Per noi dell’Associazione territorio senza grandi predatori-Grigioni il risultato della votazione sulla Legge sulla caccia con il 51% di No è deludente. Il fatto però che in breve tempo e nonostante una massiccia propaganda per il No si sia riusciti a sensibilizzare per il problema dei lupi molte persone anche delle zone urbane è di tutto rispetto e avrà le sue conseguenze. La fulminante crescita del numero di branchi è un enorme ipoteca per gli allevatori colpiti e per una minoranza che vive e lavora nelle zone montane.
Perciò anche in futuro ci impegneremo per il mantenimento e lo sviluppo dell’agricoltura di montagna, per la biodiversità e la sicurezza per gli animali, i paesaggi e gli umani. Non si può tollerare che i grandi predatori prendano il sopravvento, costringendo i contadini a ritirarsi dalle loro attività con il conseguente insevatichimento dei pascoli alpini da loro curati da secoli.
Ringraziamo le cittadine e i cittadini che si sono dimostrati solidali con le preoccupazioni della gente di montagna votando a favore della revisione della Legge sulla caccia. Su di loro possiamo contare continuando ad impegnarci fiduciosi per una sana agricoltura di montagna, per il bene della gente e degli animali.
Per il comitato dell’Associazione territorio senza grandi predatori-Grigioni
Rico Calcagnini, presidente
Mario Costa, segretario