Valposchiavo Turismo, Claudio Paganini: Agricoltura non rappresentata

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Nella giornata di ieri abbiamo riportato quanto riferito in Giunta dai vertici di Valposchiavo Turismo (VT) in merito alla gestione dell’ente. Le reazioni dei membri del Legislativo sono state di generale apprezzamento per il lavoro che è stato fatto finora, anche se non sono mancate alcune critiche.

Oltre che un auspicato e irrinunciabile intervento negli spazi nei pressi della stazione di Poschiavo, il vice-presidente di Giunta Reto Capelli (PDL) ha evidenziato lo scostamento cospicuo (del 20% circa) del preventivo: “Com’è possibile uno sbaglio di 150’000 CHF?”, ha chiesto retoricamente ai presenti. A seguire sono intervenuti Flavio Lardi e il consigliere comunale Orlando Lardi, spiegando, anche nei dettagli, l’impossibilità di fare dei calcoli precisi sulla base delle novità riguardanti la nuova struttura organizzativa dell’ente turistico. “A mio avviso non è stato uno sbaglio”, ha detto Flavio Lardi che ha poi aggiunto: “Di sbaglio si potrà eventualmente parlare l’anno prossimo, alla luce dei dati che si hanno ora in possesso”.

Una critica è giunta anche da Claudio Paganini (PDC), che ha lamentato una dimenticanza di rappresentanza, nel gruppo strategico, di persone legate al mondo dell’agricoltura. “Essa – ha detto – è rappresentata in modo debole con Nicolò Paganini; mancano, per esempio, allevatori e produttori di latte”. Marcello Gervasi, presidente di Valposchiavo Turismo, ha parlato di una scelta ponderata: “Grazie al progetto 100% Valposchiavo – ha precisato – siamo in contatto diretto con tutto quello che è legato al mondo dell’agricoltura; siamo perfettamente consapevoli dell’importanza che riveste questo settore”.

Su questo punto ha provato a gettare acqua sul fuoco Ivan Pola (Poschiavo Viva): “A mio avviso – ha detto – questa sera non bisogna fare delle critiche. E’ giusto mettere sul tavolo la questione dei contadini, ma bisogna riconoscere che l’ente turistico sta facendo delle cose straordinarie”. Secondo Pola, insomma, “la strada è quella giusta”.

A dare appoggio alla tesi di Claudio Paganini è però intervenuto Fulvio Betti (UDC) che ha auspicato una “correzione del tiro”. Betti ha poi aggiunto una riflessione riguardante il turismo in generale (secondo il membro di Giunta, infatti, non sono le inserzioni che portano il turista, quanto piuttosto gli eventi che si organizzano) e l’opportunità di poter sfruttare il nome “Bernina”, da utilizzare in abbinamento al nome Valposchiavo. Riguardo a quest’ultimo punto, il presidente di VT Marcello Gervasi, ammettendo la momentanea mancanza di uno slogan, ha aperto alla possibilità di utilizzare il nome “Bernina”: “E’ una buona idea, della quale terremo conto nel prossimo futuro”.


Marco Travaglia

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione

5 COMMENTI

  1. l’articolo mette bene in rilievo all’inizio il generale apprezzamanto espresso in Giunta per il lavoro svolto finora da Valposchiavo Turismo. Non sono mancate alcune critiche, delle domande e dei consigli a cui sono seguite delle esaustive risposte da parte dei responsabili del turismo. Vero corrisponde, tutto abbastaza normale mi sembra. Non si è acceso alcun fuoco e dunque non c’era nessun bisogno di acqua.

  2. Non è stato assolutamente detto che l’agricoltura è rappresentata in modo debole con Nicolò Paganini. Senza nulla togliere a Nicolò Paganini (che tra l’altro è coprorietario anche di una struttura ricettiva ed è membro di comitato dell’Unione Contadini Brusio), ritengo che l’agricoltura debba però essere rappresentata anche da un allevatore e/o produttore di latte in un gremio importante quale deve essere il Gruppo strategico della Valposchiavo Turismo.

    • Buongiorno Claudio, per essere il più precisi possibile ho riascoltato la registrazione. Hai detto precisamente: “Senza togliere nulla a Nicolò Paganini l’agricoltura è rappresentata in modo debole”. Mi sembra chiaro, ma è bene ribadirlo anche ai nostri lettori, che la tua affermazione non è stata dispregiativa nei confronti del lavoro di Nicolò Paganini, ma ha piuttosto manifestato l’intento di mettere in rilievo una scarsa rappresentanza del mondo dell’agricoltura all’interno del gruppo strategico. Grazie per l’attenzione e a presto
      Marco Travaglia