Una lingua comune in tutto il mondo: la scienza

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    Lo scorso maggio, Il Bernina aveva intervistato Michela Ferrari per la sua partecipazione al concorso nazionale “Scienza e gioventù” (https://www.ilbernina.ch/2018/05/24/una-poschiavina-a-taiwan/), dove il suo lavoro di maturità “L’espansione delle zecche in Val Poschiavo: una minaccia crescente per il futuro?” era stato premiato come ”eccellente”.
    Con questo risultato, Michela si è aggiudicata un premio speciale, che consisteva nella possibilità di presentare il proprio lavoro alla Fiera Internazionale della Scienza a Taiwan, a gennaio 2019. A seguito di quest’esperienza abbiamo quindi voluto tornare a farle qualche domanda.

    Michela, puoi spiegarci in cosa consiste la Fiera Internazionale della Scienza?
    La Fiera internazionale della Scienza a Taiwan (TISF) è un concorso di ricerca con lo scopo di avvicinare e appassionare i giovani alla scienza, invogliandoli a svolgere ricerche nel campo scientifico. L’evento dura sette giorni e si svolge a Taipei, la capitale dell’isola di Taiwan. Sette giorni all’insegna della scienza e del divertimento, durante i quali i partecipanti hanno l’occasione di conoscere giovani di tutto il mondo e di confrontarsi con diverse culture. Al concorso partecipano circa 250 giovani finalisti di Taiwan e 40 stranieri, provenienti da 20 paesi diversi.

    Qual è stato il tuo ruolo e come hai vissuto quest’esperienza?
    Io ho avuto il piacere di partecipare in veste di studente grazie al premio vinto per il mio lavoro di maturità al concorso di “Scienza e gioventù”. Oltre alle presentazioni dei diversi lavori di ricerca, c’era pure la possibilità di partecipare a varie attività organizzate per l’occasione. Ad esempio ci siamo divisi in piccoli gruppi e sfidati a vicenda in alcuni giochi, un giorno siamo andati in gita sulla costa est dell’isola di Taiwan, l’ultima sera varie nazioni hanno presentato il proprio paese e coinvolto il pubblico con giochi, canzoni, … insomma, il programma era molto variato! Ho avuto la possibilità di incontrare giovani provenienti da tutto il mondo e conoscere il loro modo di vivere e le loro abitudini. Questi giorni a Taipei sono stati fantastici, un’esperienza unica che non dimenticherò mai. L’isola di Taiwan, come pure la maggior parte dei paesi rappresentati a questa fiera della scienza, sono molto differenti tra di loro, sia per la lingua che per il cibo, le tradizioni, la gente, le città… Durante questa settimana ho invece capito che esiste una lingua comune in tutto il mondo, che è in grado di superare le barriere culturali e unisce e appassiona giovani provenienti da realtà diverse e luoghi lontani: la scienza.

    Hai avuto l’occasione di visitare questo paese, oltre alla fiera?
    Taipei e i suoi dintorni li ho visitati durante la Fiera. Essendo già in Asia ho colto l’occasione per prolungare di due settimane il mio soggiorno e spostarmi inizialmente in Tailandia. Qui sono rimasta circa una settimana e ho visitato Bangkok e le zone vicine, spostandomi via terra con bus e traghetti. Ho poi preso un volo per Hong Kong, dove ho trascorso alcuni giorni. È stata una vera e propria avventura, visto che questi luoghi sono molto diversi dalla Svizzera e non è sempre facile orientarsi e capire come muoversi. La lingua è incomprensibile, per non parlare degli scritti, delle indicazioni in generale e dei cartelli per le strade. Inoltre non tutti capiscono o parlano l’inglese. Ma sono proprio questi aspetti che hanno reso il mio viaggio ancora più interessante e indimenticabile!

    Hai intenzione di seguire i tuoi studi nel campo della ricerca?
    Al momento non ho una risposta a questa domanda, ma non lo escludo. Le scienze naturali e la ricerca in questo ambito mi hanno sempre affascinata. Adesso sto studiando scienze ambientali al politecnico di Zurigo, uno studio che comprende varie scienze naturali e che si concentra anche sulle interazioni tra l’uomo e l’ambiente. In una fase successiva questo studio mi permetterà di scegliere quale attività specifica vorrò svolgere e quindi potrò approfondire le mie conoscenze in quella direzione.

    Venerdì 5 aprile si è tenuta una serata informativa sulle zecche, alla quale hai partecipato come relatrice. Perché credi sia importante sensibilizzare la popolazione sul tema?
    Il fenomeno delle zecche è un tema molto attuale, specialmente in questa stagione. Le zecche, e soprattutto le malattie che possono trasmettere, non risparmiano la Val Poschiavo e in futuro questo fenomeno molto probabilmente aumenterà ulteriormente. Ritengo dunque che sia molto importante sensibilizzare e informare la popolazione riguardo a questo tema, in modo che ognuno possa proteggersi correttamente da questi aracnidi e prevenire eventuali infezioni.


    Matilde Bontognali

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