Nella seduta di Giunta di lunedì 1 ottobre, alla trattanda “Varia ed eventuali”, è stato riservato spazio alla tematica delle fonti d’acqua inquinate da arsenico, rilanciata per l’occasione dal consigliere Fulvio Betti. Il rappresentante dell’UDC, che si è fatto portavoce di quella che lui stesso ha definito una “preoccupazione generale”, ha chiesto al Consiglio che cosa può fare il Comune in tal senso: è verosimile, ha chiesto, proporre soluzioni a prezzo agevolato e promuovere una campagna informativa a riguardo?
Sulla questione è intervenuto Franco Vassella, responsabile di “Traffico, ambiente ed infrastrutture”, che ha fatto il punto della situazione. Attualmente, ha riferito, l’Ufficio tecnico sta predisponendo una lettera scritta da inviare alle case che non sono servite dall’acquedotto comunale (in quest’ultimo caso la situazione è sotto controllo). Inoltre, è stato recentemente preso contatto con il reparto competente del Cantone, al fine di sondare la possibilità o meno di avviare un’informazione pubblica più capillare.
Sempre su questo argomento, è intervenuto il responsabile dell’Ufficio tecnico Marco Passini, che ha informato i presenti che sono tra le 35 e le 40 le proprietà interessate dall’inquinamento delle falde acquifere. Tra le possibile soluzioni sono state prese in considerazione il miscelamento delle acque e l’utilizzo di appositi filtri; quest’ultima tecnica, però, si rivela di difficile realizzazione a causa degli elevati costi. A Selva, è stato riferito, ne è stato installato uno, ma sono ancora in atto dei test per verificarne l’efficacia. La difficoltà nell’individuare la scelta migliore, è stato riferito, risiede anche nel fatto che, a livello svizzero, non sono stati trovati casi analoghi dai quali prendere spunto.
A conclusione della discussione è intervenuto pure il podestà Alessandro Della Vedova che, se da una parte ha chiuso la porta per quanto riguarda la questione dei finanziamenti ai privati, dall’altra ha evidenziato che la popolazione, per qualsiasi necessità, può rivolgersi presso il Comune, che rimane a disposizione per qualsiasi domanda.
Marco Travaglia