Ben 3 video in pochi giorni
(di I. Falcinella)
“Mipiace Tirano è un progetto indipendente per dare valore alla città di Tirano e alle sue persone, aperto alla collaborazione di tutti”; questo lo slogan della pagina facebook dedicata alla città abduana, gestita in maniera totalmente volontaria da Paolo Spada. In questi giorni, però, sulla pagina del social network sembrano trovare sempre più spazio anche video e immagini della Valposchiavo.
Tirano e la Valposchiavo sono molto vicine e accomunate dal Trenino Rosso del Bernina. Sulla pagina Facebook “Mipiace Tirano”, infatti, trovano spazio diversi video, foto personali e professionali sul tratto della Ferrovia Retica patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Ma non sono solo gli emozionanti viaggi e i panorami mozzafiato ad accomunare le due valli. Negli ultimi giorni di gennaio, infatti, le luci dei riflettori si sono fermate sui giovani, italiani e svizzeri, che stanno imparando un mestiere presso le Scuole Professionali di Poschiavo.
Il 27 gennaio, infatti, è stato pubblicato un filmato realizzato da Lukas Crameri; il video, con più di 800 visualizzazioni, vede come protagonista il giovane Michele Solèr durante il suo secondo anno di apprendistato quale polimeccanico, presso la Ferrovia Retica.
Il 31 gennaio, ancora, è stato pubblicato il filmato (anche questo conta più di 800 visualizzazioni) intitolato “Muratori 2013“, nel quale alcuni giovani imparano il mestiere, sempre presso la Scuola Professionale di Poschiavo. Il diciottenne di Grosotto Paolo Barzaghi, impiegato presso la ditta Emanuele Zala, il sedicenne Rizzi di Grosio, impiegato presso la ditta Marco Rossi e infine il diciassettenne Romano Solèr di Prada, impiegato presso la ditta Capelli.
Il 28 gennaio, invece, ha trovato spazio (con più di 3.000 visualizzazioni) il video in dialetto poschiavino dal titolo “Pus’ciavin: tre generazioni raccontano dei loro luoghi preferiti e della loro vita“, realizzato all’interno del progetto transfrontaliero Culturonda® Grigioni – Alto Adige/Südtirol. Alessio Menghini, Monica Menghini e Plinio Bontognali si alternano, anche generazionalmente, nel descrivere le fasi della vita con aspettative e ricordi.