogo di azzannamento erano ben tipiche dei lupi.

Si è così dovuto aspettare il risultato del DNA (con i costi che ne derivano). Il DNA pertanto ha accertato chiaramente che si tratta di un lupo. Quanto fa specie comunque è che né i guardiacaccia né l’Ufficio cantonale abbiano informato la popolazione di quanto stava accadendo. Per esempio, nei Cantoni della Svizzera interna (Lucerna, Uri, Obvaldo, Svitto, ecc.) gli Uffici di agricoltura avvisano tutti i contadini per SMS o mezzi pubblici del loro Cantone quando si è avvistato un lupo avvicinarsi al confine del Cantone. Questo permette ovviamente ai contadini di mettersi in guardia e di preparare le misure di protezione. Ma questo vale anche per la popolazione, anche per i turisti che per lo meno si rendono conto della presenza del lupo. Infatti, alcuni turisti con bambini piccoli si sono lamentati di eventualmente poter incontrare il lupo nella loro discesa da Valüa verso sera.

PERCHÉ ALLORA QUESTA CONTINUA POLITICA DI METTER TUTTO A SILENZIO O DI DEPISTAGGIO/DISINFORMAZIONE?
Infatti, si poteva perlomeno informare già a fine giugno che c’erano stati degli sbranamenti di pecore e che sarebbe potuto essere stato il lupo. Questo avrebbe potuto mettere in guardia anche tutti i contadini della Valposchiavo e della zona… perché magari altri lupi potrebbero trovar piacere a visitare presto anche altri alpi.

Inoltre si è poi scritto un articoletto parlando di poche pecore morte nella valle di Li Guli? Cosa c’entrava allora la valle di Li Guli con Valüa e Mürasc? Giustamente ci si chiede se questo evento (Val Li Guli) è un altro fatto che nulla centra con Valüa e Mürasc. Come mai poi della val da Li Guli non se ne è più parlato?

Ma la cosa più grave è come al solito l’arroganza di chi pretende che bastino alcune misure di protezione per sconfiggere il lupo (i lupi).
I responsabili dell’agricoltura cantonali hanno così inviato, tramite la Società AGRIDEA, una signora e un signore con dei cani con anche l’intenzione di voler recintare 10 ettari di alpe!

 

Cosa è successo? La signora dell’Agridea, neanche arrivata, ha messo in azione il cane di protezione il quale non ha fatto nient’altro che azzannare e ammazzare una marmotta; inoltre, questa signora, dava istruzioni di fare un recinto dove le pecore sarebbero dovute stare per 24 ore senz’acqua, perché in quel posto non ce n’era! Chiaramente i pastori hanno dovuto rendere attenta questa signora che senza acqua le pecore non sarebbero mai state raggruppate, neanche di notte, specie in questa estate torrida! Vista l’incapacità di questa signora dell’Agridea a procedere, la stessa è rientrata il giorno dopo.

Il signore dell’Agridea, cosiddetto esperto, non è riuscito neanche lui a creare una recinzione accettabile e neanche a proteggere con i suoi cani. Quindi, dopo 4-5 giorni, rientrerà anche lui alla base con un nulla di fatto. E si potrebbe sapere quanto costano?

Ci si deve chiedere cosa ha imparato finora il Cantone e i guardiacaccia dalle continue esperienze di predazioni lupi in altri posti e in altre nazioni. Forse si sta progettando anche da noi (come per es. in Italia/Francia con i progetti animalisti Life-Ursus e Wolfsalps) il ricongiungimento del lupo romeo con la lupa giulietta (per finalmente creare il secondo branco nel Canton Grigioni e brindare anche da noi, come i nostri funzionari al Calanda, in vista delle future cucciolate?!

Per gli animalisti e i protettori cantonali dei grandi predatori, a quanto pare, tutti i tormenti strazianti delle povere pecore non valgono nulla: si deve invece proteggere il lupo!!! Ma a che punto siamo arrivati??? Questo valutare diversamente il dolore delle pecore o dei grandi predatori e’ chiara discriminazione degli animali domestici e quelli selvatici!

Questa discriminazione e l’agonia continua delle pecore e’ a chiare lettere: maltrattamento di animali perseguibile in base al codice penale! E’ ora di finirla con le espressioni codarde: i grandi predatori sono protetti da convenzioni internazionali! Questo tergiversare di politici , ormai in vista delle prossime elezioni, e dei funzionari ben retribuiti e a caccia di eventuali possibili ore straordinarie con relative spese a carico dei cittadini che pagano le imposte, non e’ piû ammissibile!!!

Il Consiglio Federale deve unicamente eseguire la decisione del parlamento di disdire la Convenzione di Berna!!!

AtsenzaGp