Come noto, il Tribunale amministrativo cantonale ha annullato la votazione popolare dello scorso 21 maggio, rendendo nullo l’affidamento di 10 anni del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti alla Regione. Il Bernina ha offerto e continua ad offrire il proprio spazio a tutti i principali attori politici (anche all’ex presidente della Regione Valposchiavo Cassiano Luminati e al Sindaco di Brusio Arturo Plozza), che così si sono espressi. In questa sede va ricordato che la sentenza non è a disposizione del pubblico fino a che sarà trascorso il termine di 30 giorni, finestra temporale in cui è possibile presentare eventuali ricorsi. Le decisioni del tribunale amministrativo sono infatti impugnabili presso il grado superiore, ossia il tribunale federale.
Alessandro Della Vedova e il disappunto verso la vecchia Regione Valposchiavo
Allo stato attuale non vi è molto altro da aggiungere rispetto a quanto dal sottoscritto già dichiarato durante l‘intervista radiofonica della RSI. Il Consiglio comunale di Poschiavo prende atto della decisione del Tribunale amministrativo e non nasconde il proprio disappunto per il fatto che la questione avrebbe potuto essere chiusa definitivamente già due anni fa dalla vecchia Regione Valposchiavo.
A questo proposito si cita testualmente il passaggio chiave della sentenza, che evidenzia chiaramente le responsabilità di questo grande pasticcio: […] Nel caso di specie, la Regione Valposchiavo non ha stipulato il contratto con la ditta aggiudicataria (ndr. Ditta Ferrari), sebbene a tal proposito le fosse rimasto un debito lasso di tempo, ovvero dall‘8 dicembre 2015 (data della comunicazione della sentenza del Tribunale federale con cui la decisione di aggiudicazione passava in giudicato) alla fine di dicembre 2015 (data di scioglimento di detta corporazione regionale). […] La Regione Valposchiavo avrebbe quindi dovuto stipulare il contratto con la ditta aggiudicataria e decretarne il trapasso alla Regione Bernina, o perlomeno decretare il trapasso alla Regione Bernina della decisione di aggiudicazione prima del suo scioglimento. […]. Fine della citazione.
Ne consegue che i due Comuni di Brusio e di Poschiavo hanno ereditato dalla ormai defunta Regione Valposchiavo, loro malgrado, una patata bollente e si trovano a dover gestire una questione che travalica i confini tecnici e formali, per trasformarsi in una questione di carattere prettamente politico e di rapporti istituzionali intercomunali, che hanno condizionato pesantemente, e purtroppo continueranno a farlo anche in futuro, le varie decisioni.
Resta un forte amaro in bocca soprattutto per i costi a carico dei due Comuni, assolutamente evitabili con un minimo di avvedutezza in più da parte della vecchia Regione Valposchiavo, che questa storia ha generato e purtroppo ancora genererà, quantificabili in diverse centinaia di migliaia di franchi.
A questo punto è doverosa una pausa di riflessione per analizzare a freddo la situazione e per capire come procedere in questa difficile situazione, che impone di muoversi con ancora maggiore circospezione. Per quanto riguarda il Consiglio comunale, pur nel pieno rispetto del principio dello spirito regionale, chiaramente sancito dalla votazione popolare, seppur formalmente cassata dal Tribunale amministrativo, esso continuerà ad adoperarsi a tutela degli interessi del Comune di Poschiavo, intesi nella sua accezione più ampia.
Orlando Lardi: “Una storia senza fine… “
Gennaio 2016. Sul tavolo della Regione Bernina (fresca di costituzione, statuti e votazione) approda il primo grande argomento: la raccolta dei rifiuti. La Regione Valposchiavo ha messo all’appalto il “grande business” raccogliendo tre offerte, di cui due sono ritenute valide e una incompleta. Il Tribunale Federale ha appena emesso una importante sentenza (inizio dicembre 2015) nella quale sentenzia come la RVP fosse autorizzata a favorire l’offerta “Ferrari”. Tuttavia la stessa RVP non sottoscrive nessun contratto e a fine dicembre cessa la propria attività.
