Il 13 giugno 2021 saremo chiamati ad esprimerci in merito a numerose tematiche. Per sostenere i cittadini nelle loro decisioni, il PLD Valposchiavo approfondirà ogni settimana (in ordine casuale) tutti i temi in votazione. Qui di seguito l’analisi riguardante la:
Legge federale sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra
Legge sul CO2
La nuova legge sul CO2 non è bella ma necessaria
La legge attualmente in vigore non ha permesso alla Svizzera di raggiungere gli obbiettivi di riduzione delle emissioni sottoscritti dal nostro paese con l’accordo di Kyoto. Nel 2018 il parlamento ha tentato di rivedere il testo ma per vari motivi il progetto è naufragato. La proposta che ci viene sottoposta il tredici giugno è un buon compromesso e gode di un ampio sostegno politico. Essa rappresenta la risposta della politica per riuscire a mantenere l’impegno preso con gli accordi di Parigi, dove più di 190 paesi hanno condiviso l’obbiettivo comune di contenere l’aumento della temperatura globale al di sotto dei 2°C. Ogni stato deve fare la sua parte. Per questo, ritenere semplicemente che le emissioni di CO2 Svizzere siano ininfluenti a livello globale, non è la risposta corretta. La Svizzera ha la capacità e le risorse per affrontare la transizione ecologica in modo che la vita su questo pianeta ritorni ad essere sostenibile a lungo termine.
Al posto di limitazioni e divieti, la legge fonda sul principio delle “tasse di incentivazione”. È previsto l’aumento della tassa su carburanti fossili, l’introduzione di un balzello sui biglietti degli arei e la creazione di un fondo per il clima. Oltre la metà degli introiti verrebbero ridistribuiti ai cittadini, mentre l’altra metà verrebbe investita in progetti che mirano a raggiungere la neutralità climatica. In questo modo riduciamo la nostra dipendenza dai paesi produttori di petrolio e una parte degli 8 miliardi di CHF che ogni anno paghiamo per carburanti fossili, rimarrebbero in Svizzera, contribuendo a creare lavoro per le aziende indigene.
Benzina e diesel: La legge prevede un aumento graduale per raggiungere entro il 2030 il tetto massimo di 12 cts/litro. Ciò significa che un automobilista che percorre 15mila km/anno, nel 2030 dovrà sborsare CHF 108.00 in più. L’intento è di ridurre gli spostamenti, valorizzando maggiormente le merci e i prodotti a km zero. Le auto elettriche sono già una realtà consolidata, e i produttori di mezzi per il trasporto di persone e merci stanno investendo molto per lo sviluppo di veicoli elettrici o a idrogeno.
Olio da riscaldamento: Nel caso che gli obbiettivi di riduzione delle emissioni, non vengano raggiunti, la tassa sul CO2, potrà essere aumentata fino all’aliquota massima di CHF 210.00 per tonnellata di CO2. Questo aumento corrisponde ad un incremento del prezzo dell’olio di riscaldamento di ca. 36 cts/litro. Per un appartamento costruito negli anni ottanta riscaldato a olio il costo aggiuntivo potrebbe aggirarsi a ca. CHF 320.00/anno. Questo aumento renderebbe più attrattivo l’utilizzo della legna da ardere e permetterebbe di valorizzare meglio questa risorsa indigena. In altri cantoni, per esempio nel cantone di Zurigo, nel 70% delle case è ancora installato un riscaldamento a olio. Nei Grigioni, invece, più della metà degli edifici viene già ora riscaldato con fonti rinnovabili.
Tassa sui voli aerei: in funzione del CO2 emesso, essa oscillerà tra CHF 30.00 e 120.00 per ogni volo in partenza dalla Svizzera. Almeno la metà dei futuri introiti dovrà essere restituita ai cittadini, il resto andrà nel fondo per il clima. Chi si limita a uno o due voli/anno ne trarrà probabilmente dei benefici. Approfitterà delle tasse pagate dai turisti che rientrano nei propri paesi e dai tributi pagati da quel 10% della popolazione che utilizza l’aereo frequentemente.
Ridistribuzione degli introiti: la legge prevede espressamente che la metà degli introiti venga ridistribuita ai cittadini, per esempio tramite la riduzione dei premi della cassa malati. L’ufficio federale dell’ambiente (Bafu) ha calcolato che una famiglia media di quattro persone beneficerà di una restituzione della tassa sul Co2 di CHF 428.00/anno.
Fondo per il clima: come detto la metà degli introiti finirà in questo fondo. Esso servirà a finanziare la transazione ecologica, per esempio, incentivando la sostituzione dei riscaldamenti a olio, una maggiore isolazione degli edifici, un ampliamento delle reti di teleriscaldamento o delle reti di stazioni di ricarica per veicoli elettrici.
Conclusione: L’aumento medio della temperatura, che a livello globale ammonta a 0.9°C, per le regioni alpine raggiunge i 1.9°C. Lo scioglimento dei ghiacciai avanza inesorabilmente, mentre la frequenza di scoscendimenti ed esondazioni è in aumento. I fatti sono inequivocabili e vanno fronteggiati dimezzando le emissioni di gas con effetto serra entro il 2030. Faremmo volentieri a meno di questa legge ma semplicemente ignorare il problema non è possibile.
I nostri consigli di voto per gli altri temi in votazione:
NO – Iniziativa popolare «Acqua potabile pulita e cibo sano – No alle sovvenzioni per l’impiego di pesticidi e l’uso profilattico di antibiotici»
NO – Iniziativa popolare «Per una Svizzera senza pesticidi sintetici»
SI – Legge COVID-19
SI – Legge sul CO2
SI – Legge per la lotta al terrorismo
SI – Revisione parziale della Costituzione cantonale, nuovo sistema per l’elezione del Gran Consiglio
NO – Iniziativa popolare cantonale “Per una caccia rispettosa della natura ed etica”;
SI – Referendum, Abrogazione della legge sugli assegni maternità dell’8 dicembre 1991
PLD I Liberali Valposchiavo