Regione, Orlando Lardi: “Ho il difetto di continuare a vedere il bicchiere mezzo pieno”

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Il 29 gennaio di quest’anno Orlando Lardi è stato eletto Presidente della nuova Regione Bernina. A quasi un anno dall’inizio del suo mandato lo abbiamo intervistato per capire come stanno andando le cose.

Retrospettiva 2016

Siamo in conclusione del suo primo anno quale Presidente della Regione Bernina. Quale il bilancio di questa prima esperienza?
Il primo anno di vita di una Regione che è partita con nuovi statuti e nuovi incarichi non può che essere un battesimo. La Conferenza dei Sindaci è stata convocata a ritmi regolari per perfezionare l’operato e trovare i giusti dettagli di sviluppo con i Comuni, le Regioni confinanti e le istituzioni Cantonali di riferimento. Bilancio quindi positivo, ma non sicuramente da fuochi d’artificio.

Un anno in cui si è sentito parlare poco o nulla delle RB, come mai?
I nuovi statuti danno degli incarichi precisi alle Regioni: offrire alla popolazione interessata i servizi degli uffici dello Stato Civile, dell’Esecuzione e Fallimenti, nonché della Curatela. Servizi che non fanno chiasso, ma che credo possiamo definire ineccepibili e professionali. L’attuale situazione economica delle Valli non lascia spazi a clamorose svolte economiche, ma in collaborazione con i Comuni si è vigili a qualsiasi possibile apertura. Altre mansioni importanti dipendono dal consenso popolare, come ad esempio la raccolta dei rifiuti o la gestione del settore turistico.

Quali progetti, iniziati dall’allora RVP, sono stati portati avanti?
Un solo progetto ha fatto parte del passaggio di consegne: si tratta del progetto PRE 100% (bio) Valposchiavo. E’ stata conclusa positivamente la prima fase a giugno e ora si entra nella seconda e fondamentale fase della progettazione dei vari progetti legati alle aziende partecipanti. Credo che la stampa si occuperà a breve di questi ambiziosi sviluppi.Si è tornati negli ultimi mesi a parlare in maniera consistente di progetti Interreg, che ci ha visti impegnati a valutare una dozzina di progetti con l’interessamento di varie istituzioni d’oltre frontiera. Alcuni sono stati bocciati sul nascere, altri hanno trovato il nostro consenso e aspettano ora di essere presi in considerazione dagli organi superiori. Solo in quel momento potremo rendere partecipi tutti dei progetti che intendiamo sostenere e seguire.

C’è collaborazione con la nuova promotrice economica, responsabile anche della RB?
Anche di lei non si è mai sentito parlare… La promotrice economica ha un nome (sig.ra Regula Frey) ed offre una collaborazione professionale e continua fra le varie Regioni. Credo sia una persona che preferisce i fatti alle parole, forse per questo non se ne è parlato molto fino ad oggi.

Gestione rifiuti: la Regione rischia di perdere un compito che ha sempre saputo svolgere in modo ottimale nel corso degli ultimi vent’anni. Un segno di sfiducia verso la RB?
Non condivido assolutamente. Attualmente il compito viene svolto dalla Regione, in attesa di un ulteriore incarico da parte del popolo. Non vedo nessun segnale di sfiducia verso la Regione, semplicemente sono i vari organi Comunali a chinarsi con insistenza sulla questione. Quando ci sarà un’intesa definitiva a livello di Comuni, sarà una votazione popolare a decidere chi si occuperà in futuro di rifiuti.

Con la RB, un anno fa, è entrata in vigore anche la nuova Riforma Territoriale. Ci sono cose che si sarebbero potute fare in modo differente o la strada intrapresa è quella giusta?
Riforma Territoriale e Pianificazione Territoriale sono un grattacapo non indifferente per le gestioni comunali. Un recente aggiornamento da parte dei responsabili cantonali ha evidenziato i punti cardini che dovranno essere approfonditi nell’immediato futuro. Si tratta in definitiva di seguire una traccia che è sensibilmente tracciata.

Sempre convinto che la RB abbia i numeri per poter continuare ad esistere anche in futuro?
Inutile piangere sul latte versato: si è voluto difendere con fermezza la nostra indipendenza e ora non ci resta che… pedalare. La Regione Bernina avrà un maggior peso quando oltre agli attuali compiti, saprà assumersi un ruolo fondamentale a livello di impegni legati a tutta una regione e non a un solo Comune. Ho il difetto di continuare a vedere il bicchiere mezzo pieno…


A cura di Marco Travaglia e Piero Pola