Non conoscevo Dubus, ora credo leggerò OGNI COSA che ha scritto e sia stata tradotta.
Dubus ci parla di vite vere, che potremmo definire “semplici”, con una grande capacità di riconoscere e raccontare il dolore umano che sta dentro a ciascuno di noi. Racconta le scelte e le consapevolezze in un modo che fa vivere al lettore esattamente il momento in cui queste scelte e queste consapevolezze arrivano.
Una raccolta di 8 racconti, di varia lunghezza, che consiglio vivamente a tutti voi.
Io l’ho comprato ieri. Erano le 12.32 (così dice lo scontrino). Alle 22.03 di stasera le 281 pagine che lo compongono facevano già irrimediabilmente parte di me.
“A voce bassa, quasi stesse cospirando, in quella strana intimità che si era creata fra di loro, gli parlò dell’amore. Non aveva idea di quando aveva smesso di amare suo marito, disse. In un certo senso era felice che fosse successo così tardi, perché a quel punto sicuramente aveva già smesso di credere nell’amore. No, disse Robert, dev’essere accaduto il contrario. Lei ci pensò sopra, accendendosi una sigaretta, poi gli disse che sì, probabilmente aveva ragione”.
di Begoña / pagina fb