La figlia segreta – Shilpi S. Gowda

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L’India mi ha rapita. Di nuovo.
Da tempo non leggevo un libro ambientato nella terra che per qualche misterioso motivo mi affascina tanto. Ho ricevuto questo libro in prestito da una cara amica. Finalmente ho trovato il momento per leggerlo.
Kavita, una donna indiana… una vita difficile, una donna che ha subito le ingiustizie della sua gente e cultura. Una donna che ha avuto il coraggio di sfidare questa ingiustizia e regalare la vita a sua figlia, nata con l’unica colpa di essere femmina.
Somer, il sogno Americano… dottoressa a San Francisco. Una vita apparentemente perfetta… ma i figli nella sua vita non riescono ad entrare…
Due storie agli antipodi. Una bambina dagli occhi color nocciola a legarli.
Ed in tutto questo una storia che si srotola nell’afa inquinata ed inquietante di Mumbai. Nei suoi odori, colori, sapori. Nei sari colorati. Nella forza dei cuori e risplendente negli occhi della miseria più nera. Gli slum di Mumbai. Un mondo nel mondo. La fierezza di un popolo e le sue mille contraddizioni.
L’India. La mia India.

Alla vigilia della stagione dei monsoni, in un remoto villaggio indiano Kavita dà alla luce una bambina. Ma in una società che considera le femmine solo un problema, l’unico modo per salvarle la vita è quello di affidarla a un orfanotrofio. Una decisione che graverà sul rapporto di Kavita con il marito per il resto dei loro giorni, nonostante l’arrivo di un figlio maschio di lì a poco. Agli antipodi, Somer, una pediatra americana, decide di adottare un figlio dopo essersi arresa all’idea che non potrà averne di propri. Quando lei e il marito, il medico di origine indiana Krishnan, vedono la foto di Asha, una bambina dagli occhi dorati che proviene dall’orfanotrofio di Mumbai, pensano che l’amore che proveranno per lei supererà ogni ostacolo… “La figlia segreta” esplora i sentimenti legati alla maternità, alla perdita, e all’identità culturale attraverso la storia di due famiglie, una indiana e l’altra americana, e attraverso la vita di una ragazza che le unisce indissolubilmente.


di Yvonne / pagina fb