Con estati sempre più secche e inverni avari di neve, c’è da chiedersi se il futuro dello sci così come lo conosciamo non sia destinato a essere sempre più verde. Scivolare sui prati con “sci” che sono piccoli cingoli di lunghezza variabile (dai 60/65 cm fino ai 90 e più) è disciplina ben nota da decenni; praticato su tutto l’arco alpino, ha messo radici là dove intensa è la passione per lo sci invernale e gode di una stagione agonistica (e internazionale) piuttosto lunga.
L’atleta elvetico Stefan Portmann chiude al terzo posto
Da aprile a ottobre, gare Fis e gare di Coppa del Mondo si susseguono a ritmo serrato, portando questa disciplina all’attenzione di appassionati e, spesso, di turisti curiosi. A un occhio più preparato e allenato alle gare, lo sci d’erba appare come disciplina davvero molto tecnica: il margine per gli errori è stretto; se con la neve c’è la possibilità di qualche correzione in opera della traiettoria di curva, con l’erba non ci sono derapate che tengano; se imposti male una curva, soprattutto se sei in gara, non hai possibilità di correggere e sei fuori. La passione agonistica e l’intensità dello sforzo sono invece molto simili allo sci alpino. Insomma, una vera e propria disciplina che fa dell’arte di scivolare e della passione per la velocità due elementi chiave, capace di entusiasmare chi osserva.
Giovedì 24 agosto e Venerdì 25 agosto la pista Cevedale di Santa Caterina Valfurva, la stessa che nel 1987 ospitò una parte delle gare mondiali di sci alpino, è stata teatro delle finali di Coppa del Mondo Grass Ski 2017: un teatro naturale affascinante, tra le vette (purtroppo sempre meno bianche) dell’Ortles Cevedale, tanto sole, temperature miti e tanto, sano agonismo; mi sono goduta quattro manche di adrenalina pura e ho lasciato il campo con una gran voglia di provare.
Desideri personali a parte, ho seguito discese tirate, visto che a cimentarsi erano i migliori al mondo; slalom sprint, ovvero durata non superiore a 17/18 secondi per manche, due manche nella prima giornata e quattro manche totali da cui sono emersi i nuovi campioni del mondo. Eccellente la vittoria dell’italiano Edoardo Frau, che ha conquistato la quinta Coppa del Mondo generale, dimostrando continuità e grandi capacità tattiche; un risultato costruito nel tempo con perseveranza, dedizione e tanta attenzione ai dettagli. In campo femminile, ha vinto l’atleta slovacca Barbara Mikova.
E la Svizzera? Trasferta a podio anche per la nazionale elvetica, con Stefan Portmann terzo nella classifica finale di Coppa del mondo; peccato per il quarto posto di manche del 24 agosto che gli è costato la seconda posizione nella generale. Stefan, classe 1984, ha trionfato anche nelle Coppe di Specialità: primo nel Super Gigante e terzo nello Slalom Gigante. Nella generale di Coppa, gli altri atleti elvetici si sono piazzati rispettivamente 11esimo (Mirko Hueppi), 14esimo (Domenic Senn), 31esimo (Martin Schacher), 41esimo (Vito Schaniel). Prossima e ultima tappa della stagione 2017 i Mondiali di Kaprun, in programma a inizio settembre.
Chiara Maria Battistoni