Tatiana Costa e la sua opera musicale di cioccolato

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Lo scorso novembre si è tenuta al “Future” di Coria l’undicesima edizione del concorso di “Conditoria” per pasticceri, panettieri e confettieri. In gara c’erano ben tre ragazze valposchiavine, Stefanie Crameri, Maica Marchesi e Tatiana Costa, che si sono distinte conquistando due medaglie d’argento e una d’oro. Il Bernina ha intervistato le tre ragazze; in questo articolo è la volta di Tatiana Costa. 

Tatiana Costa, classe 2003, di Prada, figlia di Virginia e Giancarlo Costa, ha frequentato le scuole dalla prima alla terza elementare a San Carlo e dalla quarta fino alla terza media a Poschiavo, approfondendo lo studio della lingua tedesca con un decimo anno a Cazis.  Attualmente è apprendista pasticcere/confettiere a Thusis, prestando impiego presso la pasticceria Gyger.

A lei è andata la medaglia d’argento nella “Categoria secondo anno pasticceri confettieri”, grazie alla creazione della sua scultura di cioccolato dedicata alla musica, raffigurante una nota musicale e un flauto sorrette da un vinile.

Tatiana, ti aspettavi di ottenere questo argento?
Premetto, sono molto contenta per l’argento, ma sinceramente mi aspettavo qualcosina in più. Questo risultato comunque mi sprona a migliorarmi ancora di più per l’edizione del prossimo anno.

Da dove è nata l’idea di una scultura dedicata alla musica? 
Il tema del concorso era hobby, quindi all’inizio la mia idea, molto più complicata, era ispirata ai viaggi (una specie di mondo intagliato nel cioccolato). Parlandone con il mio capo ci siamo resi conto che era troppo difficile da realizzare e abbiamo optato per l’interpretazione musicale, che anche se non è il primo hobby che mi veniva in mente, fa comunque parte delle mie passioni.

La realizzazione è stata complicata?
Decisamente sì. E’ stato il mio primo dolce realizzato con il cacao/cioccolato, visto che questo ingrediente si studia al terzo anno. Ho trovato abbastanza difficile creare sia la nota che il flauto.

Sei sempre stata appassionata di pasticceria?
Sì, già da piccola avevo le idee chiare, volevo fare la pasticcera e già mi dilettavo con i dolci di marzapane e le figure di cioccolato. Essendo poi mio padre cuoco ho avuto modo di assistere alla realizzazione di tantissimi dolci di Natale, che mi hanno fatto nascere e crescere questa passione. Quando a scuola l’Orientatore Professionale mi diceva di provare a lasciar spazio anche ad altre alternative, io rispondevo convinta che l’unica cosa che volevo fare era quella.

Quindi, ora che hai quasi finito il percorso per diventare pasticcera, consiglieresti a tutti i giovani con la tua passione di fare lo stesso?
Ehm… sinceramente in questi ultimi anni ho un po’ cambiato idea anche io. Questo mestiere è bellissimo intendiamoci, ma è molto stressante e faticoso. Oltre ad alzarsi prima che in altri tipi di lavori, le rinunce da fare sono veramente tante. Non hai molti fine settimana liberi, durante le feste, invece che magari riposare, lavori il triplo; insomma, per un giovane che vorrebbe anche un po’ “divertirsi” non è esattamente il lavoro ideale. Lo consiglio solo se si è veramente appassionati.

Quindi come e dove si vede Tatiana nel prossimo futuro?
Non so di preciso, può darsi anche che, se vedo che lo stress diventa insostenibile, io possa cambiare del tutto attività e dedicarmi per esempio a un lavoro legato ai viaggi. Mi ha sempre affascinato l’idea di viaggiare e scoprire nuovi posti, non so, per esempio andare in Australia per imparare l’inglese oppure in Francia per conoscere da vicino la pasticceria francese, vedremo…


A cura di Ivan Falcinella

Ivan Falcinella
Membro della redazione