Area ricreativa Garbela: i dettagli del progetto

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Prima parte
(di I. Falcinella) 
La struttura ricreativa e sportiva in frazione Garbela, in mezzo al bosco, in area sensibile, diventa, nei mesi a venire, uno degli obiettivi di recupero più importanti per il Comune di Brusio.

La piccola frazione con circa 12 residenti annuali, servita ancora dai mezzi pubblici, è stata per anni il luogo ideale per lo sport e le passeggiate in mezzo alla natura.

Il progetto “Area Ricreativa Garbela” si propone di recuperare questo sito, creando una zona di svago, immersa nel bosco, lontana dal traffico, destinata a tutta la popolazione di Brusio, della Valposchiavo e dei suoi ospiti.

IL PROGETTO

E’ prevista la costruzione di un campo di bocce coperto con fondo sintetico, moderno, che permette una manutenzione con poche spese, vista anche la scomparsa in Valposchiavo, nel corso degli anni, della maggior parte delle strutture adibite a questo sport tradizionale (in passato oltre 25 piste); il campo potrà quindi favorire l’attività della bocciofila di Brusio e di quelle che ne faranno richiesta.

Si pensa di creare sinergie fra reti sentieristiche quali la pista finlandese, costriuta nel 1991, il sentiero Paneneve e la passeggiata da e per Miralago, tracciati che permetteranno a tutti, e in particolar modo agli appassionati dell’ambiente naturale e della camminata, di avere un’ampia scelta di piste da percorrere partendo o transitando da “Garbela”.

E’ prevista la costruzione di: una sala con circa 80 posti a sedere, un grill all’aperto, una piccola cucina con chiosco per la vendita e il servizio di bevande e alimenti e di una zona coperta con libero accesso fra la sala e il campo di bocce. Queste strutture attigue daranno a tutti la possibilità di intrattenersi, immersi nella natura, con spuntini, mescita bevande e le immancabili partite di carte. Il Comune di Brusio, però, tiene a specificare che non si tratta di un ristorante, sarà una zona a misura d’uomo, gestita in modo semplice e senza creare concorrenza con le attività ristorative dei dintorni. Inoltre, non saranno organizzati eventi come concerti o grosse manifestazioni (a livello di pubblico) che andrebbero a disturbare la quiete del bosco.

Sono previste: la sistemazione del parco giochi, dei servizi igienici esterni e del parcheggio auto in terra battuta preesistente. Il complesso andrà così a servire, principalmente nel periodo estivo, ma con possibilità di ospitare eventi giornalieri anche in periodo invernale (avrà un piccolo riscaldamento ma non sarà adibita all’uso nei mesi freddi), i cittadini della Valposchiavo e i turisti ospiti, ma anche le scuole e chi avrà necessita di affittare uno spazio per incontri di vario genere.
All’occasione anche i prati circostanti potranno essere affittati per accrescere la zona parcheggio o per l’allestimento di attività esterne alla struttura.

La struttura attuale

 

I FONDI E LE COLLABORAZIONI

Nutrito il gruppo di partner coinvolti nel progetto allo scopo di collaborare; solo per citarne alcuni: Associazione Bocciofila Brusio, Ente Turistico Valposchiavo, Ufficio forestale di Brusio, Ufficio forestale cantonale, Gruppo Paneneve, Commissione Casai e Società Albergatori e Osti.

A gennaio, il progetto, già approvato dal Consiglio comunale, sarà presentato alla popolazione, e successivamente sarà richiesta alla stessa di approvare lo stanziamento di 600’000 franchi da parte del Comune di Brusio. Augurandosi che la bontà del progetto sia recepita e sostenuta dai votanti, gli operatori confidano nell’inizio dei lavori dopo l’estate 2016. I restanti 100’000 franchi saranno stanziati da privati ed enti pubblici.

“Questa “casa nel bosco” di cultura tedesca, – ha commentato il relatore dell’incontro, Danilo Nussio – con dei finestroni sul tetto che consentono di ammirare la natura, incontra perfettamente il mio gusto personale; sarà bello poter essere seduti e guardare le montagne il cielo e gli alberi verso l’alto senza vedere un tetto; offrirà qualcosa di veramente particolare. Non dobbiamo però soffermarci troppo sulla questione del materiale per il tetto, dobbiamo prima decidere se vogliamo o meno questa struttura, indipendentemente dai dettagli”.

La fase iniziale di questo progetto, – prosegue Nussio – sarà curata dalla Commissione Turismo (due membri della stessa Commissione, il Cancelliere di Brusio e l’Ispettore Forestale); il responsabile legale è il Comune di Brusio. “Area Ricreativa Garbela” è un sottoprogetto di “Noi, a testa alta verso il futuro”, progetto organico di sviluppo territoriale che include la zona del Viadotto, la Casa Besta e la struttura sportiva dei Casai, tutti luoghi che rientrano nel territorio di Brusio. Gli operatori coinvolti ritengono che la spesa di 600’000 franchi sia sopportabile”.

“Quindici giorni fa ho detto Garbella è bella o Garbela l’è bela; noi infatti pensiamo che andremo a fare qualcosa di veramente bello anche per chi risiede nella frazione. Ricordo che se la popolazione non accetta il progetto, la struttura a “Garbela” deve essere rimossa, il rudere deve essere allontanato in tempi più o meno lunghi, ma non può rimanere così. “Noi pensiamo – aggiunge il membro della Commissione del Turismo – che sia un piccolo segnale per cui Brusio alza la testa e guarda positivamente al suo futuro, nonostante i problemi”.

continua…

Garbela

Ivan Falcinella
Membro della redazione