“Libertà è partecipazione” (Giorgio Gaber)

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Giorgio-Gaber / Imnmagine da: wikitesti.com

Sabato scorso la Commissione per la Promozione della Cultura del Comune di Poschiavo ha offerto un aperitivo culturale nel deposito della Ferrovia Retica. La bellissima notizia di questo incontro era che questa commissione ritiene la cultura importantissima e sostiene pienamente le attività culturali nella Valposchiavo, anzi chiede un investimento più alto per la cultura da parte del Comune. Grazie!

Vorrei esprimere qualche pensiero a proposito della cultura nella Valposchiavo. Gestisco il progetto ARTISTI IN RESIDENZA (già dal 2013, vedi www.uncool.ch) che permette, soprattutto ai musicisti, di passare tre settimane in valle e sviluppare i loro progetti. Si conclude la residenza con un concerto a Poschiavo, nella bellissima Casa Hasler da Olga e Mario Häfliger e un concerto in Valtellina. Il prossimo concerto si tiene il 5 ottobre alle ore 21 a Pedenosso, Valdidentro, e il 7 ottobre alle ore 17, a Poschiavo, con il trio KeinStein.

Negli ultimi anni, quando il Cinema Rio, il centro culturale di Poschiavo, diventava un negozio di scarpe e un magazzino di verdure e frutta, si è cominciato ad aprire le case private per eventi culturali: Lo Spazio, Devon House (ospita oggi il segno neon Rio), Casa Hasler, Giardini Incantati (un’iniziativa dell’Ente Turistico Valposchiavo che organizzava concerti nei giardini di diverse case private a Poschiavo). In più esistono per eventi culturali: la sala nel museo d’arte romantico nella Casa Console, l’Hotel Le Prese dove si può ancora vedere lo spettacolo Sanatorium Stella Alpina (fino al 13 ottobre), la Galleria Pgi, La Tor, la Piazza, i centri parrocchiali, la biblio.ludo.teca La Sorgente, Casa Besta, Chiesa Evangelica a Brusio… e volendo anche un tendone e un palco da prestare dal Comune di Poschiavo o organizzare l’evento all’aperto come l’Openair a Cavaglia quest’estate. Si ricorda anche la fantastica scenografia tenutasi in varie stanze e spazi del Devon House, lo spettacolo liberamente tratto da Tynset di Wolfgang Hildesheimer oppure lo spettacolo sul Barone de Bassus nel cortile dell’Albrici.

Si può dire che negli ultimi anni le manifestazioni culturali sono aumentate tangibilmente e la scena culturale poschiavina ha trovato nuovi spazi formidabili per l’espressione culturale. Si è creata una scena molto vivace e di ispirazione, con musica, cinema, teatro, letture, arte…

Propongo allora al Comune di Poschiavo di investire la somma richiesta e necessaria nei progetti culturali esistenti e futuri, e rinunciare all’idea seducente di un nuovo centro culturale. Per i prossimi anni non vedo l’esigenza per un centro culturale, ma bensì l’esigenza per un sostegno molto più ampio per i progetti culturali in valle. Incominciando con un sostegno più ampio per la cultura, il Comune di Poschiavo potrebbe mettere a disposizione gratuitamente l’uso di tutti gli spazi e di tutto il materiale nel possesso comunale.

La cultura è preziosa. Come ammesso dalla Commissione per la Promozione della Cultura, la cultura dipende in grande parte del volontariato. Il volontariato è una bellissima cosa, ma non dovrebbe sostituire completamente un pagamento adeguato per il lavoro svolto in questo contesto. Si chiede il volontariato ai musicisti, artisti, creatori culturali, ma non al panificio o dalla ditta edilizia. Con i soldi non guadagnati non si mangia, e gli spiccioli non girano… Però è anche vero che la nostra società crollerebbe senza quella vasta percentuale di lavoro gratuito, regalato, volontario! GRAZIE!

La cultura trasporta un messaggio, delle volte ben diverso dall’opinione pubblica, fa vedere delle possibilità alternative, critica malfunzionamenti, descrive la società contemporanea e storica, accentua la dignità umana e difende l’umanità, immagina un futuro desiderabile, migliore, ideale – ma soprattutto, la cultura usa un linguaggio diverso, inventato, creato, che svela ogni volta una nuova bellezza… E questo linguaggio si esprime in musica, teatro, arte, film, danza, letteratura…

Ritengo la cultura essenziale, anzi, esistenziale per un’educazione secondo i valori etici e umanitari, assicurando rispetto, tolleranza e pace, garantendo la libera espressione e la libera fede, rispettando il diritto individuale alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona (articolo 3, dichiarazione diritti umani). Già da sempre l’uomo ha creato la sua espressione individuale, collettiva, sociale e territoriale. L’archeologia scopre le capacità dell’essere umano, le sue visioni e credenze, le sue creazioni artistiche, e purtroppo anche l’autodistruzione e la demolizione del proprio mondo.

La scuola è oggi forse la sede principale dell’educazione e della formazione. Per questo motivo dovrebbe veramente dare tanto spazio alla cultura. Può usufruire di diverse iniziative proposte da portatori culturali in valle come organizzare degli incontri fra i musicisti internazionali in residenza e gli alunni o creare uno spazio di pittura secondo Arno Stern. È importante mettere in contatto già i piccoli con la musica, con la pittura, con la loro espressione artistica – la cultura insegna tutto e allena per la vita.

Chiudo con le parole dell’artista tedesco Joseph Beuys (1921-1986) che soleva usare quest’affermazione: Ognuno è un artista (Jeder Mensch ist ein Künstler), che è in fondo un invito a realizzare il proprio lavoro con responsabilità, come capolavoro, come opera d’arte preziosa. Beuys definiva anche il concetto del capitale, diversamente, con l’espressione Arte = Capitale (Kunst = Kapital). Il capitale non è il denaro come normalmente percepito, ma il capitale è arte, quindi lavoro con le massime pretese e responsabilità.


Cornelia Müller, Poschiavo

1 COMMENTO

  1. Sì, l’arte ha più bisogno di idee, impulsi e slancio che si esprimono sotto varie forme: ma pure maggior sonstegno, anche finanziario. Meno, di spazi “riservati”: è infatti una delle poche cose rimaste veramente libere!