Come d’abitudine Lino Compagnoni invia i componimenti degli apprendisti all’ultimo anno di formazione, che svolgono un lavoro su una tematica di loro gradimento. In questa terza ed ultima parte l’attenzione si sposta sulla costruzione di vari modellini e sulla pratica di uno sport estremo come quello del canyoning. Un ringraziamento va senz’altro a tutte le ditte formatrici. A tutti gli apprendisti si augura un grosso in bocca al lupo per i loro esami finali!
Automazione di un cancello. Come funziona?
Ho deciso di abbinare il mio LIA ad una passione che si è formata con il tempo: l’elettronica. L’obiettivo di questo lavoro è stato quello di condividere questa mia passione con il pubblico presentando il funzionamento di un cancello automatizzato dei nostri giorni.
In passato la tecnologia e il funzionamento di un semplicissimo cancello poggiava principalmente sulla fisica meccanica, quindi funzionamenti tramite corde, pesi, leveraggi e semplici ingranaggi.
Oggi la tecnologia ha capovolto nettamente il principio di funzionamento di qualsiasi cosa e, nel nostro caso, quello di un normalissimo cancello. Oggigiorno, per far funzionare un cancello servono motori, sensori, finecorsa, lampeggianti, centraline e altri componenti elettronici.
Ringrazio i colleghi che mi hanno dato vari consigli per la realizzazione di alcuni pezzi per la buona riuscita del lavoro (Michele Bondolfi, Reto Tuena, Marco Partesana). Ringrazio il deposito di Poschiavo per gli strumenti forniti per questo progetto e un sentito ringraziamento va pure alla Scuola Professionale di Poschiavo per la possibilità datami.
Cristian Redaelli, operatore in automazione, Ferrovia retica
La domotica in una casa : l’esempio del sistema Zeptrion
Ho scelto questo tema perché mi piace la tecnologia, specialmente in ambito abitativo. Un altro motivo per cui lo scelto è che, essendo elettricista è che volevo fare qualcosa riguardo alla mia professione e visto che il sistema Zeptrion mi interessava particolarmente per la sua semplicità e le sue caratteristiche, ho scelto di parlare di questo sistema.
Nei vari capitoli del mio LIA ho toccato vari punti, come ad esempio i differenti apparati esistenti, le ditte fornitrici, i costi, i cavi per il funzionamento, la struttura gerarchica, come effettuare il collegamento di questi apparati, l’impiego e l’utilizzo. Ho creato un “modellino” utilizzando il sistema Zeptrion per spiegarlo concretamente.
È stato molto interessante scoprire più a fondo questo sistema, perché ogni anno c’è una qualche rivoluzione in ambito abitativo e lavorativo. La tecnologia sostituisce sempre più i lavoratori, specialmente quelli che si occupano di lavori pesanti. Questo sistema semplifica la vita di tutti i giorni e, anche se ha un costo più elevato rispetto ai normali apparati, in 10 anni al massimo hai ammortizzato i costi di acquisto rispetto ad un impianto convenzionale.
Vorrei ringraziare chi mi ha dato una mano: il signor Gentile per le informazioni, Roberto Battilana per aver messo a disposizione il materiale per il modellino e Marco Betti per l’ammodernamento fatto al modellino.
Alan Betti, installatore elettricista, Koller Elektro AG
La galleria storica dei Vigili del fuoco di Chiavenna
Perché ho scelto questa tematica? Il mondo dei vigili del fuoco mi ha sempre incuriosito, per i mezzi rossi e con tutte le azioni che questi uomini compiono per far del bene al paese e ai cittadini. Fin da piccolo, vedere questi grandi mezzi in azione era motivo di grandi emozioni.
Nella mia ricerca ho esposto gli inizi del museo di Chiavenna, come è nato il museo, elencandone i promotori e gli ideali. Sono poi passato a illustrare le attrezzature e i mezzi più significativi di ieri e di oggi. Le autopompe (mezzo fondamentale di questo corpo), le autoscale per raggiungere altezze elevate, gli estintori, la divisa, l’elmo ecc…
Ho stilato un breve ritratto sul corpo nazionale dei Vigili del fuoco accennandone la storia e gli avvenimenti più importanti fino al 1992. Ho spiegato il restauro di un modello presente nel museo e le caratteristiche del mezzo, ma anche delle varie tappe del restauro.
Ho inoltre scelto di presentare un pezzo raro: una Fiat Brevetti risalente al 1908 (unico mezzo risalente a quegli anni in Italia). Infine ho stilato un’ intervista a Claudio Persenico, ex vigile del fuoco in pensione, con un breve racconto della sua vita e della sua passione per i Vigili del fuoco.
L’ argomento trattato mi ha soddisfatto molto: qualcosa già sapevo, mentre molte informazioni erano per me nuove. Spero che questo lavoro serva per informare chi non conosce questo corpo nazionale.
Chi ha del tempo è invitato a fare un giro a Chiavenna per vedere dal vivo i mezzi esposti, i modelli e le varie attrezzature. Vorrei ringraziare chi mi ha aiutato, specialmente il signor Claudio Persenico per l’intervista concessa.
Davide Iacomella, installatore elettricista, Triulzi AG
Il canyoning, uno sport di casa
Ho scelto questa tematicà perchè fin da piccolo vedevo sempre passare vicino a casa mia le guide alpine con gruppi di persone avventurarsi in questa discesa adrenalinica. Da que momento in poi ho sempre voluto provare, quando finalmente, due anni fa, mi sono avventurato pure io in questo tipo di attivita’.
Nella ricerca parlero’ della mia esperienza personale, un’esperienza unica e ricca di emozioni. Ho avuto un occhio di riguardo in special modo sui pericoli che si nascondono, come ad esempio la roccia scivolosa e le altezze che possono provocare vertigini. In seguito mi sono soffermato sui tre percorsi della Val Bodengo: il primo (anche il piu’ facile) della durata che varia da una a tre ore, il secondo (che è il percorso medio) varia dalle 3 alle 5 ore e infine il terzo (che è il piu’ difficile) che puo’ durare dalle 4 alle 8 ore.
Voglio ringraziare chi mi ha seguito nel percorso del mio LIA, Ivan Pegorari per l’intervista che mi ha rilasciato e infine il ringraziamento piu’ grande va alla natura che permette questo tipo di attivita’.
Fabio Dolzadelli, installatore elettricista, Koller Elektro AG
Introduzione e fotografie di Lino Compagnoni