Descrizione: Spatriati è una tensione costante fra il restare come si è e scoprirlo davvero, fra l’accettare e lo scansare i vari malgrado, fra i piuttosto che senza e gli invece meglio con, nell’andare che è un raggiungere in un assente rimorso che è famiglia, una famiglia nuova. Un libro sui tentativi del vivere che si infiltrano come radici fra la gli affetti, le origini e il percepirsi, e più riusciranno ad andare a fondo più resistenza sapranno donare alla struttura durante le tempeste.
Ambiente: Questo libro necessita di un sistema che è cambiato mentre si cercava di comprenderlo, di una terra di mezzo fra il così è sempre stato e l’approvazione d’altro in un vicino e lontano che non è solo una distanza ma soprattutto una relazione. Uno sguardo limpido e delicato su vite che attraverso il desiderio, sia appagato che non, hanno saputo trasformare l’idea di fallimento in un respiro di libertà.
Germoglio: “Quando un fronte di aria fredda incontra a terra una massa d’aria calda, quest’ultima si alza in cielo. Nascono i temporali. Pioggia e fulmini, acqua e fuoco. Non ho mai capito chi tra i due fosse il caldo e chi il freddo, ma mi ritengo fortunato di aver incontrato il mio fronte opposto in Claudia Fanelli, la spatriata, come qui chiamano gli incerti, gli irregolari, gli inclassificabili, a volte i balordi o gli orfani, oppure celibi, nubili, girovaghi e vagabondi, o forse, nel caso che ci riguarda, i liberati. La notai la prima volta nell’atrio della scuola e desiderai i suoi capelli rossi, la pelle lunare, il naso pronunciato. Aveva l’aria di essere piovuta lì da un altro mondo, più evoluto e illuminato”.
Scheda tecnica: Spatriati di Mario Desiati, Einaudi editore, narrativa, ISBN 978-88-06-24741-6.