Giunta, approvata vendita di terreno in zona artigianale

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Nella sua seduta di lunedì 23 gennaio 2017, la Giunta comunale ha approvato la vendita di una particella di terreno della superficie totale di 2’690 m2, situata in zona artigianale a “Li Gleri”, nei pressi di San Carlo. L’interesse per l’acquisto era stato manifestato da tre ditte locali, con la motivazione di necessitare di terreno confacente per svolgere in modo ottimale le loro attività.

La decisione, che non ha di per sé riscontrato voti contrari da parte del Parlamento, ha comunque sollevato alcuni aspetti rilevanti in fase di discussione, partendo dal presupposto che la messa a disposizione da parte del Comune di terreno edificabile in zona artigianale avrebbe non da ultimo lo scopo di favorire uno sviluppo economico ed imprenditoriale di qualità. Ciò con il chiaro intento di eliminare il più possibile eventuali situazioni di disordine, dando la possibilità ad una ditta di dislocare le proprie infrastrutture all’interno di un sedime appositamente preparato per le specifiche attività imprenditoriali.

Proprio su quest’ultimo punto nascono le perplessità di alcuni membri di Giunta, nel caso specifico perché la suddivisione in tre parti della particella in parola non può dare sufficiente spazio alle ditte per raggiungere lo scopo di una sistemazione definitiva della situazione precedente. E, estendendo il discorso anche a valutazioni più generali, il Comune non ha comunque a disposizione spazio a sufficienza per sistemare tutte le aziende interessate dal problema.

Per il Consigliere Capelli la questione è impellente e non vede come si possano trovare soluzioni a corto termine, considerato che la nuova pianificazione non sarà pronta entro i prossimi 3 anni. Mancando terreno disponibile e valide alternative per le situazioni precarie, significa che molte condizioni di disordine rimarranno al momento irrisolte. Stando al Podestà, nel caso di una richiesta puntuale di terreno nell’ordine di 4’000 – 5’000 m2, esisterebbe un certo margine di manovra, avviando per esempio una revisione parziale della pianificazione. Oltre a ciò, per piccole attività artigianali, è possibile una sistemazione anche in zona paese, operando entro i limiti legali e di conformità a tutte le normative vigenti.

La nuova pianificazione potrà forse creare condizioni quadro migliori, ma questa è musica del futuro e lo spazio in cui muoversi non lascia al momento grandi margini di manovra.

Servizio trasporto autobus per scolari
Nel dibattimento di fine ottobre riguardante il piano finanziario 2017 – 2021, il capogruppo UDC Fulvio Betti, nell’ambito della discussione sviluppatasi attorno alle misure per il contenimento delle spese, aveva fra l’altro incaricato il Capodipartimento educazione di valutare la possibilità di limitare l’acquisto dell’abbonamento per il trasporto scolari a soli nove mesi, invece degli attuali dodici. Secondo un suo calcolo, la misura avrebbe potuto portare ad un risparmio di alcune decine di migliaia di franchi sull’arco della durata dell’appalto.

Dati alla mano e dopo essersi consultato con i servizi autopostali, il Consigliere Renato Isepponi ha fornito la risposta al postulato del capogruppo UDC, sotto la trattanda varie ed eventuali, affermando che, stando alle cifre fornite, non sussiste praticamente alcuna differenza di prezzo fra abbonamenti annuali e di nove mensilità. Sempre nel medesimo contesto lo stesso Capodipartimento coglie pure l’occasione per informare che, nella prossima pubblicazione dell’appalto per il trasporto degli scolari, verrà data la possibilità di concorrere anche a ditte esterne al servizio autopostale.


Piero Pola