B-ICE&Heritage oltrepassa i confini

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B-ICE&Heritage oltrepassa i confini, reinterpretando in chiave attuale i rapporti che da sempre hanno unito la Valmalenco al Grigionitaliano.

Il grande progetto di cooperazione transfrontaliera che unisce la Valmalenco alle valli elvetiche Valposchiavo, Alta Engadina e Val Bregaglia, si affaccia al nuovo anno in piena attività. Lasciati alle spalle alcuni ostacoli dovuti all’avvicendamento amministrativo che ha impegnato la Valmalenco nel 2019 (elezioni per 4 comuni su 5 e nuova presidenza dell’Unione dei Comuni), e che hanno rallentato in alcuni ambiti il corso del progetto, B-ICE&Heritage entra ora in pieno regime.

Approvato da Regione Lombardia e Svizzera nel 2018, B-ICE&Heritage, come ben espresso già nel suo nome, acronimo di Bernina Ghiacciai e Patrimonio, lavora per costruire il futuro dell’area transfrontaliera sul prezioso patrimonio culturale e geologico-glaciologico comune.
Il cambiamento climatico è un dato ormai scientificamente consolidato, che coinvolge la vita e il futuro di tutti: questa difficoltà è l’elemento di riflessione da cui nasce la ricerca e la creazione di nuove possibilità per generare lavoro, relazioni, comunità.
Nuove, ma fondate su un patrimonio culturale e ambientale antico, che da sempre vede congiunte le comunità italiane ed elvetiche, in un continuo scambio di conoscenze, tradizioni, competenze: i passaggi degli uomini di qua e di là della frontiera, la montagna stessa, hanno di fatto costruito un unicum territoriale. B-ICE&Heritage è finalizzato a valorizzare questo patrimonio affinché diventi una opportunità turistica di eccellenza, fruibile tutto l’anno, ad integrazione del “sistema-neve”.
Un’offerta di turismo culturale che integra le montagne, i ghiacciai e le espressioni geologiche di Valposchiavo e Valmalenco, il patrimonio minerario e geologico della Val Malenco e delle zone limitrofe, il patrimonio culturale dei Giacometti, di Segantini, di Dioli e di altri artisti della Bregaglia/Engadina e delle altre zone di studio. Le Amministrazioni pubbliche sostengono questo cambiamento realizzando strutture di valorizzazione dei beni culturali, fruibili ed accessibili tutto l’anno.

Ogni partner sta lavorando per realizzare gli interventi previsti all’interno del progetto: a Caspoggio è già avanti la progettazione di uno spazio museale dedicato all’artista Erminio Dioli, Chiesa in Valmalenco prosegue nella valorizzazione del mondo legato alle cave, Lanzada è impegnata in quota, nella tutela delle marmitte dei giganti e delle grotte dello Scerscen. Il piccolo comune di Torre di Santa Maria sta dando vita ad un museo interattivo dell’arrampicata storica, mentre Spriana recupera i suoi antichi sentieri. Speditamente sta procedendo anche la ricerca del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell’Università Statale di Milano, grazie a più di 250 interviste realizzate sul territorio e al lavoro di un nutrito gruppo di giovani ricercatori che presto si sposteranno anche in Val Poschiavo. I risultati di questa preziosa ricerca li vedremo concretizzati nella realizzazione di due orti botanici, nelle giornate dedicate alle erbe, con proposte di utilizzo nell’ambito gastronomico e curativo. Sul territorio svizzero la Fondazione Giacometti ha sviluppato una ricerca sul collegamento transfrontaliero lungo il passo del Muretto, tra Val Bregaglia e Valmalenco, percorso da tanti lavoratori nei secoli, con un intenso scambio di conoscenze e tradizioni. Una prima presentazione è prevista a Stampa il 14 marzo, a metà aprile presso l’università di Zurigo e a Coira a metà giugno. La Fondazione Cheva Plattas da Fex ha recuperato il valore storico degli scalpellini della Valmalenco e la produzione delle piode e ha sistemato il sito estrattivo di Fex e il piccolo, con un piccolo ma ricco museo dedicato agli scalpellini.

Il Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia sta lavorando attivamente, in collaborazione con l’ing. Jürg Conzett per costruire un passaggio all’interno dell’orrido, ampliando il percorso tematico del Giardino stesso, per poter accogliere e mostrare agli innumerevoli turisti questo meraviglioso angolo della Val Poschiavo.
Tutte le attività sono coordinate da un project manager e da un comitato direttivo, che consentono di velocizzare decisioni e lavori. Fondamentale è il ruolo del Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco, per la costruzione e promozione delle nuove proposte di turismo culturale intorno alle nostre montagne.
A maggio si terrà un evento rivolto a tutti i residenti volto a condividere con la comunità transfrontaliera attività e risultati di B-ICE. Ricordiamo che, sotto la direzione dell’Autorità di gestione di Regione Lombardia e Svizzera, sono partner l’Unione dei Comuni Lombarda della Valmalenco, il Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia, i comuni di Lanzada, Caspoggio, Chiesa Valmalenco, Torre di Santa Maria, Spriana, il Dipartimento di Scienze Farmaceutiche, DISFARM, il Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco, e-comunicare, Fondazione Centro Giacometti e Fondazione Cheva Plattas da Fex. Collaborano Zenith – Centro della montagna -, Bikebernina ASD, il Servizio Glaciologico Lombardo. La società Ce.L.I.T. coordina le attività e le procedure amministrative con il prezioso contributo del personale dei partner.


B-ICE & Heritage: Il Direttivo