#bibliocoltura: L’ombra e la grazia di Simone Weil

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Descrizione: L’ombra e la grazia è una fonte: a volte flusso, alte goccia, altre ancora roccia che quell’acqua forma, scava e ricava fino a divenire passaggio, assaggio di un altrove universale, sottile, sublime, assoluto.

Ambiente: Questo libro necessita di un’idea di sé e la certezza di essere altro per dar vita al perdono; di possedere un potere senza esercitarlo completamente per dare spazio al vuoto; di desiderare senza nessuna aspirazione per comprendere il distacco; di sapere che ciò che in sé è prezioso è un prestito che dev’essere continuamente rinnovato; di venir compresi per poter esistere nell’altro; di provare gioia per sperimentare la pienezza del sentimento reale e di riuscire ad amare nella forma dell’assenza, l’Essenza.

Germoglio: “L’ombra e la grazia, che con questa edizione viene ripresentato al grande pubblico, è una raccolta di pensieri impegnati in problemi soprannaturali, estratti dai diari intimi tenuti fra il 1940 e il 1942 da una giovane ebrea che insegnava filosofia. Sul libro, apparso postumo nel 1948, aleggiano le figure di Pascal e di Kirkegaard. L’autrice, morta da cinque anni in Inghilterra, lasciava l’eredità di un’opera immensa e in gran parte inedita, comunque sconosciuta al pubblico. Le pagine brucianti e i brevi pensieri che Gustave Thibon aveva riunito sotto il titolo La Pensateur et la Grâce sono scritti in un linguaggio denso e impeccabile, talvolta animato da un tenero fremito esaltato. Vi entrano gli argomenti più alti, i soli che alla fine contano: l’amore di Dio, la sofferenza umana, la corretta utilizzazione del tempo, la rinuncia, la carità, la pratica delle virtù soprannaturali”.

Scheda tecnica: L’ombra e la grazia di Simone Weil, edizione Bompiani, saggio, ISBN 978-88-452-9163-3.