4 marzo: per non rimpiangere ciò che oggi è nostro

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Nicoletta Noi-Togni. Immagine da: www.suedostschweiz.ch

Succede sempre: ci rendiamo conto di ciò che di prezioso abbiamo, molte volte solo dopo averlo perso. Me lo sono detta durante la sessione del Gran Consiglio appena trascorsa. Immaginiamoci se per noi deputati non ci fossero più microfoni e telecamere nell’aula parlamentare, sulla tribuna e nel Foyer.

Non lo dico, credetemi, per narcisismo o egocentrismo. Non ritengo che la mia immagine sia attrattiva, tutt’altro, e neppure mi ritengo particolarmente brava con la retorica. Fin che “faccio” politica non voglio però rinunciare a battermi per trasmettere quei messaggi che ritengo giusto inviare alla popolazione e quelle informazioni che per me sono importanti condividere con la stessa. Inoltre ritengo mio preciso dovere rendere conto del mio comportamento, motivare le mie decisioni e presentarle al giudizio dell’opinione pubblica. Non lo potrei fare se quei microfoni e le luci delle telecamere venissero spenti. E non lo potrebbero fare neppure i miei colleghi deputati.

Quindi credo che per noi tutti ed in funzione del compito che l’elettorato ci ha affidato, sia eminentemente importante conservare quanto abbiamo. Attenzione: ogni volta che perdiamo qualcosa ci ritroviamo più poveri. Impoverire l’informazione significa anche indebolire la democrazia. Ed è pericoloso! Facciamo che così non sia votando il prossimo 4 marzo NO all’iniziativa NO Billag.


Nicoletta Noi-Togni