Domenica 7 novembre alle ore 20 ha avuto luogo la consueta assemblea generale dei “5 Soci Spars”, questa volta in modalità virtuale, per questioni organizzative. I vari membri dell’associazione, infatti, come ribadisce il nome, si ritrovano sparsi in luoghi differenti e per questo motivo la soluzione più semplice era ritrovarsi online per poter favorire la presenza di tutte le persone interessate. Nelle oltre due ore e mezza di discussione, infatti, hanno partecipato una quindicina di membri provenienti da ogni angolo della Svizzera, da altri paesi europei e addirittura da oltre oceano. L’ordine del giorno ha toccato diversi temi, tra i quali ovviamente il bilancio dell’Openair Cavaglia 2021 ed alcune discussioni sulla prossima edizione, ma anche alcuni punti riguardanti il gruppo organizzativo ed eventuali ulteriori eventi.
Riguardo l’Openair Cavaglia 2021, il pubblico è stato entusiasta di poter tornare a divertirsi e trascorrere momenti indimenticabili in quel di Cavaglia, dove la splendida cornice naturale, gli artisti presenti sul palco e l’ottima offerta regionale di bibite e cucina hanno soddisfatto anche i partecipanti più esigenti. Per quel che riguarda il festival vero e proprio, lascio volentieri il link all’articolo a riguardo, per coloro che non fossero a conoscenza dell’evento o per coloro che nel frattempo hanno dimenticato la vasta offerta culturale e culinaria proposta durante l’Openair Cavaglia 2021 (https://ilbernina.ch/2021/07/14/openair-cavaglia-2021-un-ritorno-in-grande-stile/).
Nel corso dell’assemblea, oltre ad aver ribadito l’offerta attuale si è discusso dell’organizzazione e di eventuali accorgimenti da prendere in futuro, per rendere l’evento ancora più spettacolare. Per quel che riguarda la musica, l’introduzione del dj set in seconda serata è stata molto apprezzata e anche per quel che riguarda le band e l’organizzazione: l’obiettivo è di continuare ad alzare l’asticella. A livello di attività ricreativa invece, l’intento è quello di ampliare l’offerta e rendere maggiormente attrattivo questo weekend anche per i bambini e per le famiglie. A livello logistico, invece, a differenza delle prime edizioni sono aumentate le connessioni in valle e questo ha permesso di organizzarsi meglio per quanto riguarda il trasporto del materiale. Molto interessante è stata la collaborazione con il progetto di volontariato ed interscambio SCI Schweiz, che ha permesso, a pagamento, di poter usufruire dell’aiuto di alcuni volontari provenienti da svariati paesi europei. Questi volontari hanno potuto inoltre approfittare dell’offerta culinaria locale e sono nati interessanti scambi culturali tra paesi e realtà diverse, con i partecipanti che hanno espresso solo opinioni positive in merito alla nostra regione. L’idea è di proseguire ed espandere questa collaborazione, in modo da pianificare sempre meglio il montaggio e lo smontaggio delle infrastrutture e non sovraccaricare eccessivamente organizzatori ed aiutanti, come spesso è accaduto in passato. Per quanto riguarda la cucina ed i bar, il bilancio è positivo anche se comunque è ancora molto impegnativo gestire le ore di punta e si stanno cercando nuove soluzioni per rendere il tutto più efficiente. Anche in questo ambito, l’associazione è sempre aperta a nuove collaborazioni ed idee quindi, se qualcuno fosse interessato, basta farsi avanti: i dati di contatto si trovano a fine articolo.
Altro aspetto importante è la questione ambientale, da sempre tra le priorità dell’organizzazione, che sin dalla prima edizione ha preso tutte le misure necessarie per tutelare l’incontaminato pianoro di Cavaglia. Anche in questo ambito sono state fatte alcune proposte per migliorare ulteriormente il sistema, aggiungendo punti di raccolta e sensibilizzando ulteriormente i partecipanti. Nonostante le disposizioni straordinarie dovute al Covid anche i controlli all’entrata, il camping e le ulteriori questioni sanitare hanno funzionato al meglio, dimostrando l’ottima organizzazione del gruppo.
