Dimissioni in Regione, Graziano Crameri: Regione voluta dal popolo non sta funzionando

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Graziano Crameri

Con questo spazio riservato al PDC poschiavino, si chiude il giro di opinioni che Il Bernina ha concesso a tutti i partiti, i quali hanno espresso le loro impressioni riguardo la situazione creatasi in Regione dopo le dimissioni annunciate dal presidente Orlando Lardi. Una decisione che, perlomeno, ha avuto l’utilità di creare un dibattito intorno alla funzione dell’ente. Anche secondo il Partito Democratico Cristiano, che si unisce alle opinioni di UDC e PLD, la Regione Bernina andrebbe ripensata.

Per quanto riguarda le dimissioni di Lardi, il portavoce del PDC Graziano Crameri dichiara che “probabilmente, la sua attuale posizione di presidente all’interno della Regione non corrispondeva più alle le sue aspettative”. Rispetto alla sua successione, Crameri spiega che “gli statuti della Regione regolano l’elezione dei propri membri e spetta ai rispettivi consigli comunali proporre i candidati; il Consiglio comunale (CC) di Poschiavo è composto da solo 5 membri, 2 dei quali sono chiamati a far parte della Regione Bernina: dopo le dimissioni di Lardi, il CC di Poschiavo è chiamato a rivalutare la distribuzione degli incarichi fra i vari consiglieri, onde evitare che su determinati capi-dipartimento, già adesso molto impegnati, si aggiunga un’ulteriore mole di lavoro a scapito di dipartimenti che, per vari motivi, risultano già ora molto più “leggeri”… “.

Rispetto alla affermazioni riportate nel comunicato di Poschiavo Viva, il PDC riconosce come esse abbiano messo in risalto le problematiche della Regione Bernina: “Problematiche reali, – spiega Crameri – che anche nelle discussioni all’interno del nostro partito sono emerse a più riprese. Difficoltà palesi, che questo importante organo istituzionale riscontra ormai da tempo e che prima o poi sarebbero comunque venute a galla”.

Anche per il Partito Democratico Cristiano, così come per UDC e PLD, è una questione di dimensioni? “Sicuramente – argomenta Crameri – le piccole dimensioni non aiutano. In più, la non perfetta armonia tra i due comuni su diverse questioni “regionali” e i pochi compiti dati in gestione alla Regione, implicano una riorganizzazione della stessa”.

“Purtroppo – conclude il portavoce del PDC – dobbiamo riconoscere che la Regione Bernina voluta dal popolo non sta funzionando e, se non si troveranno soluzioni adeguate, dovremmo cominciare a guardare oltre Bernina”.


Marco Travaglia

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione

1 COMMENTO

  1. ……… la Regione voluta dal popolo non stà funzionando? Allora abbiamo trovato il colpevole, è tutta colpa del popolo! A dire il vero il popolo è stato indirizzato, con lo spauracchio della perdita degli uffici e del tribunale regionale in Valle e la paura che tutto sarebbe stato spostato a Samedan in lingua tedesca, a firmare l’iniziativa che ha poi a sua volta ha indotto il Cantone a ritornare sui propri passi e a lasciare la microregione di due Comuni, che già nel passato aveva avuto i suoi bei problemi a funzionare. La politica e i partiti hanno lasciato fare e nessuno, nemmeno il PLD, che al suo interno ne aveva discusso molto, si è sentito di mettersi pubblicamente contro. Poi la stessa politica ( Giunta a Poschiavo e Consiglio Comunale a Brusio ) ha creato gli statuti, che a dire il vero si basavano su un modello cantonale che lasciava pochi spazi di manovra. Gli statuti sono stati fatti per snellire e semplificare ulteriormente la Regione e non si è pensato a una vera struttura organizzativa.
    Penso che la politica ( di cui facevo parte anche io) si debba assumere le sue colpe. Sono in special modo i Partiti che non hanno analizzato a sufficienza le conseguenze, lasciando poi che si andasse incontro a una organizzazione minima. Lamentarsi ora di una Regione Bernina che fa poco, specialmente da parte proprio dei Partiti è un comportamento un tantino ipocrita. Non so come si possa correggere il tiro, ma ritengo necessario che la Regione si occupi maggiormente della promozione economica, che come sappiamo è un compito che il Cantone affida alle Regioni. Per poter organizzare e finanziare il tutto penso si debba valutare già da subito una collaborazione con la Regione Maloja.