“La müdada”, Cla Biert

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Ecco, tradotto in italiano da Walter Rosselli per l’editore Gabriele Capelli, a quasi 60 anni dalla sua uscita in romancio, un romanzo sorprendente, caldo di emozione e di struggimento per il trascorrere del tempo e per l’inesorabile cambiamento di una comunità di montagna. Potremmo chiamarlo (evocando il romanzo ticinese di Plinio Martini) un “Fondo del sacco” romancio con la coscienza di una mutazione (“müdada” vuol dire cambiamento, trasformazione) cui si può assistere passivamente oppure nella quale si può cercare di vivere con sguardo dinamico e senza tagliare le radici.

Recensione scritta e video: http://circolodeilibri.ch/recensioni/la-mudada-.