La Banca Cantonale Grigione (BCG) punta a Coira sul calore prodotto a distanza: per riscaldare la sua sede principale della Engadinstrasse, la succursale della Postplatz e altri edifici residenziali e commerciali di sua proprietà l’istituto sfrutterà il calore residuo dell’impianto di incenerimento dei rifiuti di Trimmis (GR).
Man mano che termina la vita utile massima degli attuali sistemi di riscaldamento, la banca sceglie la collaborazione con l’azienda Fernwärme Chur AG, spiega BCG in un comunicato odierno. “Il nostro obiettivo è ridurre costantemente l’impronta ecologica”, afferma Thomas Fischli, responsabile delle infrastrutture presso l’istituto, citato nella nota. “Vogliamo in tal modo far parte delle banche più sostenibili della Svizzera e tenere fede alla nostra responsabilità sociale”.
L’approvvigionamento di calore prodotto a distanza riscalda l’acqua preferibilmente tramite un condensatore che impiega un processo a vapore, ricorda l’istituto. Nel presente caso ciò avviene nell’ambito dell’impianto di incenerimento di Trimmis, in
alternativa – in altre località – anche tramite una centrale termoelettrica. Mediante le pompe l’acqua calda attraversa le condutture e arriva ai consumatori, dove l’energia viene ceduta al sistema di riscaldamento degli edifici tramite scambiatori di calore. Questo consente di rinunciare alla produzione di calore diretta sul posto, facendo per esempio a meno di una caldaia a gasolio.
Ats