A gennaio 2016 accetto la presidenza della RB e subito mi trovo sul piatto la questione “rifiuti”; un approfondimento della pratica mi porta a riconoscere che l’appalto e la relativa offerta “Ferrari” sono comunque lacunosi e quindi di non facile attuazione. A nulla sono valsi tentativi di incontri e di possibili accordi fra le ditte interessate: la Conferenza dei Sindaci decide a maggioranza di ritenere valida l’offerta “Ferrari” e di non ritenere opportuno un nuovo appalto. Si passa quindi l’informazione ai Comuni di Brusio e Poschiavo, i quali sono chiamati a chinarsi sulla stessa questione; il Consiglio Comunale di Poschiavo esercita gli stessi approfondimenti e arriva, dopo attente analisi, a sostenere (anche in questo caso in maggioranza) la proposta della RB.
A questo punto il malloppo passa alla Giunta Comunale e alla relativa Commissione. Numerosi sono gli incontri con i vertici politici di Brusio per ottimizzare gli accordi, riscontrando sempre una notevole difficoltà nel tentare una via di analoga applicazione di regole e tariffe. Ne esce infine un messaggio per la votazione che offre al ricorrente “Semadeni” l’opportunità di addirittura contestare la votazione in arrivo.
Il resto è storia dei giorni nostri.
Personalmente ho sempre contestato in ogni istanza l’assoluta validità dell’appalto, nonché del passaggio da Regione a Regione. Mi sono trovato spesso a disagio nei vari consessi e il sentirsi soli a volte ti porta a credere di essere dalla parte del torto; tuttavia non ho mai mutato la mia opinione e questa è una piccola soddisfazione.
Ho sempre capito che Brusio voleva difendere un proprio “affare” a denti stretti, sentendosi troppo spesso scippato dal cugino poschiavino. Aspetto assolutamente condivisibile, ma che ha portato i vari organi a cedere con troppa facilità alle richieste di chi non voleva perdere l’appalto. Inutile negare a questo punto che Brusio ha esercitato una notevole pressione, che di fatto ha portato al risultato attuale. Con meno attaccamento forse si poteva riconoscere con anticipo che sarebbe stato opportuno un nuovo appalto, pulito e definitivo. Ma queste sono solo impressioni personali.
Oggi siamo al punto di partenza: serve a tutti un mandato per la raccolta dei rifiuti. Fortunatamente viviamo in uno stato civile dove il servizio di raccolta risulta comunque puntuale e professionale.
Si aprono due varianti.
Variante 1
Ogni Comune appalta il proprio servizio. Il vantaggio sta nei tempi brevi di attuazione: nessun accordo “intercomunale” e praticità di un appalto su misura per le proprie necessità. Lo svantaggio sta nel non poter sfruttare le sinergie dei numeri maggiori e di un unico centro di gestione.
Variante 2
I Comuni di Brusio e Poschiavo cercano un accordo che soddisfi tutte le parti e quindi incaricano la Regione Bernina di gestire controlli e conteggi. Il vantaggio risulta dalle sinergie, dai punti di raccolta comuni e da una gestione unica. Lo svantaggio è nei tempi forse non distanti dai 24 mesi, per mettere a punto accordi, messaggi e votazioni popolari.
Come Presidente della Regione Bernina, evidentemente prediligo una soluzione regionale.
In qualità di Consigliere Comunale di Poschiavo, mi sembra invece di intuire che il cittadino sia finalmente voglioso di una decisione e che quindi crede in una soluzione comunale a breve scadenza.
La mia proposta è di risolvere la questione in tempi possibilmente brevi e quindi di optare per un appalto sul territorio comunale per una durata di 5 anni. Il tempo necessario per trovare il migliore accordo possibile con i vicini di Brusio e quindi preparare tutta la documentazione necessaria con due anni di anticipo rispetto alla scadenza del lustro. A questo punto si sarebbero affinate le sinergie e la Regione Bernina si troverebbe a gestire un compito assimilato, voluto, condiviso e soprattutto… definitivo.
Credo che in questa situazione non serva a nulla cercare il colpevole, serve invece trovare la soluzione.
Fulvio Betti, UDC: Modo di procedere contestato fin dall’inizio
Prendo atto della decisione del tribunale e attendo celeri indicazioni del Consiglio comunale in merito. Mi rammarico del fatto che la questione rifiuti rimarrà inevitabilmente ancora per diversi mesi in sospeso, generando così ulteriori spese aggiuntive a carico della cittadinanza. Da parte mia personale e di tutta la frazione UDC, in Giunta il modo a procedere adottato è stato contestato fin dall’inizio per vari motivi, fra l’altro anche per l’alto rischio di ricorsi con conseguenti perdite di tempo e di denaro.
