Matteo incanta l’assemblea de “Il Bernina”

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“Sono passati due anni dall’ultima Assemblea, era primavera ed era il 2019. Se da un lato il tempo è volato, è anche vero che nulla è restato uguale: noi siamo cambiati, il mondo è cambiato”. Con queste parole ha esordito la vice-presidente dell’associazione Il Bernina, Serena Bonetti, venerdì 25 giugno, in occasione dell’assemblea generale tenutasi al Punto Rosso di Poschiavo. Ospite d’eccezione è stato il ciclista di casa nostra Matteo Badilatti che, attraverso un’intervista, ha raccontato ai presenti alcuni retroscena della sua eccezionale carriera.

Il presidente Bruno Raselli ha voluto primariamente ringraziare le persone intervenute: “La vostra presenza – ha detto – è un segno di riconoscenza per chi si impegna quotidianamente per Il Bernina, dal gruppo redazionale al comitato, un segno di gratitudine anche per i nostri sponsor e inserzionisti”. Prima di addentrarsi nell’ordine del giorno, la nostra associazione ha voluto aprire con la lettura di un estratto dal libro “Come Vivere Distanti – Noi, la Valposchiavo ai tempi del Coronavirus” (scritto da Annalisa De Vecchi ed Elisa Bontognali), il quale ha goduto del sostegno proprio de Il Bernina.

Successivamente, è stato il turno del discorso del vice-presidente, Serena Bonetti che, tra le altre cose, ha passato in rassegna gli avvenimenti più importanti degli ultimi anni; riassumiamo i più importanti:

  • Selena Raselli, impiegata soprattutto come fotografa, ha cessato la sua attività in redazione, rimanendo però a disposizione come collaboratrice esterna.
  • A marzo 2020, in piena prima ondata pandemica, ha concluso la sua collaborazione anche Achille Pola, dopo aver dato per 3 anni un valido e apprezzato contributo.
  • La ricerca di un nuovo collaboratore, malgrado il periodo difficile, ha dato i suoi frutti: Maurizio Zucchi, durante l’estate del 2020 ha iniziato la sua collaborazione al 30%.
  • Adriano Zanolari ha lasciato il posto di responsabile finanze a Davide Vassella, coadiuvato, per i lavori amministrativi, da Isabelle Marchesi.
  • Sia nell’estate 2019 che nell’estate 2020, Il Bernina ha accolto uno studente per uno stage di 2-3 settimane.
  • Durante l’estate 2020, Il Bernina ha organizzato una giornata di formazione interna, allargata a tutti i collaboratori, in collaborazione con la RSI. Lo stesso direttore, Maurizio Canetta, con un suo collaboratore, Pablo Creti (produttore digitale e capo del settore cultura e società) sono venuti a Poschiavo per tenere un corso di giornalismo.
  • Annalisa De Vecchi ed Elisa Bontognali, aiutate dalle fotografie di Selena Raselli, in tempo record hanno realizzato una pubblicazione “Come vivere distanti”. Il Bernina si è fatto promotore.
  • Nella primavera di quest’anno, Il Bernina è diventato Media Partner del Punto Rosso.

Successivamente, è stato il turno del rapporto di Davide Vassella, responsabile delle Finanze (Rendiconto gestione 2019, Rendiconto gestione 2020, Rapporto di revisione e approvazione dei conti, Preventivo 2021). La situazione economica, è stato mostrato, nonostante il periodo incerto della pandemia, risultata solida e con buone prospettive per il futuro.

In seguito, la parola è passata al caporedattore. Nella mia presentazione ho evidenziato l’importante lavoro svolto in questi due anni e le modalità di gestione della redazione durante il periodo difficile della pandemia. Secondariamente ho presentato i propositi per il futuro e illustrato il funzionamento pratico della redazione (Marco Travaglia, Ivan Falcinella e Maurizio Zucchi): il giornale, ho spiegato, beneficia di una parte significativa di lavoro di volontariato, che gli consente di essere aggiornato e propositivo. Seppur consapevoli che ci sono dei margini di miglioramento, con le attuali risorse a disposizione risulta difficile spingersi oltre.

A questo proposito, si intravede un’opportunità. “Il parlamento svizzero – ha affermato il presidente Bruno Raselli – la settimana scorsa ha stanziato 120 milioni di franchi a sostegno dell’editoria svizzera per i prossimi 7 anni; ricordo, per inciso, che i giornali cartacei già sono sostenuti da soldi pubblici. E’ stata una discussione lunga e molto combattuta: va detto che i rappresentanti grigionesi della commissione media, Martin Candinas e Jon Pult, hanno fatto un ottimo lavoro, difendendo in particolare la questione della pluralità delle lingue. Durante gli ultimi 10 anni – ha continuato – gli introiti pubblicitari per i giornali si sono dimezzati. Questo fatto ha messo in crisi le piccole testate, che spesso si sono fuse con altri editori: tutto questo porta ad un impoverimento di discussione politica e anche culturale.
Con la decisone presa, che potrebbe comunque ancora essere soggetta ad un referendum, si prova perciò a dare un po’ di aria ai piccoli editori, anche quelli online, di cui facciamo parte.
Un tema molto discusso – ha poi concluso Raselli – è stato quello sul come ripartire questi aiuti finanziari. Si è trattato di una disputa evidentemente politica. Una chiave della suddivisione sarà quella del numero degli abbonati di un giornale: in questo senso, Il Bernina dovrebbe partire avvantaggiato”.

Per quanto riguarda le visualizzazioni del giornale, il 2020 è stato un anno da record. Se il 2019 ha visto il raggiungimento della soglia delle 850’000 visualizzazioni (come ai tempi di M13), l’anno appena trascorso, complice la pandemia, ha superato la ragguardevole soglia del milione.

SESSIONI
2013833’241
2014882’567
2015785’073
2016799’726
2017725’609
2018800’250
2019850’046
20201’251’214

In conclusione del mio intervento, ho passato in rassegna gli articoli più letti nel 2019 e nel 2020: un dato sempre curioso perché in grado di comprendere le tendenze dei lettori e la diffusa propensione a prediligere gli articoli di cronaca.

Per finire, la parola è passata al presidente dell’associazione Bruno Raselli, che ha avuto il piacere di intervistare l’ospite d’eccezione della serata: il ciclista di casa nostra Matteo Badilatti. Si è trattato di un momento davvero unico, attraverso il quale ci si è potuti addentrare nelle pieghe e nelle curiosità di uno sport praticato al massimo livello. Ma soprattutto è stato un modo per rendersi conto della caratura di Matteo: un ragazzo modesto che porta un po’ di Valposchiavo ai vertici del ciclismo mondiale.


Marco Travaglia

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione