Una svolta sul tema dei rifiuti?

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In base a un servizio trasmesso nella puntata de «Il Quotidiano» di ieri sera, 25 febbraio, sembrerebbe essere stata posta la parola fine alla controversia sui rifiuti tra i due comuni della Valposchiavo. Poschiavo avrebbe deciso di dare in appalto la raccolta dei rifiuti da solo per i prossimi cinque anni. Parrebbe dunque lecito dedurre che l’Esecutivo dell’alta valle non abbia accolto favorevolmente la proposta inviata in data 20 febbraio dal Comune di Brusio e di cui abbiamo dato conto in un nostro precedente contributo.

La notizia – che per la verità era già un po’ nell’aria – è stata diffusa dal primo canale della RSI con tanto di interviste a podestà, sindaco, presidente della Regione e presidente dell’UDC Valposchiavo. Ma ad onor del vero, anche se la questione potrebbe sembrare marginale, dalle interviste non traspare con chiarezza se tutti gli intervistati fossero già a conoscenza di un’eventuale decisione a tal riguardo dell’Esecutivo di Poschiavo. Dal servizio andato in onda non è nemmeno chiaro quando si sia ufficialmente deciso di procedere con questa modalità.

Secondo quanto riferito dalla RSI, nel preambolo al servizio di Antonia Marsetti, “Brusio e Poschiavo sono ai ferri corti a causa di divergenze insanabili sulla gestione dei rifiuti. I due comuni non hanno infatti trovato un accordo per adottare le stesse tariffe su tutto il territorio. Per almeno i prossimi cinque anni ognuno farà quindi per sé. La Regione perde così un servizio importante e in Valposchiavo scoppia un caso politico”.

Dopo aver discusso la proposta ricevuta dal Comune di Brusio, Poschiavo non avrebbe quindi perso ulteriore tempo ed avrebbe già deciso di procedere da solo con un proprio appalto. Anche nell’intervista al sindaco di Brusio, quest’ultimo ribadisce che per il suo comune “il tema dell’armonizzazione delle tasse può essere intavolato con un termine più lungo, ma qualora Poschiavo non optasse per questa proposta, si è già deciso di procedere autonomamente con la raccolta dei rifiuti”. Nelle parole del podestà Della Vedova il Comune di Poschiavo si vedrebbe costretto a rifiutare la collaborazione regionale “a fronte dell’aut aut di Brusio”, adducendo come ulteriore motivazione che “ogni anno di ritardo ci costa 50’000.- franchi e non possiamo più permettercelo”. Una cifra però, quest’ultima, che per correttezza nei confronti dei cittadini sarebbe anche bene spiegare su quali basi di calcolo poggi.

Fulvio Betti, presidente dell’UDC locale, parla di “un pasticcio perché nessuno è disposto a cedere sovranità in questo tema; ci sono interessi privati di mezzo e quindi a breve sarà difficile trovare una soluzione regionale”. Il presidente della Regione, Orlando Lardi, afferma che “ha ragione Brusio di ribadire la propria autonomia a livello di ripartizione, tuttavia, a livello di Regione, è sensato pensare ad un’armonizzazione delle tasse nel tempo, in modo tale che tutti i cittadini della Valposchiavo siano trattati alla stessa stregua”.

Sempre stando al contributo della RSI, “il servizio di raccolta dei rifiuti non sarà più a carattere regionale, come accadeva da 24 anni a questa parte, ma ognuno farà per sé. La possibilità di unire le forze e dividere i costi è infatti naufragata davanti al diktat di Poschiavo di uniformare i parametri a livello regionale”.

Al momento, le 18.10 del 26 febbraio, Il Bernina non è in grado di fornire ai propri lettori ulteriori informazioni, in quanto il Comune di Poschiavo non ha ancora comunicato una presa di posizione ufficiale, mentre il Comune di Brusio, per bocca del suo sindaco, non è a conoscenza di una decisione presa da Poschiavo. Nell’intervista rilasciata venerdì scorso alla RSI, Arturo Plozza ribadisce soltanto quanto già contenuto nella missiva inviata a Poschiavo in data 20 febbraio 2018.


Achille Pola