Tra i punti sicuramente più interessanti troviamo infine la questione finanziaria, con l’evento che da sempre non persegue uno scopo di lucro, bensì quello di valorizzare i prodotti locali. Durante tutto il festival, infatti, grazie alla collaborazione con i rivenditori locali, è possibile degustare prodotti enogastronomici quasi esclusivamente locali e non i classici cibi e bevande che solitamente si trovano ad eventi di questo genere, acquistabili a basso prezzo e prodotti dalle grandi multinazionali. Oltre a questo punto anche per quel che riguarda le infrastrutture, la sicurezza e gli ulteriori servizi necessari per organizzare l’Openair i “5 Soci Spars” si sono affidati unicamente alle ditte valligiane, senza considerare offerte magari anche più economiche, provenienti da oltre Bernina. Naturalmente è stato necessario comunque effettuare delle spese fuori valle: la logistica e gli impianti tecnici, ma anche e soprattutto le band. Tra i dati più interessanti figura il fatto che il 100% delle spese in ambito di ristorazione viene effettuato in Valposchiavo e rappresenti cifre considerevoli che si aggirano attorno ai 20’000 franchi. Le spese ulteriori che finiscono nelle casse delle aziende valligiane superano i 10’000 franchi e rendono dunque questo contributo ancora più cospicuo. Da notare inoltre che nella cifra non sono incluse tutte le prestazioni di sponsoring o i lavori che le ditte locali svolgono gratuitamente in cambio di pubblicità e visibilità.
Oltre al contributo finanziario non bisogna dimenticare che l’evento avvicina un sacco di persone alla nostra cara Valposchiavo e in termini di visibilità accresce l’interesse verso le nostre zone. Il numero consistente di membri che studiano in diverse parti della Svizzera favorisce la presenza di partecipanti provenienti dalle stesse regioni, che vengono spesso sorpresi dalla bellezza della nostra valle e decidono quindi di tornare anche in veste di turisti. In questo senso l’Openair Cavaglia è stato approfondito anche in occasione di un lavoro di fine tirocinio ed i punti toccati sono stati proprio il rilievo sovraregionale dell’evento, il suo apporto finanziario all’economia turistica ed agroalimentare locale e il concetto d’ecologia. In tutti e tre gli ambiti l’Openair Cavaglia si è confermato un evento importante a livello turistico ed economico per la Valposchiavo, garantendo nel contempo anche un concetto ecologico all’avanguardia. Facendo infine un bilancio della situazione in termini economici possiamo definirci decisamente soddisfatti. Nonostante i costi ingenti, infatti, e le spese extra necessarie per garantire le norme sanitarie vigenti in materia di Covid-19 l’evento è stato un successo e si è chiuso con un buon saldo positivo. Ovviamente, trattandosi di un’associazione che non opera a scopo di lucro una parte dei soldi verrà tenuta come riserva in caso di emergenza, mentre il ricavo restante verrà reinvestito nell’evento stesso, portando a migliorarlo ulteriormente.
Come breve anticipazione inoltre s’intende organizzare l’evento durante il finesettimana a partire dal 5 agosto fino al 7 agosto. Riservatevi quindi la data, anche se per questioni organizzative il tutto non è ancora ufficiale, ma seguiranno aggiornamenti. Stay tuned!
Per concludere desidero ribadire il concetto espresso dai “5 Soci Spars”, che nonostante in particolare si occupino dell’organizzazione dell’Openair Cavaglia, sono interessati ed aperti a nuovi progetti ed eventi, proposti e coordinati anche da altri membri. In aggiunta, la continua espansione dell’evento principale e il desiderio di ampliare l’offerta e di integrare ulteriori aspetti comporta ovviamente nuovi compiti e responsabilità. Un appello quindi a chiunque fosse interessato ad aiutare, collaborare o proporre nuove idee ed eventi di farsi vivo ed annunciarsi prontamente presso i membri o all’indirizzo mail info@openaircavaglia.ch.
Manca ancora molto, ma il conto alla rovescia per il prossimo magico weekend in quel di Cavaglia è già cominciato, a presto!