
Si torna sui banchi di Giunta (incompleti per l’occasione, causa la defezione di alcuni deputati), a due mesi di distanza dall’ultima riunione conclusasi con la designazione della nuova Commissione edile, la quale aveva provocato più di un malumore tra gli scranni parlamentari, con conseguente strascico di discussioni protrattesi ancora parecchi giorni dopo la controversa nomina.
La clamorosa rinuncia di uno dei due membri principali, ancora prima della sua entrata in funzione, aveva contribuito a fomentare ulteriormente le congetture, in merito alle quali il Podestà ha voluto riaffermare martedì, sotto la trattanda varie, che la Commissione edile è perfettamente operativa con il membro supplente e che la nomina sostitutiva sarà inserita all’ordine del giorno alla ripresa dei lavori parlamentari a fine estate.

Una seduta, quella dello scorso martedì 6 giugno in Casa Torre, ad ogni buon modo non avara di discussioni e che ha nuovamente evidenziato una neanche tanto malcelata tensione tra potere Legislativo ed Esecutivo, già più volte affiorata durante questa legislatura. Questa volta, l’oggetto del contendere è da attribuire ad alcune annotazioni racchiuse nel Rapporto di Gestione, neppure eccessivamente critiche rispetto ai canoni di buona amministrazione, ma, proprio per questo, definite non sufficientemente esplicative da parte del deputato PDC Michel Castelli.
Secondo quest’ultimo, dovendosi attenere ai disposti dell’art. 11 del Regolamento della Commissione di Gestione (CdG) appena approvato in Giunta, che recita al secondo capoverso “Se accerta delle irregolarità, la CdG presenta immediatamente rapporto scritto alla Giunta comunale,” la stessa, nel riscontrare anomalie riguardanti la gestione della cosa pubblica, è tenuta ad indagare e, se del caso, fare ammenda senza indugio.
Fra i punti messi sotto la lente da Castelli, alcuni non soddisfano detti supposti, avendo la CdG denunciato le lacune, senza però aver infine preso i provvedimenti dovuti. Ciò risulta per esempio essere il caso del passaggio riguardante le questioni di natura edilizia e pianificatoria, che dice: “Abbiamo constatato che alcuni appalti prevedono delle penali da pagare in caso di conclusione dei lavori in ritardo. Queste penali non sono però mai state applicate, anche se i termini previsti, a volte, sono stati largamente superati.”

Per Castelli, nelle proprie constatazioni, la CdG poteva solo dire che le multe non erano state inflitte per motivi ben determinati e supportati da validi motivi o, in caso contrario, iniziare un’indagine al riguardo. A suo dire la questione è grave e potrebbe assumere dei contorni penalmente rilevanti, motivo per cui sarebbe buona cosa fare piena luce prima di dare scarico all’amministrazione e alle autorità comunali.
Per il Podestà la questione è stata ampiamente discussa all’interno dell’Esecutivo, il quale, comunque, non ha certo le capacità di poter seguire tutto anche dal punto di vista operativo. Per i ritardi verificatisi in taluni cantieri il superamento dei termini è giustificato. Opinione che si scontra però con il parere del PLD Reto Capelli, il quale ribadisce che sono ben pochi i motivi che ammettono ritardi sui cantieri. Lo stesso Vicepresidente di Giunta dà pertanto ragione a Castelli e propone di non conferire lo scarico prima che sia stata fatta piena luce sulla questione.
La stessa cosa, sempre per Capelli, vale peraltro anche per quanto riguarda l’applicazione di sanzioni per infrazioni edilizie, di cui la CdG è dell’opinione che: “Manca un regolamento o una direttiva chiara sull’entità delle multe applicate, sul loro incasso, nonché sui passi da intraprendere in caso di infrazioni e di ordini di ripristino da parte dell’autorità edilizia stessa oppure autorità superiori.” Stando a Michel Castelli, anche in questo caso la CdG non ha fatto fino in fondo il proprio dovere. Esistono sufficienti leggi e ordinanze superiori che dettano i disposti in simili faccende, non resta quindi che applicarle. Di conseguenza non basta evidenziarlo nel rapporto, salvo poi farne nulla.
Nel contesto, stando alle parole del Presidente della CdG Achille Zala, emerge il fatto che, in effetti, non esiste una vera e propria linea nell’applicazione delle multe. In certi casi vengono addirittura decise e poi non applicate. Motivo in più per mettere nero su bianco queste irregolarità, sostiene Castelli: le basi legali per fare un lavoro corretto ci sono e quindi non bisogna che attuarle.
Per ciò che concerne le questioni legate alle multe convenzionali, così come alle penali da pagare in caso di ritardo nella riconsegna dei cantieri, la CdG procederà ad un’indagine approfondita, in merito alla quale comunicherà i risultati entro il prossimo autunno. A queste condizioni la Giunta approva il rendiconto della gestione 2016, dando scarico alle autorità e all’amministrazione, eccezion fatta per i punti sottoposti ora ad inchiesta.
Il consuntivo chiude peraltro con un’eccedenza positiva di quasi CHF 400’000.00, a fronte dell’avanzo preventivato di CHF 230’000.00. “Un risultato importante – si rallegra il Podestà – che mette fine a cinque anni consecutivi di conti in rosso”. Come da esso stesso spiegato, l’eccedenza positiva è sì frutto di maggiori entrate fiscali, così come dei benefici derivanti dalla perequazione finanziaria, ma anche di un’accurata gestione dei costi, i quali hanno visto dei marcati contenimenti anche in settori sensibili come l’educazione e la sanità o anche la stessa amministrazione.
Un risultato a cui danno rilievo anche i revisori, i quali ribadiscono come la chiusura del 2016 tenda a migliorare la situazione finanziaria del Comune, in merito alla quale essi ammoniscono che non c’è però motivo di abbassare la guardia in merito al rigore della gestione finanziaria.
“Nell’ambito del nostro lavoro di controllo – tiene ancora a ribadire il Presidente della CdG Achille Zala a conclusione della propria relazione – abbiamo riscontrato anche molti aspetti positivi, che stanno a testimoniare di un lavoro serio e professionale da parte di tutti i reparti del Comune, così come delle autorità politiche. È giusto e opportuno non evidenziare unicamente le cose negative”.
Dopo aver ancora dato il via libera riguardo l’acquisto di un terreno in zona “Li Gleri”, con due voti contrari, e nominato la Commissione per la valutazione della legge comunale sull’ordine pubblico e la sicurezza, la politica va ora in vacanza. Il prossimo appuntamento è previsto per la fine di agosto. Una pausa salutare, dopo un periodo ricco di discussioni, sicuramente utili e pertinenti, ma anche foriere di tensioni non facili da rimarginare.
Piero Pola