L’arte di ascoltare i battiti del cuore – Jean-Philippe Sendker

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Lui non vedente, lei menomata, ma uniti riuscivano a gioire della vita che era stata dura nei loro confronti. Lui era le loro gambe, lei era i loro occhi. Entrambi avevano una sensibilità maggiore nell’ascoltare il cuore delle persone e ad aiutarle nel percorso di guarigione o ad accompagnarle nel passaggio alla prossima rinascita. Questo amore diventava sempre più forte finché un giorno lui decide di lasciare la Birmania, il suo villaggio e la sua amata, per recarsi a New York e farsi operare agli occhi. Promette di ritornare e lei lo aspetta…
Nei primi tempi si scrivono regolarmente e poi pian piano tutto si ferma. In America lui studia, lavora, forma una famiglia a nessuno racconta della sua vita in Birmania. Un giorno sparisce e dopo varie ricerche durate mesi e senza esito la figlia trova delle lettere precedenti alla sua vita famigliare in America. Una, in special modo, fa scattare in lei la curiosità, la speranza, il desiderio di sapere veramente chi fosse suo padre. Il dubbio di aver vissuto assieme per anni e di non averlo conosciuto per quello che era veramente la tormenta a tal punto che decide di partire per capire…
Incontrerà una persona nel piccolo villaggio birmano, dove suo padre è nato e vissuto fino all’età adulta. Trascorrendo diversi giorni con questa persona speciale, abitando nella sua umile casa, condividendo i momenti della giornata in un paese dove il ritmo è segnato dalla natura e dal tempo dell’uomo, dove anche condividere una tazza di tè diventa una sacralità, troverà la pace e si lascerà guidare fino a scoprire la verità sulla sparizione improvvisa del padre ma non solo, e l’amore per il genitore ritroverà il posto nel suo cuore.
Tutto inizia con una lettera, una dichiarazione d’amore, secondo me, fra le più belle mai scritte:
La lettera era indirizzata a una certa Mi Mi residente a Kalaw, in Birmania, e cominciava con queste struggenti parole: “Mia amata Mi Mi, sono passati cinquemilaottocentosessantaquattro giorni da quando ho sentito battere il tuo cuore per l’ultima volta”.

Una storia meravigliosa fatta dal destino segnato dalle stelle, di forza della fede, di misteri e saggezza buddista e di un amore sconfinato…
Un libro che si legge tutto d’un fiato; l’ho prestato, l’ho regalato, l’ho consigliato e ogni volta l’opinione era la stessa: – È uno dei più bei libri che abbia mai letto! -.
Jan-Philipp Sendker ha dato un seguito alla storia di “L’arte di ascoltare i battiti del cuore” nel romanzo ” Gli accordi del cuore”. L’autore del libro lavora come giornalista per Stern ed è stato il corrispondente di questo giornale in Asia per quattro anni.


di Giannina / pagina fb