Che ne sarà della Casa Mini?

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Il lascito Derungs sarà esposto al pubblico durante il 2016
(di I. Falcinella)
La casa è chiusa e abbandonata da decenni, le tracce dell’incuria sono evidenti. Eppure il palazzotto in Via dal Poz è il miglior esempio di costruzione tardo barocca del Borgo, un gioiello architettonico che aspetta di essere riscoperto.

 

L’ultimo proprietario, il chimico residente a Basilea Romano Derungs, è scomparso da anni; nel 2015 è deceduta anche la moglie Edith. La coppia non aveva eredi. Quale futuro spetta ora allo storico edificio? Il primo indizio è uscito da un’indiscrezione del podestà Alessandro della Vedova: sarà una fondazione a dare nuova vita alla dimora signorile.

La Casa Mini risale al 1793, come riportato al secondo piano della facciata ovest, ed è la prima abitazione di tutta Poschiavo costruita senza stalla; un fatto che segnala già l’estrazione signorile dei suoi costruttori. Una casa non più dedicata solo alle esigenze contadine, ma alle necessità di committenti facoltosi che sognavano le comodità di un piccolo quartiere di famiglia.

Interpellato da IL BERNINA, l’esecutore testamentario, l’avvocato di Coira Vinzens Augustin, non ha voluto sbottonarsi prima del tempo. Niente dettagli sulle volontà degli ultimi eredi: si è limitato a dire che nel corso del 2016 ci saranno ulteriori comunicazioni, verosimilmente dopo l’estate.

IL BERNINA, ad ogni modo, ha cercato di capire qual è il valore storico di questo edificio attraverso una serie di fotografie corredate dalle didascalie di Daniele Papacella, Presidente della Società Storica Val Poschiavo.

In pubblicazione domani, il servizio fotografico ci permetterà di guardare con attenzione gli esterni della casa, nell’attesa di scoprire se ci sarà o meno nuova vita anche all’interno.


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Ivan Falcinella
Membro della redazione