Un numero relativamente sorprendente di cittadini (56 con diritto di voto) ha partecipato domenica pomeriggio 31 marzo 2019, presso le scuole di Brusio, all’Assemblea comunale straordinaria indetta per la delibera, a mano della votazione per urna, delle Aggiunte alla Convenzione di riversione e alla Concessione degli impianti idroelettrici di Repower stipulate con il Comune di Brusio nel 2011. Presenti in sala anche il legale di fiducia di Brusio, l’avvocato Gieri Caviezel e gli ingegneri Roberto Ferrari e Gianpaolo Lardi di Repower. Le aggiunte – sostanzialmente si tratta del testo già accettato dai cittadini brusiesi il 23 gennaio 2011 con alcune aggiunte o rettifiche – saranno sottoposte al voto per urna il prossimo 19 maggio, assieme alla richiesta di un credito per il rinnovo del municipio. L’Assemblea ha anche approvato il protocollo d’intesa 1 (tra Brusio, Poschiavo e Repower) e il protocollo d’intesa 3 (tra Brusio e Repower) in vista degli imminenti lavori di rinnovo del salto inferiore degli impianti idroelettrici valposchiavini di Repower.
Le Aggiunte alla Concessione e alla Convenzione di riversione del 2011
Le due Aggiunte che passeranno al vaglio del voto popolare nel prossimo mese di maggio, così come spiegato dal sindaco di Brusio Arturo Plozza, si sono rese necessarie a causa della mancata realizzazione, finora, del progetto Lago Bianco. Trattative e redazione dei testi sono iniziate già nel 2017 a seguito del decreto cantonale per l’inversione della sequenza dei lavori di Repower (prima vi sarà il rinnovo degli impianti esistenti e poi l’eventuale realizzazione del progetto Lago Bianco), e sono state condotte da un gruppo di lavoro formato dallo stesso sindaco, dalla consigliera Cazzaniga e dai due cancellieri che si sono succeduti nell’arco temporale. Quale legale di fiducia è stato scelto Gieri Caviezel, l’avvocato che si era già occupato dei contratti del 2011. L’avvocato ha ricordato brevemente al pubblico la straordinarietà della Concessione stipulata quasi una decina di anni fa con Repower: un contratto finanziariamente favorevole al “comun piccolo”, che necessita ora di alcune aggiunte o modifiche a causa della citata inversione dei lavori.
Il sindaco ha precisato che alcuni dettagli presenti sia nella Concessione sia nella Convenzione di riversione del 2011 sono pure stati affinati. Come ad esempio lo sfioro del Poschiavino con un nuovo laghetto artificiale nei pressi di Miralago e la questione dei deflussi minimi, che in base alla Legge sulla protezione delle acque sono stati definiti nell’Aggiunta alla Concessione 2011: per quanto concerne le misure di compensazione ambientali il Comune di Brusio trarrà quindi principalmente beneficio da questa misura. “Il contesto economico attuale è mutato – ha anche dichiarato il sindaco – e la trattativa con la controparte non è stata più così agevole come prima del voto del 2011”.
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La Convenzione di riversione del 2011 prevedeva anche una trattativa con il Comune di Poschiavo per la ripartizione dell’indennizzo di Repower fra i due comuni di valle a seguito della rinuncia al diritto di riversione. Stando a un documento firmato da entrambi i comuni e dalle ex Forze Motrici Brusio nel 1957, infatti, il Lago di Poschiavo – sito interamente sul comune di Poschiavo – contribuirebbe in maniera “rilevante” all’aumento e al miglioramento della produzione di energia elettrica nell’impianto di Campocologno I. Nel documento non veniva però definita la quota parte relativa al diritto di riversione. Partendo dall’offerta di risarcimento di CHF 280’000.- fatta da Brusio nel 2011, si è poi successivamente giunti a CHF 610’000.-, cifra che si basa sul valore degli impianti soggetti a riversione stimato in CHF 25 mio.
Stando all’accordo bonario preso fra le tre parti la differenza di CHF 330’000.- dalla cifra offerta inizialmente da Brusio verrà ripartita in misura uguale fra tutti e tre i contraenti, e il Comune di Poschiavo, dovendo partecipare con CHF 110’000.-, riceverà in totale CHF 500’000.- per la rinuncia alla riversione dell’impianto di Campocologno I. Da notare che in base alla Legge sui diritti d’acqua del Cantone dei Grigioni (LGDA) una metà del valore di riversione spetta al Cantone, mentre l’altra metà ai comuni concedenti. Nella trattativa precedente al 2011 Brusio, anziché CHF 12.5 mio aveva optato per un risarcimento di CHF 10 mio e 28 GWh/annui di corrente gratuita o monetizzabile per la tutta la durata della nuova concessione. Invece ora, se il popolo accetterà le due Aggiunte, a partire dal 1° gennaio 2021 il Comune di Brusio incasserà da Repower CHF 9’610’000.- più i 28 GWh/annui di corrente gratuita fino allo scadere della concessione.
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La scadenza della concessione è stato il tema più dibattuto dell’Assemblea. Se infatti la Concessione 2011 prevedeva una durata di 80 anni, nell’Aggiunta si prevede che, qualora il progetto Lago Bianco non sarà realizzato, la durata si estenda solo fino al 2089, andando ad armonizzarsi con la concessione stipulata dal Comune di Poschiavo con Repower e riducendosi così da 80 a 69 anni. “Non si tratta – ha voluto rassicurare il sindaco – di un primo passo verso la fusione dei due comuni, bensì di una prassi in uso laddove le acque di un’unica vallata di montagna vengono sfruttate su più territori comunali”.
