La prima grappa… dal Mat!

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2018

Far maturare la grappa a 2523 m.s.l.m. è la nuova impresa del mastro distillatore Pietro Misani, titolare della Casa Vinicola di Misani Pietro.
Lunedì 12 luglio 2021, un elicottero della Swiss Helicopter ha trasportato da Pescia Alta al Lagh dal Mat (un magnifico laghetto di alta montagna sopra Cavajone in Val Saiento nel Comune di Brusio) una barrique di 225 litri, per immergerla a 7.5 metri di profondità. Vi rimarrà per circa 2 anni, tempo necessario per affinarla.

Il castello di ferro, utilizzato per l’elitrasporto, serve da zavorra per tenere il barile sul fondo del lago, avendo la Grappa un peso specifico inferiore all’acqua. Una piccola boa, invece, segnala la posizione della barrique nello specchio d’acqua per favorirne il recupero ad affinamento terminato ed in conformità con quanto richiesto dall’Ufficio Caccia e Pesca. Pietro Misani è consapevole del fatto che non è fattibile raggiungere il lago e spostare il barile per controllare lo stato di affinamento, sia per il peso del bottaccio sia perché il lago per alcuni mesi all’anno è completamente ghiacciato. Per questo,  ha preparato una barrique “gemella” di grappa che maturerà nelle sue cantine, così da poter regolarmente controllare lo stato di avanzamento, senza dover spostare il barile immerso nel lago.

Come mai questa decisione?
Far invecchiare una grappa immersa nella tranquillità di un lago di alta montagna – risponde Misani -in assenza di rumori, vibrazioni e altri influssi presenti nelle tradizionali cantine, secondo me contribuirà renderla più fine e delicata. Da noi non si è mai fatto un simile esperimento, è una cosa nuova in Valposchiavo, anche se è già stato fatto in Mesolcina. Oltre all’azione un po’ stravagante, voglio vedere se l’invecchiamento in luoghi particolari cambia sensibilmente il gusto del prodotto finale.

Com’è possibile che una barrique di legno immersa costantemente in acqua non si rovini, andando di fatto ad annacquare la grappa?
Il legno, specialmente quello di quercia, non marcisce in così breve tempo e non influenzerà negativamente la Grappa. Sicuramente, la diminuzione della gradazione alcolica sarà superiore a quella che si ha comunemente con l’invecchiamento tradizionale in cantina che è di circa un grado all’anno. La Grappa di Sforzato che ho immerso ha una gradazione di 51°: fra due anni mi aspetto di trovare un prodotto con ca. 47° – 48° Vol.

L’impresa più ardua per portare a termine l’esperimento è stata richiedere e ottenere i molteplici permessi. Per prima cosa, Pietro Misani, gestendo un deposito fiscale, ha dovuto richiedere l’autorizzazione alla Direzione generale delle dogane. Ottenuti i permessi dall’ex Regia federale degli alcol, si è passati al livello successivo, ove il chimico cantonale ha esaminato le carte presentatagli e stabilito che erano in regola, ritenendo così che l’operazione potesse essere effettuata. Un ulteriore passo è stato ottenere l’autorizzazione del guardiapesca e dell’Amministrazione comunale di Brusio. Dopo vari accertamenti, è stato necessario l’inoltro di una descrizione dettagliata del progetto al Cantone. Gli uffici preposti non hanno avuto niente da obiettare, ma è stato richiesto l’inoltro di una domanda di costruzione. L’Ufficio caccia e pesca ha dato il benestare, sottolineando però la responsabilità di Misani in caso di danni all’ambiente o alla fauna e ha preteso una boa in superficie per segnalare la posizione del barile.

L’impresa di Pietro Misani si sarebbe realizzata già nell’agosto dello scorso anno ma, a causa della laboriosa burocrazia, ha tardato l’esecuzione fino a lunedì 12 luglio. Di fatto i permessi li aveva ottenuti già in dicembre, ma il Lagh dal Mat oramai era ricoperto di una spessa coltre di ghiaccio.
L’idea di una barrique di legno immersa nel lago non è l’unica idea originale di Misani: attualmente sta facendo “maturare” il suo whiskey in un crotto a Cavajone a 1’400 m.s.l.m. Per il whiskey, come pure per la Grappa, però bisognerà aver pazienza e attendere 2 – 3 anni fino ad affinamento avvenuto.

Visto il travagliato percorso alla ricerca dei permessi e vista l’intelligente e simpatica impresa non possiamo fare altro che augurare a Pietro Misani e alla Casa vinicola di Misani Pietro buona fortuna!


Melissa Dorsa

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