Sostegno ai media locali, un’opportunità per la Valposchiavo

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Domenica 13 febbraio si torna alle urne. Tra i punti in votazione ci sarà anche la “Legge federale su un pacchetto di misure a favore dei media“, che prevede, tra le altre cose, un sostegno finanziario ai media locali e regionali. La misura, come è facile comprendere, interessa anche la realtà valposchiavina e, in particolare, la nostra testata e Il Grigione Italiano. Per quanto riguarda “Il Bernina”, un sostegno economico derivante da questa iniziativa potrebbe rappresentare un aumento della qualità e dell’offerta del giornale, oltre che a un riconoscimento per le persone che ci lavorano, che spesso prestano ore di volontariato. Come sapete, infatti, “Il Bernina” è un’associazione culturale: tra le altre cose, significa anche che ogni franco in entrata viene investito a favore del servizio offerto.

In generale, il Consiglio federale e il Parlamento intendono impedire, sostenendo maggiormente i media, che ulteriori testate scompaiano o radio private cessino la propria attività (dal 2003, in Svizzera, hanno chiuso più di 70 giornali). “Solo così – si legge tra le motivazioni – sarà possibile garantire anche in futuro l’informazione in tutte le regioni, un servizio importante per la popolazione e la democrazia diretta”. Secondo il comitato referendario, invece, il previsto sostegno ai media rappresenterebbe uno sperpero dei soldi del contribuente, da cui traggono profitto ricche case editrici. A parere del comitato, inoltre, i media sovvenzionati diventerebbero media di Stato, perdendo così la propria indipendenza.

Tra i partiti locali prevale l’appoggio a questa misura, con la sola eccezione dell’UDC. L’alleanza del Centro, per bocca del portavoce Graziano Crameri, precisa che “anche i media in Valposchiavo potranno approfittare di questo sostegno. Inoltre, Il Bernina e Il Grigione Italiano continuano ad ampliare la loro informazione pure in ambito online e questo crea ulteriori presupposti per poter ottenere un importante sostegno da questo pacchetto”.

Anche il Partito Socialista Valposchiavo è a favore al pacchetto di sostegno ai media. “Poter garantire un’offerta mediatica diversificata in tutte le lingue e soprattutto in tutte le regioni – afferma Davide Vassella – è di fondamentale importanza per la nostra democrazia.
Da anni i media, in particolare quelli locali e regionali, soffrono la mancanza di entrate pubblicitarie e rischiano la chiusura. Il sostegno previsto garantisce l’indipendenza giornalistica necessaria”.

“La Valposchiavo – aggiunge Vassella – ha la fortuna di avere due giornali che garantiscono un’informazione variegata e di qualità. Queste misure sono sicuramente un’opportunità da non perdere per poter rafforzare i nostri media in modo da garantire la giusta informazione agli abitanti della Valposchiavo e a tutti coloro che rimangono in contatto con la Valle”.

Sugli stessi elementi di principio si allinea anche il PLD Valposchiavo: “Trovandoci in una situazione di periferia, e quindi direttamente confrontati con questo problema – afferma il portavoce Fabio Zanetti – il PLD Valposchiavo, contrariamente alle raccomandazioni del partito nazionale e cantonale, raccomanda di sostenere il pacchetto di misure a favore dei media“.

Una voce critica giunge infine dall’UDC Valposchiavo. “Il partito – afferma Fulvio Betti – è contrario alle misure a favore dei media come proposte. Di base il partito è prudente in merito alla statalizzazione dell’economia privata mediante sussidi. Ma più che altro si teme che l’eccessivo sostegno finanziario possa creare una sorta di servilismo dei media nei confronti dello Stato. In questo caso, a farne le spese sarebbe l’indipendenza dei media o, in altre parole, la libertà di stampa tanto cara ai giornalisti”.

Rispetto all’opportunità che potrebbe cogliere la Valposchiavo da questa misura, Betti precisa: “… già oggi il servizio d’informazione e i media locali funzionano bene e non ci risulta che i media locali abbiano problemi finanziari tali da dover chiudere l’attività. Bisogna poi chiedersi che fetta di torta toccherebbe alla Valposchiavo. Secondo il parere di alcuni, per i piccoli editori di periferia il contributo sarebbe talmente minimo da non incidere più di tanto. Quindi, alla luce di questo, probabilmente la misura non rappresenta un’opportunità così rilevante. Altro discorso, invece, le discussioni a livello cantonale in cui da tempo si chiede un’agenzia stampa in italiano. In sintesi: meglio trattare condizioni quadro migliori, rispetto ai sussidi”.

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione

1 COMMENTO

  1. Un voto positivo vallerano compatto in favore della nuova legge a sostegno dei media, il prossimo 13 febbraio, potrà avere un riflesso positivo anche nella trattativa che il Governo cantonale affronterà a breve con l’editoria di lingua italiana dei grigioni, per garantirne la sopravvivenza.