Questo fatto ha però dato adito ad un’intensa discussione innescata dall’ex sindaco Pietro Cathieni, che nel 2011 era ancora alla testa dell’esecutivo comunale. Secondo l’ex presidente comunale lo scarto di 11 anni rispetto alla Concessione accettata dal popolo nel 2011 arrecherà al Comune una perdita di 308 GWh (11 anni per 28 GWh/annui) in buona parte monetizzabili, siccome il comune consuma attualmente circa 12 GWh all’anno. In particolare Cathieni ha chiesto all’attuale esecutivo se non fosse stato almeno possibile aumentare l’importo di corrente gratuita.
L’avvocato Caviezel gli ha risposto affermando con franchezza che una durata di 80 anni – come quella raggiunta nella Concessione 2011 – non sarebbe stata in linea con le direttive cantonali vigenti, che prevedono di norma contratti di 40 anni, proprio per tutelare gli interessi dei comuni. L’ex cancelliere Giancarlo Plozza ha inoltre spiegato che la Concessione 2011 prevedeva nuove trattative qualora il progetto Lago Bianco non fosse stato realizzato. Se le Aggiunte alla Convenzione e alla Concessione 2011 ora non venissero accettate dal popolo, il Comune si vedrebbe costretto a intavolare nuove trattative con Repower e Comune di Poschiavo. Infine è stato il sindaco a rassicurare l’Assemblea sul fatto che il gruppo di lavoro ha agito in buona fede e nell’unico interesse del Comune.
A fine discussione il messaggio per il voto popolare sulle Aggiunte alla Convenzione e alla Convenzione 2011 con Repower è stato accettato da 55 cittadini con un solo voto contrario.
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In questo contesto è opportuno ricordare che le possibilità che il progetto “Lago Bianco”, così come è stato presentato nel 2010, venga ancora realizzato, sembrano essere sempre più remote. Da un lato nei prossimi anni Repower – come abbiamo riportato in un nostro precedente articolo – ha intenzione di investire circa CHF 150 mio in Valposchiavo per il rinnovo degli impianti esistenti; mentre dall’altro si avvicina rapidamente il 14 luglio 2027, termine concesso dal Cantone a Repower entro cui dovranno iniziare i lavori per la nuova stazione di pompaggio e accumulo “Lago Bianco”. Se ciò non avverrà ma il progetto venisse ancora ritenuto realizzabile, Repower potrebbe chiedere una o più proroghe al Cantone, ma in un contesto di politica energetica nazionale e internazionale che oggi non è possibile ipotizzare. Se le eventuali proroghe si spingessero troppo in là nel tempo, il Cantone potrebbe anche ritenere obsolete le Concessioni accettate da Poschiavo nel 2010 e da Brusio nel 2011 e Repower dovrebbe tornare alla casella di partenza.
Approvazione dei protocolli d’intesa
Il sindaco ha parlato dei protocolli d’intesa come di linee guida passibili di modifica, ma necessarie per la collaborazione fra i due comuni e Repower durante e dopo i lavori per il rinnovo degli impianti del salto inferiore a Miralago e a causa dell’entrata in vigore, il 1° gennaio 2021, della nuova Concessione per gli impianti idroelettrici. I protocolli sono quattro e quelli che riguardano il Comune di Brusio sono il n° 1 e il n° 3. In base alla Costituzione comunale tali protocolli sottostanno all’approvazione dell’Assemblea comunale.
Il protocollo d’intesa 1 regola in particolar modo la gestione degli impianti tecnologici nel paese di Miralago, che fino ad oggi ha usufruito di condizioni favorevoli rispetto agli altri villaggi della valle. Dal 1° gennaio 2021, infatti, la gestione dell’acqua potabile passerà da Repower al Comune di Poschiavo, così come quella del nuovo porto per le imbarcazioni, mentre la gestione delle acque luride e l’approvvigionamento della corrente elettrica passeranno al Comune di Brusio. Anche se entro questa data gli impianti saranno modernizzati e allacciati a quelli dei rispettivi comuni a spese di Repower, ciò comporterà in futuro certamente anche delle spese per il Comune, che però – stando a quanto dichiarato dal sindaco – potrà anche trarne dei benefici; il riferimento è qui alla corrente che potrebbe essere fornita alla futura concessionaria del centro inerti Motta di Miralago.
Il protocollo d’intesa 3 è invece stato redatto per regolare altre questioni, come la ripresa dei contratti di fornitura dell’energia di concessione già formulati a suo tempo, anche se i contorni precisi sulla monetizzazione di questa corrente gratuita non sono ancora stati fissati nel dettaglio. Il protocollo 3 include inoltre l’attualizzazione dell’accordo fra Repower e Comune di Brusio in merito alle migliorie da effettuare a Campocologno (questione ripari fonici e strada a Cà Zur e diritti di passaggio in zona Valgèl). Sempre nello stesso protocollo vengono ribaditi alcuni accordi sulla gestione della cava Motta di Miralago e la sorgente n° 178 (Ruinelli sud) nel caso in cui il progetto Lago Bianco dovesse prendere avvio e venisse costruito il villaggio per gli operai a Miralago.
Entrambi i protocolli sono stati accettati all’unanimità dall’Assemblea comunale.
Gli altri punti all’ordine del giorno trattati dall’Assemblea del 31 marzo 2019 verranno presentati in un articolo di prossima pubblicazione.
Achille Pola
Sembra un buon affare, sempre che repower sia in grado di pagare.
Il Comune consuma / usa ca. 12 GWh di corrente all’anno. Ne riceve 28 GWh / anno, gratuitamente.
Chi si occupa della vendita dei restanti 16 GWh / anno? Si é stabilito un prezzo, o una formula, che definisce il prezzo / valore di questa energia che il Comune riceve gratuitamente da repower?