Messo in scena a Le Prese

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Caro Massimo,
ho letto con vivo interesse la pièce Tre giorni ai Bagni di Le Prese (in Quaderni grigionitaliani, 2/2021) ambientata sulle rive del tuo lago. Mi è piaciuta per la convincente ricostruzione del paesaggio ottocentesco e per la messa in scena di personaggi storici accanto a personaggi fiabeschi: un mondo reale che si scontra, o meglio dialoga, con un mondo immaginario.
La tua è stata una mossa accorta per far parlare due facce tanto contrastanti quanto complementari che animano bene la scena. Questi accostamenti di situazioni reali e irreali, oggettive e soggettive, ricordano molto Pirandello che soprattutto con i Sei Personaggi ha riscosso
dapprima pesante critica e in seguito grande elogio. Tu, come il maestro, ci sei riuscito in pieno a mantenere in perfetto equilibrio i due piani.
Quale delle due storie sia la più vera, tocca al lettore deciderlo. Io sono attirato tanto dal racconto realistico come da quello fantastico, ma con l’età comincio a credere che le fiabe siano altrettanto vere.

L’evocazione di forze magiche, che tu chiami amore, fa apparire-sparire-riapparire volti sempre più belli regalandoci un momento di felicità che in fondo è l’obiettivo di ognuno di noi. In poche righe e con effimere immagini in filigrana ci fai capire la distanza tra occhio e mente, tra ragione e spirito.
Anche se il montaggio delle scene può sembrare discontinuo, tutto è cucito con un filo sottile di umore, sempre garbato, che lega bene, generando una piacevole energia in tutto il pezzo. Questo modo di scrivere genuino – tanto che a momenti ricorda molto la scena goldoniana –, sia per dire cose facili o difficili, rende subito riconoscibile la tua scrittura. Gli attori parlano piano con eleganza e leggerezza di cose quotidiane e importanti, di vicende che danno senso alla vita.
Il paesaggio alpino sullo sfondo, diventato in quegli anni crocevia mondano e internazionale, colora e accompagna egregiamente il pezzo e i personaggi che, corroborati da questa natura, esprimono gioia di vivere.
La rappresentazione è riuscita sotto l’aspetto storico e creativo, è avvincente, complimenti! Spero di vederla presto recitata nel suo ambiente, magari sulla terrazza dell’Albergo Le Prese.
Nel frattempo tanti auguri e un caro saluto.


Nando Iseppi