Steps: in scena la vicinanza tra il comico e il tragico

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Nonostante la situazione incerta, per il 3 e 4 luglio, l’associazione poschiavina Riverbero è riuscita ad organizzare il prossimo Festival della danza Steps con “Nothing Left” della compagnia di danza Tabea Martin. Per conoscere i dettagli della manifestazione abbiamo intervista la sua coordinatrice, Paola Gianoli.

Buongiorno Paola, quanto è stato difficile organizzare l’evento?

Dopo l’annullamento delle rappresentazioni previste nel mese di maggio 2020, il Festival della danza Steps aveva deciso di riproporre più in là nel tempo gli spettacoli per i quali Steps è co-produttore, tra cui appunto lo spettacolo “Nothing Left”. Questo in particolare, per manifestare il proprio sostegno alle compagnie di danza e alla cultura in generale, particolarmente colpite dalla pandemia.

Noi abbiamo deciso di accogliere la proposta. Se non è stato troppo complicato trovare la data del rinvio dello spettacolo al 27 e 28 febbraio 2021 (annullato anche questo in seguito al lockdown dell’inverno 2021), trovare le date del secondo rinvio è stato molto più laborioso, in particolare in seguito alla disponibilità del corpo di ballo: i danzatori e le danzatrici sono impegnati anche in altre compagnie e trovare una data che andasse per tutti è stato più difficile. Ma ce l’abbiamo fatta!

Le palestre saranno trasformate in un vero e proprio teatro, una ditta specializzata in tecnica dello spettacolo monterà scena, luci, sound e tutto quanto. È tanto lavoro, per questo, viste anche le disposizioni anticovid che prevedono le distanze tra le sedie e quindi un numero ridotto di pubblico, abbiamo deciso di proporre tre rappresentazioni dello spettacolo “Nothing Left”, il 3 luglio alle ore 20.30, il 4 luglio in una matinée alle ore 11.00 e ancora la sera del 4 luglio alle 20.30. Questo è stato possibile anche grazie all’importante sostegno del Festival della danza Steps.

Ogni rinvio implica ulteriore lavoro, come spostare tutte le prenotazioni, informare tutti gli sponsor, rifare in parte le domande di sostegno finanziario… e tanti altri adattamenti dovuti all’attuale situazione e alle disposizioni in vigore.

Cosa propone la compagnia che avete invitato?

La coreografa Tabea Martin è curiosa e le piace lavorare in squadra. Cerca sempre lo scambio con i suoi danzatori e il suo team. Ama lo humor e l’assurdo e si interessa ai temi di rilievo per la società. In “Nothing Left” elabora il tema della perdita di una persona cara, un tema che la tocca direttamente, avendo perso suo marito sei anni fa, un tema che prima o poi ci tocca tutti da vicino. Un tema anche tabù in una società in cui i rituali vengono sempre più a mancare. Quali pensieri ed emozioni ci accompagnano quando abbiamo perso qualcuno di caro? Quali fasi di dolore attraversiamo? Un tema drammatico al quale, grazie alla sua abilità a maneggiare i sentimenti, dallo humor al sentimento di vulnerabilità, la coreografa riesce a conferire una certa leggerezza. Quando ci si trova in fasi in cui si ha l’impressione che non c’è più nulla, appunto “nothing left”, per la coreografa è importante che a un certo punto riaffiori anche lo humor.

La vicinanza tra il comico e il tragico è una costante nel lavoro di Tabea Martin. La pièce “Nothing Left” è composta da molteplici scene molto diverse – a volte forti e comiche, altre silenziose e dolorose – su come affrontare la morte e che mostrano impotenza, rimozione e solitudine. In scena ci sono otto danzatrici e danzatori e un batterista in una coreografia di una forte vitalità, i movimenti sono rapidi, frastagliati e inaspettati sconvolgimenti non mancano di far affiorare un sorriso.

Attraverso la danza, la coreografa apre un nuovo livello della comunicazione per l’indicibile. Come espresso nell’emissione su SRF1 “Geschichten und Gesichter” di martedì della settimana scorsa, Tabea Martin è riuscita a creare un’opera coreica che va letterlamente “sotto la pelle”. Le rappresentazioni alla Kaserne di Basilea del 12 e 13 giugno scorsi e quella a La Chaux-de-Fonds del 16 giugno hanno riscosso un grande successo di pubblico.

Tabea Martin ha studiato la danza moderna presso l’Accademia delle arti di Amsterdam e la coreografia all’Accademia di Rotterdam. Regolarmente assunta da teatri istituzionali, conduce anche una carriera internazionale indipendente. Ha ricevuto numerosi premi di danza e beneficia del programma di mentoring YAA-Young Associated Artists della Fondazione Pro Helvetia.

La collaborazione della tua associazione “riverbero” con il Festival internazionale della danza Steps va avanti dal 2018? Qual è il tuo personale bilancio?

Nel 2018 abbiamo portato il primo spettacolo nell’ambito del Festival della danza Steps, “Take off”, con giovani danzatori e danzatrici dei due bachelor svizzeri di danza di Zurigo e Losanna. Lo spettacolo era composto da varie pièce diverse l’una dall’altra che hanno permesso di presentare al pubblico varie forme espressive della danza contemporanea. Non sapevamo come avrebbe risposto il pubblico e si era rivelata una scelta vincente, il pubblico era entusiasta.

Abbiamo così deciso di portare avanti la nostra collaborazione con Steps. “Nothing Left” è il secondo spettacolo che portiamo nell’ambito di questo festival biennale e avrebbe dovuto essere presentato nel maggio del 2020. Essere parte di eventi di portata nazionale come questo è molto importante, crea legami, coesione e conferisce visibilità alla Valposchiavo.

Ci sono in vista altre collaborazioni con loro o con altre realtà?

Nel bel mezzo dei preparativi per lo spettacolo che andrà in scena il 3 e 4 luglio prossimi, questa primavera abbiamo già scelto lo spettacolo dell’edizione del Festival Steps 2022, che tra l’altro sarà presentato come spettacolo serale nell’ambito della Festa danzante svizzera. Oltre a questo importante festival, cerchiamo di portare ogni anno anche altri eventi di danza non legati a particolari festival, come “WALLS” della Compagnia Linga nell’autunno 2019, o ancora spettacoli meno complessi a livello di tecnica, come “Trophee” nell’autunno del 2018 (all’aperto in Praderia), o “Ziplas” l’autunno scorso al Punto Rosso. In questo senso, il 19 marzo 2022 accoglieremo una piccola compagnia di Berna accompagnata da tre musicisti.

E la Valposchiavo continua a danzare! 
La biglietteria è aperta!
I posti sono limitati, è consigliata la prenotazione. I biglietti sono ottenibili presso Valposchiavo Turismo, Stazione Poschiavo (n. tel. 081 839 00 60) o online sul sito www.valposchiavo.ch/steps
Intero: CHF 25.00 AVS/AI, studenti, disoccupati: CHF 15.00 Bambini e ragazzi fino ai 16 anni: gratuito (età minima consigliata 12 anni)
Biglietto speciale Engadina, trasferta inclusa (ottenibile su www.valposchiavo.ch/steps)

A cura di Marco Travaglia

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione