Grazie alla riorganizzazione la Polizia cantonale grigionese sarà maggiormente presente anche nella regione di confine e garantirà più sicurezza. Questa in sostanza la risposta del Governo retico all’interpellanza del granconsigliere Maurizio Michael (circolo Bregaglia-PLD) che sottolinea come l’accorpamento dei 4 posti di polizia esistenti nella subregione Engadina Alta/Bregaglia (GR) in un’unica sede a Samedan dimostri poca attenzione nei confronti delle regioni periferiche.
“Inoltre – prosegue la risposta dell’esecutivo arrivata oggi – nel corso degli ultimi anni la collaborazione transfrontaliera con i partner italiani in tema di sicurezza è stata costantemente ampliata”.
Per nulla soddisfatto della risposta Michael, che a Keystone-ATS anticipa: “aprirò una discussione in merito nella prossima sessione perché la risposta non è coerente e non entra nel merito delle domande”. In particolare, “il Governo non spiega in alcun modo come la polizia sarebbe più presente sul territorio”.
L’interpellanza, sottoscritta da altri 27 granconsiglieri, segnala anche come la perdita del posto di Polizia cantonale a Castasegna, nel Comune di Bregaglia, sostituito da un ufficio utilizzato solo occasionalmente o su appuntamento, renda il territorio di frontiera “privo della presenza di agenti che conoscono la regione e la sua
popolazione”, oltre che in grado di comunicare in italiano.
Secondo Michael, “attraverso questa decisione, una volta di più, l’amministrazione cantonale, in questo caso la Polizia cantonale, dimostra poca attenzione e sensibilità nei confronti delle regioni periferiche cancellando posti di lavoro e substrato sociale ed
economico”. La riorganizzazione inoltre, si spiega nel testo, ha dato vita a varie proteste provocando in alcuni casi addirittura la disdetta degli accordi di prestazione da parte dei Comuni per la gestione dei compiti di polizia comunale.
Il Governo retico motiva la scelta spiegando che, in base alla strategia immobiliare del Cantone dei Grigioni, il Gran Consiglio ha preso atto della concentrazione dell’attività amministrativa in nove centri regionali forti, tra cui l’Engadina Alta dove è quindi prevista la realizzazione di un centro amministrativo regionale in cui verrà sistemata anche la Polizia cantonale. Il centro avrà sede a Samedan e sarà operativo dal 2024.
In quanto ai problemi linguistici, la risposta spiega che “da alcuni anni la Polizia cantonale ha creato la possibilità del primo stazionamento nella regione d’origine. Ogni anno tra due e tre allievi di scuola di polizia provenienti dalla Regione Engadina
conseguono l’attestato professionale federale di agente di polizia. Successivamente questi sono e rimangono attivi nella regione d’origine”. “L’esperienza attuale – ribatte il granconsigliere – è la presenza di agenti che parlano solo tedesco e che sono fuori dal territorio, di cui non hanno alcuna conoscenza”.
Ats