Covid-19, un viaggio verso l’ignoto

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Articolo scritto il 5 marzo 2020

21 febbraio 2020: una data che si aggiungerà all’elenco delle giornate indimenticabili. In Lombardia si conferma il primo caso di Covid-19 e la vita cambia. Il primo fine settimana, che coincide con l’inizio delle vacanze di carnevale, è tutto un susseguirsi di annunci, numeri, opinioni; va in scena la spettacolarizzazione a cui molti reagiscono con l’ironia, altri con il panico, un buon numero con la razionalità. Poi il tempo passa, si continua a lavorare, con tutte le accortezze del caso, ma ci si rende conto che ciò che è accaduto non è un accidente temporaneo e cambierà, per forza di cose, il tessuto sociale e culturale.

E’ la “riscossa” della matematica, insieme a tutte le discipline scientifiche che possono dare una mano a fare chiarezza; peccato che le scienze (teoriche e applicate) siano da tempo lontane dalla comunicazione di massa e che i più non abbiano interiorizzato ciò che permette di vivere in acque tanto agitate, ovvero la consapevolezza che il pensiero scientifico cresce sugli errori, sulla verificazione e la falsificabilità delle teorie, come ha insegnato l’epistemologo sir Karl R. Popper negli anni Settanta del secolo scorso. La falsificabilità di Popper mette al centro l’errore e ricorda che non c’è un argomento ultimativo, almeno in assoluto; nella scienza ci sono verità provvisorie, fino a prova contraria. Ci sono congetture e confutazioni (è il titolo di una delle sue opere miliari); non è relativismo, è solo razionalismo critico. Inutile cercare la Verità, quella con la V maiuscola, quella assoluta. In questi giorni ognuno non può che applicarsi al meglio nel proprio ambito, per mettere al servizio della collettività competenze e conoscenze.

Rarefazione sociale: ecco il nuovo mantra che si insinua nella vita e la trasforma. E’ una misura adottata per ridurre il numero di persone contagiate da ogni infetto individuato, il cosiddetto R0; per il Covid-19 pare essere di 2,5, un numero che deve fare i conti con altri elementi fondamentali: la numerosità della popolazione suscettibile, ovvero tutte le persone che potrebbero essere contagiate, la numerosità della popolazione guarita e quella della popolazione infetta. I tre gruppi insieme, l’indice R0 e il tempo medio di incubazione sono gli elementi chiave che permettono di capire se e come l’epidemia crescerà, ricordando che con R0 minore di 1 il contagio va esaurendosi da solo. L’altra variabile critica è data dal numero delle persone suscettibili; meno suscettibili ci sono, meno possibilità di contagio ci sono, operazione che si accelera quando è disponibile il vaccino (che oggi non abbiamo)

In questo momento siamo esploratori catapultati in un mondo nuovo; il metodo scientifico ci aiuta a usare la testa, con spirito critico, senza cadere nello scientismo; ciascuno di noi ha un ruolo e un compito; abbiamo cominciato un viaggio che ci cambierà. Come ci ricordava sir Karl R. Popper “Io sono un ottimista, il quale non sa niente del futuro e che pertanto non fa nessuna previsione. Affermo che noi dobbiamo tracciare una separazione molto netta tra il passato, che noi possiamo o dobbiamo giudicare, e il futuro che è decisamente aperto e che può venir da noi influenzato”.


Chiara Maria Battistoni