Descrizione: Fat shame è una mappa, una guida capace di delineare il territorio culturale in cui siamo immersi, costruito da pregiudizi e manipolazioni giunte dal passato e affinate nel tempo. Un libro sul corpo, sia sulla sua forma fisica ma soprattutto mentale, tuttora ristretta e costringente come un vestito della taglia sbagliata.
Ambiente: È un libro dove vengono allineati sul bancone della costruzione della società attuale plateau colmi di ingiustizie, razzismo, stereotipi, fanatismi e false credenze, il tutto condito da quintali di marketing, interessi economici e di potere. Un buffet ricco e appetitoso a cui tutti ci siamo prima o poi serviti ma che, una volta svelati gli ingredienti di cui è composto, non si riuscirà più a digerire.
Germoglio: “Il secondo semestre del 2006 volgeva al termine e le capitane della sorellanza Delta Zeta stavano facendo visita al loro ramo della DePauw University. Questo distaccamento era stato definito il braccio “socialmente imbarazzante” della Delta Zeta in un sondaggio ufficioso svolto nel campus. Le adesioni perciò stavano diminuendo a tal punto che l’ufficio nazionale stava pensando di chiuderlo e le capitane cercarono di incoraggiare per l’ultima volta le loro consorelle a impegnarsi maggiormente nel reclutamento dei membri. Con questo intento incontrarono individualmente le trentacinque associate del distaccamento, chiedendo di proporre idee per incrementare l’adesione all’associazione. Il verdetto arrivò una settimana prima dell’esame finale: una lettera assegnava a ventidue di loro l’alunna status – in altre parole, erano state cacciate dalla sorellanza – e le invitava a trovare una nuova sistemazione dall’inizio del nuovo semestre. Secondo un’intervista del New York Times, quelle espulse erano solo donne sovrappeso e di nazionalità vietnamita o coreana.”.
Scheda tecnica: Fat shame – lo stigma del corpo grasso di Amy Erdman Farrell, Edizioni Tlon, saggio, ISBN 978-8831498197.