Poschiavo Viva: “Confidiamo che questa nuova partenza riporti un po’ di serenità”
PoschiavoViva prende atto della comunicazione del Tribunale amministrativo cantonale sul verdetto in merito alla questione della gestione rifiuti che ha annullato la votazione e smentito il parere del legale interpellato. Non intende però esprimersi sulla decisione finché il testo integrale, comprese le motivazioni, sia reso pubblico e consultabile.
PoschiavoViva saluta positivamente la proposta che sia nuovamente il popolo a doversi esprimere sull’attribuzione della raccolta rifiuti alla Regione Bernina. Questo compito è stato affidato e gestito dalla passata Regione Valposchiavo per oltre un ventennio e a nostro avviso, anche dopo le ultime vicissitudini, non esistono soluzioni alternative più vantaggiose economicamente e sostenibili a livello organizzativo.
Il bando di concorso, dopo quasi cinque anni, è ormai passato in giudicato e quindi auspichiamo una nuova pubblicazione. Il concorso per l’assegnazione dell’appalto dovrà essere chiaro e ben definito. Tutte le normative del concorso, del regolamento e del tariffario per la gestione dei rifiuti dovranno valere per ambedue i comuni.
Confidiamo che questa nuova partenza riporti un po’ di serenità nella gestione della cosa pubblica affinché si possa giungere al più presto a una soluzione confacente per una gestione ottimale dei rifiuti a livello valligiano.
PLD: “Auspichiamo che questa sentenza sia l’epilogo di una delibera pasticciata”
Dalla stampa apprendiamo che la sentenza concernente l’appalto per la raccolta dei rifiuti è risultata a sfavore del Comune di Poschiavo. Il verdetto emesso dal tribunale amministrativo grigionese non ci sorprende. Auspichiamo che questa sentenza sia l’epilogo di una delibera pasticciata, promulgata nell’agosto del 2014 dall’allora Regione Valposchiavo e confermata nel 2016 dalla Regione Bernina.
Dopo il giudizio del tribunale federale del 2015, a più riprese, il PLD ha invitato gli esecutivi dei due comuni a voltare pagina e riscrivere l’appalto per la raccolta e la gestione dei rifiuti. Già era palese che il cambio del committente sarebbe stato impugnato di fronte ad un tribunale. Purtroppo gli organi regionali, nonché i Consigli comunali, dietro una malcelata pressione del Comune di Brusio, hanno deciso di confermare la vecchia, seppur problematica delibera.
Torniamo quindi ai blocchi di partenza con un clamoroso nulla di fatto! Non possiamo che rammaricarci per i costi che questa débâcle ha causato finora e per i ritardi che porteranno ad un ulteriore prolungamento del vecchio incarico, con maggior costi mensili di ca. CHF 4’500.00 per ogni Comune.
Il PLD Valposchiavo continua a ritenere sensato demandare la raccolta dei rifiuti alla Regione Bernina, ma non ad ogni costo. Se riuscissimo a mettere da parte i campanilismi comunali e ci mettessimo d’accordo nell’uniformare la raccolta, i centri di raccolta e le tariffe a livello regionale, allora potremmo velocemente rifare la votazione per poi partire con nuovi capitolati d’appalto regionali. Altrimenti siamo dell’avviso che non sia sensato affrontare nuove estenuanti trattative e lungaggini. Sarebbe allora meglio riorganizzare la raccolta con appalti a livello comunale e con una collaborazione tra i due Comuni per il trasporto all’inceneritore.
Non vogliamo biasimare chi, in questa faccenda, abbia commesso degli errori di valutazione. Resta però il fatto che qualcuno abbia giocato sul filo del rasoio conscio del rischio che i Comuni correvano.
Sbagliare è umano. Perseverare nel voler imporre a tutti i costi una delibera nata male, è diabolico.
PDC, nessuna dichiarazione prima della sentenza
Il PDC prende atto con rammarico della decisione del tribunale amministrativo e al momento non intende rilasciare una presa di posizione in merito, senza aver potuto prima visionare la sentenza.
A cura di Marco Travaglia
Per favore fate i Nomi di questa vecchia Regione Valposchiavo