C’è stato un tempo, lunghissimo, in cui i nostri vecchi e antenati costruivano cantine sottraendo: scavavano spazi in profondità nella terra, scendevano sotto a cercar frescura e temperature costanti. Ancora esistono e funzionano queste cantine e, nei loro muri ammuffiti, nella poesia dei soffitti a volta, raccontano un’epoca e la fatica che l’ha attraversata.
I tempi cambiano. Oggi la tecnologia permette di costruire cantine appoggiandole sui prati, alla luce del sole.
Domenica 22 aprile a Tresenda c`è stata la presentazione al pubblico della nuova cantina di Marco Triacca, titolare dell’Azienda vinicola La Perla: un caseggiato moderno, prefabbricato, situato in mezzo al verde di un grande prato, protetto a est da una pineta.
Una costruzione leggera con un inserto in legno, forse a ricordare l’importanza di questo materiale per chi vuol far vino, e tanto spazio.
L’ingegner Michele De Piazzi e il geometra Gianluigi Battaglia, progettisti della cantina, hanno disegnato una struttura essenziale, funzionale e di ampio respiro: tre spazi a raccontare le tappe del lavoro del vino: vinificazione, invecchiamento e stoccaggio.
L’imbottigliamento, invece, arriva da fuori, al momento richiesto. Si aprono i portoni e i macchinari di ditte esterne specializzate trovano provvisoriamente posto dentro l’ampio locale addetto alla vinificazione.
Ha un sorriso soddisfatto Marco Triacca: accoglie i visitatori, spiega, mostra e alza il bicchiere.
La cantina è già in funzione dalla vendemmia dell’anno scorso e gli spazi, ci dice, sono davvero funzionali.
Strano posto per una cantina? Mica tanto. I vigneti dell’azienda sono poco lontano da lì, basta alzar lo sguardo; le viti, ben distribuite sui terrazzamenti della montagna, stanno mostrando le prime foglioline.
E io, in questa domenica quasi estiva con tutti i meli in fiore, ho pensato che quell’uva, maturata e addolcita al sole di quei ripidi vigneti, deve esser contenta di finire il suo lavoro al piano! Un buon posto per riposare e trasformarsi in vino!
Auguri Marco e complimenti: un altro sogno da coltivare!!!
Serena Bonetti
Bravo Macky! Sei riuscito a fare un bel colpo senza farti beccare da Brown la tigre! Solo un vero professionista è capace di tanto… con guanti glacè!
La benedizione del reverendo Kimball non tarderà ad arrivare. Sono fiero del tuo lavoro.