Günter Grass, “Il tamburo di latta”

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Prendetevi il tempo. L’epopea di Oskar Matzerath attraverso la Germania dall’inizio del ‘900 fino agli orrori del nazismo. Un bambino che vuole restare piccolo, suona ossessivamente il tamburo e strilla con tanta acutezza che spacca i cristalli. Attorno a lui un mondo che precipita nell’abisso. Oskar torna a crescere quando muore il padre. Ma per il mondo è ormai perso.

Incipit: “Non lo nego. Sono ricoverato in un manicomio; il mio infermiere non mi toglie gli occhi di dosso.”