Prima seduta di Giunta dell’anno quella che ha avuto luogo lo scorso lunedì 23 gennaio 2017 in Casa Torre e attenzione subito focalizzata sulla nomina del Vicepresidente per l’anno in corso, rinviata in occasione dell’ultima seduta di dicembre per mancanza di candidati.
Il PLD Reto Capelli eletto alla Vicepresidenza di Giunta
Nella rotazione dei partiti, il turno sarebbe toccato quest’anno a Poschiavo Viva che, durante l’ultima seduta di dicembre, aveva però declinato l’invito cedendo il passo alle altre formazioni politiche, non avendo trovato dei candidati fra le proprie fila. La palla è quindi passata ai Liberali, prossima formazione politica nella graduatoria che, lo scorso lunedì, ha proposto alla Vicepresidenza Reto Capelli, eletto dai colleghi per acclamazione. Il rappresentate della Frazione di Prada ha quindi potuto occupare da subito il seggio rimasto vacante alla sinistra della Presidente Gabriela Menghini Inauen.
Queste le parole dopo la nomina del Capogruppo di Poschiavo Viva Ivan Pola: “Il nostro gruppo è piccolo e, con le poche forze che abbiamo a disposizione, preferiamo concentrarci sul lavoro parlamentare. Ci congratuliamo con il collega Reto Capelli, felicitandoci del fatto che si sia messo a disposizione per questa importante carica istituzionale.”
Il punto cardine all’ordine del giorno ha riguardato la Commissione edile, che prevede al punto 7 la reintroduzione della stessa con la nomina di 3 nuovi membri, così come deciso dal Consiglio comunale lo scorso 28 novembre 2016, in linea con le disposizioni di cui all’art. 5 della Legge edilizia attualmente in vigore.
Già in fase d’approvazione dell’ordine del giorno, la frazione PDC ha proposto però una modifica alla trattanda 7, che chiede sostanzialmente di non procedere alla nomina, limitandosi intanto alla presentazione delle varianti possibili e all’ulterior modo di procedere. La proposta PDC si basa sul fatto che l’eventuale nomina di una commissione edile non troverebbe l’appoggio delle necessarie basi legali, essendo stata la stessa abolita nell’ambito dell’ultima revisione totale della Costituzione Comunale, approvata dal popolo il 25 novembre 2012. Stando sempre a quanto supposto dal PDC, l’eventuale nomina da parte della Giunta di una nuova Commissione edile, oltre a fomentare inutili polemiche, non farebbe altro che creare ulteriore confusione tra la popolazione, screditando nel contempo anche le istituzioni comunali.
La proposta, volta a modificare il punto 7 all’ordine del giorno, è stata accolta e riformulata pertanto come segue: “discussione in merito alle varianti della Commissione edilizia e prossimi passi”. In sostanza la Giunta ritiene necessaria un’approfondita discussione su come dovrà essere impostata la nuova struttura edile, discussione che dovrebbe pure fornire le risposte alle domande rimaste ancora aperte.
Come accennato dal Podestà in fase di presentazione, il Consiglio comunale, dopo l’approvazione della nuova Costituzione nel novembre del 2012, che aboliva di fatto la Commissione edile, intesa quale organo comunale nominato dalla Giunta, ha creato un gruppo edilizio per regolare l’espletamento delle pratiche in attesa di una nuova Legge. Detto gruppo avrebbe dovuto rimanere in carica per un anno, ossia fino all’approvazione della nuova pianificazione, inizialmente prevista per l’autunno 2015, e della nuova Legge edilizia. Non essendosi concretizzati questi presupposti, al gruppo edilizio era stato chiesto di continuare con il lavoro su mandato di prestazione, per garantire la continuazione di un servizio pratico ed efficiente alla popolazione. Ciò, e qui entriamo nella storia recente, fino alle dimissioni “in corpore” dello stesso gruppo a far conto dal 1. luglio 2016 e la conseguente istituzione di una struttura transitoria, che dovrebbe ora lasciare il posto ad una soluzione definitiva.
Dalla discussione seguita in Giunta si è subito evidenziata la necessità di indire una seduta straordinaria da dedicare interamente alla tematica, onde trovare la giusta impostazione della futura struttura a sostegno dell’Autorità edile. Nel dibattimento seguito alla presentazione si sono comunque già potute constatare opinioni divergenti sull’impostazione di fondo, che vede per esempio il PDC, il cui capogruppo Graziano Crameri ha letto per esteso una presa di posizione del partito stesso, sostanzialmente contrario alla nomina di una nuova Commissione edile prima della definizione e approvazione della nuova legge.
“Il PDC Valposchiavo – questo uno stralcio della presa di posizione letta da Graziano Crameri – ritiene di non poter entrare nel merito del punto all’ordine del giorno come preposto, raccomandando al Consiglio comunale, semmai, di voler prima assoggettare alla Giunta la revisione parziale della Legge edilizia, da sottoporre in seguito al popolo. L’eventuale approvazione conferirebbe così al Parlamento gli strumenti legali necessari per poter procedere alla nomina di una CE.”
Per il PDC il Consiglio comunale avrebbe comunque sempre facoltà di incaricare terze persone mediante mandato di prestazione, qualora non volesse procedere alla revisione parziale della Legge edilizia prima dell’approvazione della pianificazione locale.
Dal canto suo, il capogruppo UDC Fulvio Beti non vede altra soluzione se non la nomina da parte dell’Esecutivo di una Commissione edilizia per i prossimi due anni, vale a dire fino alla fine della presente legislatura. “Prendere in considerazione gruppi esterni – queste le sue parole – è una soluzione non praticabile, lo hanno manifestamente dimostrato i fatti recenti”.
La soluzione proposta infine dal Capogruppo di Poschiavo Viva, Ivan Pola, di indire una seduta straordinaria del Parlamento, in cui venga nominata una Commissione preparatoria di Giunta, a cui sarà affidato il compito di occuparsi del regolamento e della revisione parziale delle legge edilizia, per poi nominare alla prossima seduta di marzo la Commissione edile, trova l’approvazione della Giunta, che si è espressa in modo favorevole con un solo voto contrario ed un astenuto.
Piero Pola